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Turisti di ibiza spaventati dalla presenza massiccia dei serpenti colubro ferro di cavallo sulle coste

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Ibiza, rinomata per le sue spiagge e la vita notturna, si trova ora a fronteggiare una presenza inquietante: un aumento significativo della popolazione di colubri ferro di cavallo, serpenti che stanno trasformando la tranquillità dell’isola. Questi rettili, noti per le dimensioni e l’abilità natatoria, stanno influenzando l’esperienza dei visitatori e la fauna locale, creando una situazione di allarme tra residenti e vacanzieri.

L’invasione dei colubri nelle coste di ibiza

Il colubro ferro di cavallo si è ormai diffuso in più punti dell’isola di Ibiza, inclusa l’area di Portinatx, nel nord dell’isola, dove i turisti hanno segnalato persino la presenza di serpenti lunghi fino a 1,8 metri immersi in acqua. Non si tratta di specie velenose, ma la loro presenza in numero crescente ha causato un evidente disagio. Questi serpenti si distinguono per la capacità di nuotare e attraversare tratti d’acqua considerevoli; proprio per questa abilità riescono a colonizzare anche isole minori come Illot de s’Ora.

Aumento e segnalazioni continue

Le autorità e gli esperti locali hanno confermato che il fenomeno è in espansione, con un continuo aumento di segnalazioni e avvistamenti. La comparsa su strade di campagna e aree agricole, insieme ai ritrovamenti nei pressi delle spiagge, testimoniano la pervasività dell’invasione. Nonostante non siano velenosi, i colubri possono mordere se provocati, alimentando preoccupazione tra la popolazione e i visitatori.

Effetti sul fragile ecosistema delle baleari

Il colubro ferro di cavallo ha un effetto devastante sull’ecosistema insulare. È noto infatti che queste specie hanno sterminato intere colonie di lucertole delle Pitiuse , un rettile tipico delle Baleari. Sull’isola di Illot de s’Ora, la presenza dei serpenti ha portato alla completa estinzione di una sottospecie di lucertola, un evento che denuncia il peso dell’invasione sulle specie autoctone.

Alterazioni nella catena alimentare

Questa situazione non riguarda solo una diminuzione delle popolazioni di lucertole, ma implica rischi più ampi per l’equilibrio degli habitat naturali. L’eliminazione delle prede tipiche altera la catena alimentare e può provocare cambiamenti nella vegetazione, incidendo anche sulle attività umane legate all’ambiente. Una gestione urgente e mirata è indispensabile per evitare danni irreversibili.

Paure e reazioni di chi vive e visita l’isola

I turisti a Ibiza hanno risposto con timori crescenti alla vista inconsueta dei serpenti nelle aree balneari e lungo i percorsi naturali. Alcuni hanno dichiarato di aver annullato o ridotto la durata delle vacanze per paura di incontrare questi rettili, che, pur non velenosi, rappresentano una presenza inquietante. In particolare, la paura di nuotare nelle acque dove sono stati avvistati serpenti lunghi quasi due metri riduce il fascino della destinazione.

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Anche gli abitanti dell’isola si mostrano preoccupati. Diverse testimonianze descrivono un aumento repentino di serpenti nelle campagne e vicino alle abitazioni. Molti ritengono che la situazione abbia superato la soglia di tolleranza accettabile e chiedono agli enti locali di agire con urgenza, visto che fino a oggi non sono stati presi provvedimenti sufficienti per risolvere il problema.

Strategie e futuro della gestione dei serpenti a ibiza

Per affrontare la crescita della popolazione di colubri ferro di cavallo, sono state installate centinaia di trappole in diverse zone dell’isola. Questi strumenti puntano a bloccare la diffusione e a ridurre la presenza di serpenti nelle aree più frequentate da uomini e animali. Tuttavia, la rapida diffusione e la capacità di questi rettili di nuotare e spostarsi su isole vicine complicano la questione.

Avvertimenti degli esperti

Gli esperti avvertono che senza un intervento coordinato tra enti ambientali e istituzioni locali, la situazione potrebbe peggiorare rapidamente. Non è solo una questione di sicurezza per turisti e residenti, ma anche di tutela delle specie originarie, messe in pericolo da questi predatori. La mobilitazione in corso mette al centro la conservazione della biodiversità e la necessità di trovare soluzioni efficaci e sostenibili nel breve tempo.

Il riscontro sull’isola indica un esempio di come una specie al di fuori del suo habitat naturale possa compromettere interi ambienti, e il caso di Ibiza offre un monito importante per altre località che affrontano problemi simili.

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