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Corinne cléry, otto anni senza parlare al figlio tra accuse e la minaccia di vendita della casa donata

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Corinne Cléry ha deciso di rompere il silenzio per la prima volta e raccontare la difficile relazione con il figlio. La nota attrice, celebre fin dagli anni settanta, si è confidata in diretta a Rai 2, mostrando un lato umano e doloroso. Il rapporto con il figlio è ormai interrotto da otto anni, tra accuse forti e tensioni familiari legate a una proprietà donata, che rischia di essere venduta contro la sua volontà.

La storia di un rapporto difficile e ferite aperte

Corinne Cléry ha cresciuto il figlio da sola, partendo da un’età giovanissima e senza esitazioni. Racconta di non avere mai pensato di interrompere la gravidanza, ma di essersi trovata presto ad affrontare un figlio che mostrava un rancore profondo nei suoi confronti. Il dolore per le parole dure e la violenza verbale che ha subito è evidente. La situazione è degenerata negli ultimi anni, quando Cléry ha deciso di donargli la nuda proprietà di un casale.

Da quel momento la convivenza si è trasformata in uno scontro quotidiano. Il figlio ha iniziato a inviare messaggi terribili alla madre, auspicandone perfino la morte. L’attrice confessa di essersi sempre vergognata di questo dolore così grande, un peso che ha tenuto nascosto per troppo tempo. Questi anni di silenzio nascondono una sofferenza forte, fatta di incomprensioni e divisioni profonde che si sono aggravate con questioni patrimoniali.

La minaccia della casa donata

Il punto più delicato riguarda proprio la casa donata, un casale che Corinne Cléry aveva affidato al figlio con l’intento di tutelare il futuro della propria abitazione. A sorpresa, il figlio ha manifestato la volontà di venderla, inviando una mail in cui dice di non poter aspettare la sua morte per entrare in possesso pieno del bene. Questo gesto ha segnato un momento di rottura definitiva, con accuse e sospetti che si intrecciano alla proprietà.

La minaccia della vendita della casa donata e le accuse incrociate

La situazione si complica ulteriormente per via delle accuse che il figlio rivolge a Cléry: lo accusa di rubare le sue cose, facendo intervenire anche testimoni. Tra questi, spicca un nome noto: Serena Grandi, ex moglie di Beppe Ercole, il marito scomparso dell’attrice. Cléry racconta che ha aiutato Serena in un momento difficile, ospitandola e assistendola durante una malattia. Dalla sua generosità sarebbe nata un’altra tensione, con accuse contro di lei che l’attrice smentisce con fermezza.

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L’intervento legale e il bisogno di pace

Di fronte a questa escalation di conflitti, Corinne Cléry ha deciso di muovere passi legali. Ha emesso una diffida, assistita da legali, indirizzata sia al figlio sia a Serena Grandi. Questa mossa arriva dopo mesi di lontananza da chi la circondava, in un periodo in cui l’attrice ha evitato incontri e dialoghi per proteggere la propria salute emotiva.

La volontà manifestata dalla Cléry è chiara: desidera solo vivere in tranquillità all’interno della propria casa, lontano da tensioni, lotte e accuse. La sua testimonianza, raccolta nel programma “Storie al bivio” in onda il 24 giugno su Rai 2, racconta il rovescio delle luci dello spettacolo, fatto di rapporti familiari lacerati dalle incomprensioni e dalle ferite non rimarginate. La vicenda continua a far discutere, svelando i drammi familiari dietro la vita pubblica di una figura nota del cinema italiano.

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