Nel luglio 2025, tra il comitato di redazione di raiSport e i vertici aziendali si è consumato un confronto teso sulla situazione lavorativa che ha portato all’annuncio di un pacchetto di tre giornate di sciopero. Il tentativo di trovare un accordo attraverso un incontro del 14 luglio è fallito, lasciando inalterate le divisioni. La protesta coinvolgerà la redazione sportiva della Rai e avrà inizio il 24 agosto a Milano, città in cui è radicata una parte significativa della redazione.
Il 14 luglio scorso, il comitato di redazione di raiSport insieme al fiduciario locale di Milano si sono seduti al tavolo con la direzione aziendale per negoziare una soluzione alla tensione che si era creata. Al centro del confronto c’era lo stato di agitazione proclamato dalla redazione e la richiesta di sospendere il pacchetto di scioperi programmati. Tuttavia, gli incontri non hanno portato a un compromesso accettabile per entrambe le parti, scartando le ipotesi di modifica sulle condizioni di lavoro o garanzie sui processi editoriali. Questa chiusura ha portato alla conferma delle date di sciopero decise dall’assemblea dei lavoratori.
L’incontro ha coinvolto rappresentanti sindacali che hanno illustrato le criticità vissute nel quotidiano lavorativo, tra cui tempi molto ristretti e richieste produttive crescenti, senza contropartite chiare eque. Nonostante la disponibilità di alcuni interlocutori, le modalità e le tempistiche proposte dall’azienda non hanno soddisfatto il comitato di redazione, spingendo così verso una fase di mobilitazione.
Lo stato di agitazione nella redazione di raiSport nasce da problemi che coinvolgono le condizioni lavorative di giornalisti e tecnici. Tra le questioni più sentite c’è la pressione crescente sulle scadenze e la gestione dei turni, che spesso si traduce in orari impegnativi e carichi di lavoro difficili da sostenere senza un adeguato riconoscimento. Gli operatori lamentano anche una comunicazione poco chiara rispetto alle nuove direttive editoriali e scarse aperture al confronto sulle modalità di svolgimento delle attività.
L’assemblea di redazione ha deciso di qualificare questa fase come momento di protesta organizzata, scegliendo di indire uno sciopero articolato in tre giornate distinte. Il primo giorno di astensione dal lavoro è stato fissato per domenica 24 agosto 2025. La scelta della data si lega a impegni editoriali rilevanti e vuole mettere sotto pressione il sistema aziendale, mostrando la volontà ferma di far valere richieste che altrimenti rischiano di rimanere inascoltate.
Questo sciopero si configura dunque come una risposta collettiva al malessere interno, più che un gesto isolato di singoli dipendenti. La mobilitazione è stata comunicata ufficialmente dalla redazione e dal fiduciario di Milano, affinché sia chiaro il coinvolgimento diretto della comunità lavorativa, ma anche la determinazione a far sentire la propria voce.
Dal rifiuto della proposta di conciliazione emerge uno scenario di tensione che coinvolge non solo la redazione di raiSport ma tutto l’ambito giornalistico. L’assenza di un accordo potrebbe produrre disagi nella copertura sportiva prevista per il mese di agosto, portando a possibili carenze nelle trasmissioni o nei servizi informativi della Rai.
L’azienda dovrà gestire la protesta, bilanciando la necessità di garantire continuità nel lavoro con l’esigenza di ascoltare le istanze avanzate dal personale. La presa di posizione netta da parte del comitato di redazione indica che la situazione rimarrà sotto pressione almeno fino alla fine del ciclo di scioperi programmato.
Il loro ruolo, nel contesto della Rai, è cruciale specie in un momento in cui la cronaca sportiva riceve grande attenzione da pubblico e media. Una frenata di tale natura, specie in estate quando si concentrano eventi sportivi di rilievo, avrà ripercussioni significative sia sulle trasmissioni sia sull’immagine dell’azienda pubblica.
Il fiduciario di Milano svolge una funzione chiave nel coordinamento della redazione locale e nel mediare tra colleghi e direzione aziendale. Durante la fase di confronto con la Rai, ha rappresentato le preoccupazioni vissute sul territorio, facendo da voce al malcontento e cercando ripetutamente di trovare aperture e soluzioni.
Il suo coinvolgimento permette di mantenere una linea di comunicazione diretta e più efficace con il management, che è indispensabile per riuscire a contenere le tensioni. Nonostante ciò, le divergenze sono rimaste forti e persistenti. La scelta di sostenere la mobilitazione si lega alla volontà di rimanere vicini al personale, tutelandone i diritti e le condizioni in un momento critico.
Milano, in quanto sede storicamente sensibile alle questioni del lavoro giornalistico, esercita una pressione importante sul complesso Rai. Il fiduciario ha ribadito che il movimento non nasce da un intento ostile, ma da esigenze concrete e da un malessere che si protrae da tempo senza adeguate risposte.
La sua presenza e le iniziative organizzate si confermano elementi centrali nella gestione di tempi difficili come questi. L’esito dello sciopero dipenderà anche dalla capacità di questa figura e del comitato di redazione di mantenere alta la coesione interna e di manifestare in modo unitario le richieste.
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