L’incendio scoppiato sabato scorso nella contrada de Contra a Raiano, in provincia dell’Aquila, ha richiesto un lavoro incessante per limitare i danni. Il fuoco ha distrutto centinaia di ettari di terreno coltivato e coinvolto aree boschive, mettendo a rischio anche edifici importanti. Le operazioni di spegnimento e bonifica si sono susseguite per giorni, coinvolgendo squadre a terra e un elicottero regionale. Qui i dettagli delle azioni compiute e delle conseguenze del rogo.
Interventi aerei e attività sul terreno per contenere l’incendio a raiano
Domenica, tutta la giornata è stata dedicata alla bonifica del sottobosco per prevenire nuovi focolai. Un elicottero della flotta regionale ha effettuato numerosi sganci d’acqua, mentre undici squadre di vigili del fuoco e volontari hanno operato sul terreno. Nel pomeriggio si è registrato un nuovo riaccendersi delle fiamme in un focolaio, rapidamente domato grazie alla tempestività dei soccorritori presenti.
Lavoro incessante per limitare i danni
Questi interventi hanno evitato che l’incendio si ristabilisse, mantenendo la situazione sotto controllo. Il costante lavoro sulle aree interessate ha permesso di limitare la propagazione, evitando rischi ulteriori per gli abitanti e le coltivazioni limitrofe. Le squadre hanno operato tra curve e pendii, dove la vegetazione secca ha aumentato la pericolosità del fuoco.
Danni estesi ma opere sacre salvate grazie alla reazione tempestiva
I roghi hanno distrutto in tutto 180 ettari di terreno coltivato su una superficie di 253 ettari coinvolti nell’incendio. Un’agricoltore, bruciando potature di ulivo in maniera accidentale, ha innescato il fuoco che si è propagato rapidamente. Il vento e la bassa umidità hanno aggravato le condizioni, rendendo complessa l’azione di spegnimento.
Nonostante la vicinanza con il santuario dell’eremo di San Venanzio, la struttura sacra è rimasta illesa. Il sindaco di Raiano, Marco Moca, insieme al parroco don Daniele Formisani, si sono recati sul luogo per mettere in sicurezza le opere religiose contenute nell’edificio, sollevando un punto di attenzione importante durante l’emergenza. La protezione di beni culturali e religiosi ha rappresentato una priorità nell’intervento delle autorità locali.
Richieste di ulteriori risorse per completare la bonifica e prevenire ritorni di fiamma
Il sindaco Marco Moca ha annunciato la richiesta di mantenere attivo almeno per un altro giorno l’elicottero, con l’obiettivo di proseguire nelle operazioni di controllo e bonifica. Questa fase è fondamentale per identificare e spegnere eventuali aree ancora calde o in via di ripresa a causa dell’erba secca e del materiale infiammabile rimasto nel sottobosco.
Sorveglianza per la sicurezza della popolazione
La prevenzione di ritorni di fiamma rimane una sfida, soprattutto nelle aree collinari dove la vegetazione può nascondere piccoli residui ardenti. Le squadre di vigili del fuoco e volontari si preparano a mantenere la sorveglianza per assicurare che l’incendio non si riaccenda in modo incontrollato, garantendo così la sicurezza della popolazione e la salvaguardia dell’ambiente circostante.