Il mercato del caffè crudo si prepara a fare il punto sulle trasformazioni che lo riguardano, con un incontro di rilievo fissato a nola il 20 giugno 2025. L’evento, promosso da il polo del caffè spa, vedrà la partecipazione di numerosi soggetti tra aziende, istituzioni e operatori della logistica, per discutere tra i principali temi che condizionano l’andamento e la gestione della materia prima. Tra cambiamenti climatici, regolamenti europei e strumenti finanziari, si preannuncia un confronto serrato sulle prospettive di una filiera globale in movimento.
Impatto del clima sulla produzione del caffè
Uno degli aspetti centrali della discussione sarà l’effetto crescente del cambiamento climatico nella produzione di caffè. Negli ultimi anni le condizioni meteorologiche hanno imposto nuove sfide, con ondate di caldo estremo, periodi siccitosi prolungati e fenomeni meteorologici imprevedibili. Questi cambiamenti incidono direttamente sulla quantità di prodotto ottenibile, influenzano la qualità del raccolto e determinano una diminuzione delle rese agricole in molte delle regioni tradizionalmente coinvolte nella coltivazione del caffè.
La pressione sul costo delle materie prime, legata non solo alla disponibilità ma anche alla qualità, si fa sentire sia sui produttori che sugli acquirenti. Aumentano le spese per attività di irrigazione, protezione del terreno e gestione del ciclo produttivo in condizioni climatiche più difficili. L’incertezza ambientale si associa anche a impatti economici, condizionando prezzi e dinamiche di mercato.
In più, si registra una crescente attenzione al tema della sostenibilità nella filiera, con diversi interlocutori che richiedono pratiche di coltivazione più attente all’ambiente. Il convegno di nola offrirà uno spazio per confrontare dati aggiornati e strumenti di adattamento, mettendo in luce le strategie adottate per contenere gli effetti del riscaldamento globale sulla materia prima.
Mercati, speculazioni e nuovi regolamenti europei
Il mercato globale del caffè subisce pressioni anche da dinamiche finanziarie, con speculazioni che spesso provocano oscillazioni brusche dei prezzi. L’incertezza geopolitica e i cambiamenti nel quadro normativo internazionale riflettono su questa volatilità, complicando la programmazione delle attività commerciali.
Un tema rilevante riguarda l’applicazione del regolamento UE 625/2017, che punta a controlli più rigorosi negli importi di materie prime agricole. La norma impone verifiche dettagliate sulle condizioni di salute e sicurezza dei prodotti importati, introducendo un modello più stringente per evitare rischi sanitari e rispettare standard comunitari. Questi controlli richiedono agli operatori una maggiore attenzione e adeguamenti nelle procedure doganali, con ripercussioni sulle tempistiche e i costi di importazione.
L’introduzione delle certificazioni EUDR, messe a punto per contrastare la deforestazione legata alle attività agricole e commerciali, rappresenta un altro tassello del nuovo contesto normativo. Le imprese europee e quelle extraeuropee coinvolte nella filiera via caffè dovranno adeguarsi a norme più stringenti su tracciabilità e origine delle materie prime, per evitare rischi legali e mantenere accesso ai mercati europei.
Le regole doganali unionali hanno subito modifiche che riguardano le procedure di esportazione e importazione, con variabili cruciali nei dazi e negli obblighi documentali. Tra queste si annoverano sistemi di tracciabilità digitale e controlli più frequenti, orientati a garantire conformità normativa e presidiare la sicurezza delle filiere.
Ruolo della finanza e strumenti di sostegno alle filiere
La trasformazione del mercato del caffè coinvolge in modo crescente il sistema bancario e gli strumenti finanziari. In corrispondenza delle sfide ambientali, normative e geopolitiche, molte realtà si trovano a fronteggiare esigenze nuove di liquidità e gestione del rischio.
Intesa Sanpaolo e altre istituzioni finanziarie presentano reti dedicate al sostegno dell’agroalimentare, offrendo soluzioni specifiche per chi opera con caffè e derivati. Questi strumenti possono includere finanziamenti a breve e medio termine, garanzie per coperture assicurative e servizi per rapporti commerciali internazionali.
Il contributo del sistema bancario è determinante per permettere alle aziende di restare competitive in un contesto caratterizzato da obblighi di conformità sempre più stringenti e incertezze di mercato. Le banche propongono prodotti finanziari pensati per stabilizzare la filiera, aiutare a gestire la volatilità e ottimizzare le risorse disponibili.
Si tratta di un aspetto ormai fondamentale, che incide sulle strategie operative e sulle scelte di lungo termine di produttori, importatori e distributori. Il confronto previsto al convegno di nola darà spazio a discussioni sulle esperienze e sui modelli di supporto più efficaci.
Programma del convegno e interventi dei protagonisti
L’appuntamento del 20 giugno 2025 nel centro congressi dell’interporto di nola si aprirà alla presenza di figure chiave del settore. Gianni Molinari e Renato Rocco guideranno i lavori, introducendo i relatori e accompagnando le diverse sessioni.
Interverranno tra gli altri Claudio Ricci, amministratore delegato dell’interporto campano, e Andrea Annunziata, presidente dell’autorità portuale del mar tirreno centrale. Questi discorsi istituzionali offriranno il quadro infrastrutturale e logistico su cui si basa il flusso delle materie prime.
Parteciperanno realtà industriali e logistiche, tra cui Kuehne+Nagel, Kimbo, Massimo Zanetti Beverage Group e NKG Bero Italia, famiglie protagoniste della gestione e trasformazione del caffè. Saranno presenti anche rappresentanti dell’agenzia delle dogane e del comitato italiano caffè consumi, che approfondiranno aspetti tecnici e di regolamentazione.
Intesa Sanpaolo proporrà il punto di vista finanziario, con la direzione agribusiness impegnata a illustrare i meccanismi che sorreggono le filiere produttrici in un contesto mutevole.
Tavola rotonda e dialogo sulle sfide del futuro
La parte conclusiva del convegno verterà su una tavola rotonda dedicata al confronto aperto. Vi prenderanno parte Luca Cascone, presidente della commissione trasporti, Antonio Marchiello, assessore alle attività produttive della regione Campania, Pasquale Legora de Feo, amministratore delegato Terminal Conateco & Soteco porto di Napoli, e Luciano Punzo, AD del terminal intermodale nola.
Il dialogo coinvolgerà anche specialisti del desk IMI Coperture Rischi Commodities, come Federica Vitali e Angelo Maggioni. Il dibattito metterà a fuoco i punti critici dell’organizzazione logistica e normativa, i meccanismi di gestione del rischio e le prospettive di sviluppo del sistema.
Il confronto diretto tra istituzioni, operatori e esperti sulle soluzioni pratiche e le strategie operative potrà tracciare un percorso realistico per un mercato del caffè più stabile e trasparente, in grado di rispondere a esigenze sempre più articolate.