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digital detox festival a sauris, tra natura e riflessioni sul rapporto con la tecnologia

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Nel cuore delle montagne carniche, a 1400 metri di quota, prende forma un evento dedicato alla disconnessione e al recupero del contatto con la realtà. Il digital detox festival si svolge a sauris, piccolo borgo di 400 abitanti in provincia di udine, e propone un percorso per mettere in pausa l’accesso continuo ai dispositivi digitali. È un appuntamento che in pochi giorni porta chi partecipa a immergersi in un confronto diretto con la natura, la presenza e nuove idee sul rapporto con la tecnologia.

Il contesto e il senso della disconnessione al digital detox festival

Il festival è nato per sottolineare quanto il ricorso quotidiano agli schermi domini ormai la nostra esistenza. Negli ultimi anni, l’uso medio del tempo davanti a computer, smartphone e tablet ha superato le sei ore e trenta minuti al giorno. Secondo gli organizzatori questa abitudine ci fa perdere oltre 2400 ore all’anno, sottraendo minuti e ore alla vita reale e alle relazioni dirette. Il digital detox vuole rovesciare questo schema, suggerendo un approccio più misurato e consapevole, in cui il benessere passa anche dal ritrovare il ritmo naturale del corpo fuori dagli ambienti digitali.

L’evento si svolge dal 22 al 24 marzo 2025, e lo scenario montano di sauris diventa il teatro ideale per staccare la spina, lontano dal caos e dal rumore degli strumenti tecnologici. L’idea è offrire esperienze che richiamano i sensi e la riflessione, senza rinunciare però a un confronto critico con il tema della tecnologia e della sua influenza sulle nostre menti.

Attività e incontri dedicati al rapporto tra uomo e tecnologia

Il programma prevede una serie di iniziative che mescolano azione, contemplazione e riflessione. Le giornate si aprono spesso con yoga all’alba, camminate tra boschi di abeti e faggi, momenti di silenzio per ascoltare l’ambiente naturale. Questo tipo di attività vuole aiutare a ricentrare l’attenzione sul respiro, sul corpo, su un tempo che scorre senza essere scandito da notifiche o messaggi.

Nelle serate invece spazio a incontri con esperti e chiacchierate collettive. Tra gli appuntamenti più attesi c’è il talk “Algoritmi, AI e sostenibilità: il futuro ci renderà più liberi?” con guido saracco, ex rettore del politecnico di torino, e nicola zamperini, autore e studioso di temi digitali. Qui si esplora il ruolo degli algoritmi e dell’intelligenza artificiale, cercando di capire in che modo possano influire sulla libertà individuale e sul rapporto con il mondo naturale e sociale.

Accanto a questo, un laboratorio di scrittura creativa con marisandra lizzi invita i partecipanti a usare la parola come strumento per indagare le proprie emozioni e riflessioni, in uno spazio privo di distrazioni tecnologiche. Questo metodo punta a stimolare la consapevolezza personale, in modo concreto e diretto.

Riflessioni su tecnologia, sonno e benessere nelle nuove generazioni

Una parte consistente del festival si concentra sull’impatto della tecnologia su aspetti precisi e quotidiani della vita umana, come lo sviluppo cognitivo, il ciclo sonno-veglia e il benessere psicofisico. Gli studiosi che partecipano al digital detox sottolineano i rischi dell’iperconnessione, specie per i più giovani, tra ansia e sovraccarico di informazioni.

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Il rapporto tra uso prolungato degli schermi e disturbi del sonno è ormai riconosciuto: la luce blu emessa dai dispositivi altera i ritmi naturali e penalizza la rigenerazione notturna. L’intenso stimolo digitale, inoltre, può creare una dipendenza invisibile, che limita la capacità di concentrazione e calma mentale. Il festival cerca di portare questi temi alla luce, senza demonizzare la tecnologia ma invitando a un uso più equilibrato.

Organizzazione e sostegno istituzionale al digital detox festival

Il digital detox festival ha visto la collaborazione attiva di realtà locali e nazionali. La sua prima edizione è stata promossa da alessio carciofi, che si occupa di marketing e benessere digitale. L’organizzazione è affidata alla rete d’imprese sauris-zahre, cioè un insieme di operatori locali che vogliono valorizzare il territorio attraverso iniziative culturali e di turismo sostenibile.

Il festival ha ottenuto il contributo del ministero del turismo e il patrocinio di istituzioni europee e nazionali, come la commissione europea, il parlamento europeo e l’unicef, oltre a promo turismo FVG e il comune di sauris. Questi sostegni confermano il valore del progetto, che si inserisce in un momento in cui crescono la consapevolezza e il dibattito pubblico sul modo in cui la tecnologia plasma le nostre vite.

Il digital detox festival dimostra come un piccolo paese montano possa diventare il palcoscenico di un dialogo importante, capace di mettere a fuoco temi attuali non solo legati alla tecnologia, ma anche al tempo, alla natura e alla qualità dell’esistenza quotidiana.

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