L’aeroporto di Napoli Capodichino si prepara a una fase importante per la sua infrastruttura: la pista di volo e i raccordi saranno oggetto di lavori di ristrutturazione previsti per novembre 2026. L’obiettivo è ridurre i tempi di chiusura, limitando i disagi per i passeggeri e ottimizzando le operazioni durante gli interventi. I rappresentanti dei principali enti coinvolti si sono riuniti con l’intento di coordinare le attività e assicurare la massima efficienza durante l’intervento.
Coordinamento tra enti e operatori per la gestione dei lavori
L’ente nazionale per l’aviazione civile ha convocato una riunione operativa che ha visto la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti nello scalo, tra cui il gestore aeroporto Gesac, Enav, compagnie aeree e industrie che lavorano nello scalo. Presente la squadra dirigenziale di Enac con il presidente Pierluigi Di Palma, il direttore generale Alexander D’Orsogna, il vice direttore generale Fabio Nicolai, il direttore centrale della programmazione economica e sviluppo infrastrutture Claudio Eminente, insieme ai responsabili tecnici.
Focus sulla pianificazione e impatto operativo
Il confronto ha avuto come focus la pianificazione dei lavori di rifacimento della pista, con la volontà di limitare al massimo l’impatto operativo e i tempi di chiusura. L’obiettivo comune al tavolo è stato infatti quello di ridurre i giorni previsto per la fermata totale dell’aeroporto. Questa collaborazione punta a creare una tabella temporale che consenta di portare a termine gli interventi in sicurezza e con ricadute minime sul traffico aereo.
Soluzioni individuate per limitare i giorni di chiusura dello scalo
La proposta elaborata da Enac mira ad abbreviare la durata della chiusura totale dell’aeroporto, comparata a quella avanzata da Gesac a fine giugno, che prevedeva circa 30 giorni di stop. Gli enti coinvolti hanno scelto di concentrare i lavori in novembre 2026, un mese in cui il flusso di passeggeri è più contenuto. Questa scelta riduce l’impatto sia sul turismo che sui voli di linea.
Tavolo tecnico e monitoraggio
Un passaggio fondamentale sarà l’istituzione di un tavolo tecnico composto da Enac, Enav, il gestore aeroportuale e le compagnie aeree. Questo gruppo dovrà monitorare passo dopo passo i tempi e le modalità dei lavori. L’intento è avanzare in modo coordinato, sfruttando sinergie per minimizzare i disagi e trovare soluzioni rapide in caso di imprevisti o ritardi.
Dichiarazioni ufficiali sul ruolo e gli obiettivi degli interventi
Il presidente di Enac, Pierluigi Di Palma, ha sottolineato l’importanza di un lavoro condiviso per limitare i giorni di chiusura al minimo indispensabile. Ha dichiarato che il periodo individuato, proprio novembre, risponde alla necessità di ridurre il traffico passeggeri, evitando così un impatto troppo elevato sulla mobilità dei cittadini.
Di Palma ha evidenziato che lo scopo primario è garantire ai viaggiatori il diritto di spostarsi senza eccessivi disagi. Il presidente ha invitato tutti i soggetti a collaborare, facendo leva sull’esperienza e sulle competenze di ogni parte coinvolta, per portare a termine i lavori nel rispetto delle esigenze tecniche e operative dello scalo. Il percorso scelto vuole assicurare un equilibrio tra manutenzione necessaria e continuità del servizio.
Le attività preparatorie e il dialogo tra enti proseguiranno nei prossimi mesi, con l’impegno di definire ogni dettaglio operativo prima dell’inizio dei lavori vero e proprio nel 2026. La gestione coordinata di questo processo resta centrale per il futuro dell’aeroporto di Napoli Capodichino e per la qualità dei servizi offerti ai passeggeri.