Nel santuario santa maria delle grazie e san gennaro di trecase, si è svolto un evento musicale dedicato alla pace nel mondo. Il concerto, promosso in occasione della festa di maria santissima delle grazie, ha unito musica e riflessione, coinvolgendo cittadini e fedeli. La proposta artistica ha puntato a sottolineare la necessità di valori come solidarietà e fratellanza, cruciali in un’epoca in cui sembrano affievolirsi.
Il concerto si è svolto nel cuore del santuario dedicato a santa maria delle grazie e san gennaro, luogo di grande rilievo per la comunità di trecase. Questo spazio religioso è spesso teatro di iniziative che coniugano spiritualità e impegno sociale. L’occasione della festa di maria santissima delle grazie ha rappresentato un momento solenne per ricordare la centralità della pace nella vita quotidiana. Qui, fedeli e visitatori si raccolgono per momenti di preghiera, riflessione e musiche che amplificano il messaggio cristiano di amore e fratellanza.
Negli ultimi anni, in particolare, la comunità ha risposto con attenzione crescente a eventi che promuovono il dialogo tra i popoli, elemento chiave per superare divisioni. Il santuario ha così confermato la sua vocazione a far da ponte tra tradizione religiosa e attualità sociale. La festa del 2025 ha riproposto questo impegno con un evento che coniuga cultura, fede e musica, richiamando l’attenzione anche di chi non frequenta abitualmente luoghi di culto.
La protagonista musicale della serata è stata l’orchestra vincenzo bellini, diretta dal maestro giuseppe tarantino. Si tratta di un ensemble che riunisce giovani musicisti provenienti dall’istituto comprensivo 2 dati e insegnanti professionisti. Tra i nomi spiccano il clarinettista maestro antonio buono, il bassista maestro pasquale sorrentino, il batterista maestro agostino izzo, le tastieriste antonio perna e antonella barone, che guida anche il coro “angel’s peace”, infine l’oboista edmondo di tucci.
L’orchestra ha presentato brani di autori noti a livello internazionale, scelte per esprimere emozioni condivise in tutto il pianeta. La musica è stata concepita come linguaggio universale capace di abbattere barriere e mettere in comunicazione persone di culture e storie diverse. Il coro “angel’s peace”, con le sue voci limpide, ha completato il racconto musicale, dando corpo ai testi con significati profondi che richiamano alla speranza e al rispetto reciproco.
Il concerto ha incluso l’inno della giornata mondiale dei bambini, “siamo noi”, scritto da marco frisina. Queste parole hanno sottolineato il ruolo delle nuove generazioni come custodi di un futuro in cui prevalgono la gioia e il desiderio di un mondo migliore. Il repertorio musicale ha così intrecciato temi di pace, speranza e impegno sociale attraverso una performance vibrante e coinvolgente.
Nel corso della manifestazione, don antonio ascione, rettore del santuario, ha preso la parola per rilanciare il messaggio della pace con un richiamo alla responsabilità personale e alla cura dei più giovani. Don ascione accompagna da tempo ragazzi e giovani nel percorso spirituale, offrendo loro supporto e guida. Le sue parole hanno toccato temi di attualità, richiamando valori cristiani ma anche umani, indispensabili per costruire una società più giusta.
Il suo intervento ha ribadito la centralità del santuario come luogo di accoglienza e di crescita, un punto di riferimento per chi desidera impegnarsi in prima persona per la pace. L’appello è stato a far prevalere il dialogo sulle divisioni, a testimoniare con gesti concreti l’importanza della fraternità. Don ascione ha spiegato come la musica, proposta dall’orchestra e dal coro, rappresenti uno strumento prezioso per sensibilizzare un pubblico ampio.
In questo senso, la scelta di brani come “se la gente usasse il cuore” di andrea bocelli ha rafforzato il tema della serata. La canzone, eseguita con intensità, è un invito a mettere da parte egoismi e chiusure, valorizzando la dimensione umana e solidale. Don ascione ha sottolineato che solo attraverso un impegno condiviso è possibile affrontare le tensioni e i conflitti che segnano il tempo presente.
La serata è stata aperta dal dottor bernardo esposito, che ha introdotto la manifestazione citando un passaggio di papa leone xiv, immediatamente dopo la sua elezione. Le parole richiamate, a favore di una “pace disarmata e disarmante”, hanno indicato la via di un impegno pacifico e sincero contro la violenza.
Questa citazione ha dato un tono solenne al concerto, collegando storia e attualità. Il riferimento a papa leone xiv ha ricordato come da sempre la chiesa ha cercato di promuovere la pace come valore fondante della convivenza umana, invitando a superare la legge del più forte. Il dottor esposito ha evidenziato come la musica sia espressione privilegiata per diffondere questi messaggi, capace di coinvolgere il cuore e la mente.
Il suo intervento ha preparato il terreno alle esecuzioni dell’orchestra e del coro, che hanno portato in scena un repertorio studiato per colpire l’emotività degli ascoltatori. La serata si è configurata così come un momento condiviso di tensione verso una realtà più pacifica, anche quando il contesto internazionale suggerisce il contrario.
Il concerto per la pace a trecase ha rappresentato un’occasione per ribadire il bisogno di confrontarsi su temi urgenti, senza rinunciare alla spiritualità. In un periodo segnato da tensioni internazionali e rallentamenti nei processi di dialogo, iniziative come questa richiamano l’importanza di costruire legami. La musica ha dimostrato la sua capacità di andare oltre le parole, suscitando emozioni che favoriscono la comprensione reciproca.
L’unione tra l’orchestra vincenzo bellini e il coro angel’s peace ha fatto emergere un messaggio chiaro: la pace si costruisce anche attraverso la condivisione di esperienze culturali e spirituali. Il santuario di santa maria delle grazie e san gennaro si è confermato spazio aperto per questo tipo di incontri, capaci di coinvolgere una comunità più vasta e variegata.
Questa serata è stata un richiamo a non dimenticare mai il valore della solidarietà e della fratellanza, soprattutto nei momenti più complicati della storia. L’impegno di quanti hanno partecipato, tra artisti e organizzatori, porta avanti una tradizione di attenzione al bene comune. Nel 2025, questi segnali risultano più necessari che mai per alimentare un futuro meno diviso e più umano.
Nel pomeriggio di oggi, lungo l’autostrada del sole nel tratto che attraversa ferentino, si è…
La situazione dei lavoratori della crik crok a pomezia si aggrava. Da mesi, la produzione…
La zona centro-sud Italia registra diversi eventi tra arresti, controlli, movimenti politici e una tragedia…
Nel pomeriggio del 23 aprile 2025, una violenta lite ha scosso la piazza Cavour, cuore…
Durante le ondate di caldo, le città italiane spesso diventano luoghi difficili da affrontare. Le…
L’amministrazione comunale di Bassiano si trova a fronteggiare un debito di oltre 57 mila euro,…