La celebrazione per mezzo secolo dell’istituzione sinfonica abruzzese ha acceso la scalinata di San Bernardino all’Aquila con un concerto speciale. Un evento emblematico, che ha raccolto musicisti, autorità e cittadini attorno a un patrimonio culturale prezioso. La serata ha ricordato un momento importante della storia musicale abruzzese, con esecuzioni di brani di Tchaikovsky e l’esordio pubblico del nuovo presidente ISA, aprendo un nuovo capitolo per l’orchestra nel 2025.
La data simbolo e la nascita dell’istituzione sinfonica abruzzese
Il 17 luglio 1975 rappresenta una tappa cruciale per la musica classica abruzzese. In quella data l’istituzione sinfonica abruzzese ricevette il riconoscimento ufficiale come istituzione concertistico-orchestrale da parte del Ministero della Cultura. Questa nomina posizionò l’orchestra tra le dodici realtà nazionali di rilievo nel panorama sinfonico italiano. Un riconoscimento che sanciva la validità di un progetto culturale iniziato grazie all’avvocato Nino Carloni, fondatore e promotore di molteplici iniziative musicali nella città dell’Aquila.
L’importanza di questo anniversario non riguarda solo la storia passata, ma indica anche un ruolo attuale per l’ISA nel contesto delle manifestazioni culturali legate alla nomina dell’Aquila come capitale della cultura 2026. L’istituzione sinfonica abruzzese si propone come punto di riferimento per la valorizzazione della tradizione musicale locale, ma anche come veicolo di nuove proposte e confronto con il pubblico di tutte le età.
Il concerto: musica, luci e un omaggio speciale ai bambini
La serata è iniziata con un conto a salire da uno a cinquanta, scandito dalle luci alternati sugli spartiti dei musicisti. Questa scelta scenografica ha posto subito l’attenzione sul passare del tempo e sull’importanza di questa ricorrenza. Sul palco hanno suonato i professori d’orchestra dell’ISA, guidati dal direttore Jacopo Sipari di Pescasseroli.
Ospite d’eccezione è stato il pianista Giuseppe Albanese, che ha preso parte all’esibizione del concerto n. 1 per pianoforte e orchestra di Tchaikovsky. In un momento particolare, Albanese ha dedicato un passaggio musicale al tema di Harry Potter, pensato per i tanti bambini presenti tra il pubblico. Questa pausa ha permesso di coinvolgere anche il pubblico più giovane, sottolineando la volontà dell’istituzione di costruire un dialogo aperto con tutte le generazioni.
Il programma prevedeva, oltre al concerto per pianoforte, la sinfonia n. 5 sempre di Tchaikovsky, un autore scelto per la sua capacità di parlare al cuore di un pubblico ampio grazie alle sue melodie intense e appassionate. La performance è stata accompagnata da un gioco di luci che ha valorizzato la suggestione degli spartiti, creando un’atmosfera partecipativa.
Collaborazione e nuove leadership nell’isa
L’evento si è svolto con ingresso gratuito e ha visto la partecipazione diretta dei tre conservatori abruzzesi, insieme all’Associazione Amici della Musica Fenaroli di Lanciano, in provincia di Chieti. Una rete di collaborazione che conferma la volontà di consolidare la sinergia tra le realtà musicali nel territorio. Questa cooperazione rafforza il ruolo dell’ISA come centro di riferimento regionale e apre prospettive per nuove produzioni e scambi artistici.
Durante la serata è stato presentato ufficialmente il nuovo presidente dell’istituzione sinfonica abruzzese, Alberto Mazzocco. Nel suo intervento ha ricordato la figura di Nino Carloni, rafforzando l’eredità lasciata e proponendo una visione di un’istituzione “viva” e aperta al dialogo con diverse fasce di pubblico. L’immagine di Carloni è stata proiettata a inizio concerto, a sottolineare il legame tra passato e futuro.
Anche Ettore Pellegrino, direttore artistico, ha evidenziato quanto il patrimonio musicale costruito in cinquant’anni rappresenti una risorsa che va trasmessa alle future generazioni in condizioni di salute. Questa attenzione a un’eredità da custodire si lega alla missione dell’orchestra di mantenere attiva la tradizione sinfonica abruzzese, rinnovando le proposte artistiche.
Parole dal palco e il valore della continuità
Jacopo Sipari ha commentato il suo ruolo nella serata raccontando l’emozione di dirigere l’orchestra con cui si è formato e con cui collabora da un decennio. Le sue parole hanno richiamato l’importanza di continuare un percorso artistico che unisce musicisti e pubblico in un’esperienza condivisa. La sua direzione ha confermato l’alto livello raggiunto dall’orchestra e la capacità di interpretare opere complesse come quelle di Tchaikovsky.
Il concerto per i 50 anni dell’istituzione sinfonica abruzzese ha dato vita a una serata intensa, ricca di simboli e di musica. Ha messo in evidenza il ruolo di un’organizzazione culturale radicata nel territorio e attiva nel valorizzare la propria storia e il proprio futuro. Una celebrazione che ha preso vita su una scalinata storica dell’Aquila, che ancora oggi si conferma spazio di incontri e di cultura.