La questura di Latina ha preso un provvedimento drastico contro un locale di Terracina dove si sarebbe consumata attività di spaccio di droga. Dopo un controllo a maggio, che ha portato all’arresto di un dipendente trovato con cocaina, la polizia ha deciso la sospensione temporanea della licenza del locale per quindici giorni. L’intervento segna un passo deciso nel contrasto dei fenomeni legati alla movida e ai rischi per la sicurezza pubblica in città.
Il controllo in società e il ruolo dell’unità cinofila
Lo scorso maggio, la polizia ha effettuato un’ispezione in un locale noto a Terracina per la movida serale. L’operazione ha visto l’impiego dell’unità cinofila, con cani addestrati a individuare sostanze stupefacenti, per monitorare l’ambiente e identificare segnali di traffici illeciti. Nel corso dell’intervento, un dipendente del locale è stato fermato con 21 dosi di cocaina già confezionate, motivo che ha portato al suo arresto. Questo dettaglio conferma che all’interno del locale si svolgevano attività legate allo spaccio.
Oltre all’arresto, la polizia ha identificato anche altri clienti presenti nel locale. Alcuni di questi avevano precedenti penali legati a reati simili, rafforzando l’ipotesi che il locale rappresentasse un ambiente a rischio. La presenza di soggetti con carichi criminali, unita al ritrovamento della droga, ha quindi fornito elementi concreti per le azioni successive della questura.
Le indagini della divisione p.a.s.i. e la mancata prevenzione
Dopo il controllo diretto, la divisione pubblica sicurezza e immigrazione ha condotto ulteriori accertamenti sulle responsabilità dei titolari del locale. È emerso che il gestore non aveva predisposto misure atte a prevenire comportamenti illeciti all’interno del suo esercizio. Non sono stati adottati, per esempio, adeguati controlli o restrizioni per evitare che lo spazio divenisse un punto di ritrovo per spacciatori e clienti abituali.
Questo comportamento ha violato l’articolo 100 del TULPS, normativa che regola le licenze per locali pubblici e consente alla questura di intervenire quando si rilevano situazioni che possono compromettere l’ordine pubblico o la sicurezza dei cittadini. Il mancato intervento del titolare si è tradotto in un condizionamento negativo per la sicurezza territoriale e la tutela della moralità pubblica, creando un contesto che ha richiesto l’azione amministrativa.
Il provvedimento di sospensione della licenza e le sue implicazioni
Su segnalazione degli accertamenti, il questore di Latina ha emesso la sospensione della licenza del locale, da applicare per 15 giorni, come previsto dal Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza. La misura ha già preso effetto e impedisce al locale di operare per due settimane, congelando di fatto l’attività commerciale.
Questo tipo di decisione mira a segnalare con chiarezza che non saranno tollerati punti vendita o luoghi di ritrovo dove si svolgono attività illegali. L’intervento fa parte delle strategie delle forze dell’ordine a presidio delle aree frequentate dalla movida, per difendere i cittadini e migliorare la convivenza sociale.
Il caso di Terracina rappresenta un esempio concreto di come le autorità monitorano e intervengono sul territorio per bloccare fenomeni di spaccio e salvaguardare la sicurezza pubblica, attraverso un mix di controlli, indagini e provvedimenti amministrativi mirati.