L’attuale situazione dei lavori per la realizzazione dell’acquario dell’Eur a Roma ha visto una serie di sviluppi decisivi nelle ultime settimane. Eur Spa, società controllata dal ministero dell’Economia e delle Finanze e da Roma Capitale, ha chiarito i ruoli e le responsabilità nell’ambito del progetto, facendo luce sugli sviluppi giudiziari e sulle scelte amministrative che influiscono sul futuro dell’area. Le vicende recenti riguardano il rapporto tra Eur Spa e la società concessionaria Mare Nostrum Romae Srl, protagonista della realizzazione del complesso. Il contesto è cruciale per comprendere come si muovono le istituzioni pubbliche davanti a casi di ritardi e mancati adempimenti nei progetti infrastrutturali cittadini.
Concessione a mare nostrum romae srl: le origini e la gestione del progetto
Nel 2006 il Comune di Roma approvò un progetto volto a realizzare il Museo Marino Mediterraneo Mare Nostrum sui terreni di proprietà di Eur Spa, una società partecipata al 90% dal ministero dell’Economia e 10% da Roma Capitale. A seguito di quell’approvazione, nel 2008 venne affidata a Mare Nostrum Romae Srl la concessione per la realizzazione dell’acquario e la gestione del cantiere sull’area. Da allora, tutte le attività di sviluppo, compresa la riqualificazione del Teatro Verde e il ripristino della funzionalità idrica del Laghetto di prossimità, sono state sotto la responsabilità esclusiva della società concessionaria.
Problemi nel progetto e ruoli
Eur Spa ha più volte sottolineato che l’area resta un cantiere aperto, senza che l’acquario e i servizi annessi abbiano ancora raggiunto la fase operativa. Lo stato di avanzamento dei lavori e il mantenimento delle condizioni ambientali dipendono completamente da Mare Nostrum Romae Srl. La natura concessoria del rapporto giuridico coinvolge quindi quest’ultima in tutte le difficoltà riscontrate, iniziate proprio dalla mancanza di fondi e complicazioni tecniche legate al progetto, risultate insormontabili negli anni.
Sentenza del tribunale di roma e conseguenze economiche per mare nostrum romae srl
Il 25 giugno 2025 il tribunale di Roma si è pronunciato sulla questione, accogliendo integralmente le richieste di Eur Spa in merito ai ritardi accumulati nello svolgimento dei lavori. La sentenza attribuisce senza riserve la responsabilità a Mare Nostrum Romae Srl, sanzionandola con il pagamento totale di penali contrattuali che superano oggi i 25 milioni di euro.
significato della sentenza
Questo pronunciamento giudiziario rappresenta un punto di svolta e riafferma la posizione di Eur Spa come parte lesa. Gli effetti economici pesano notevolmente sulla concessionaria, che si trova ora sotto pressione finanziaria e giuridica rilevante. A livello formale, la sentenza conferma il quadro giuridico nel quale Eur Spa può muoversi liberamente per tutelare i propri interessi e quelli pubblici nel contesto dello sviluppo urbanistico dell’Eur.
Decisione di eur spa di risolvere il contratto di concessione e futuro dell’area
Alla luce del perdurante mancato rispetto degli obblighi da parte di Mare Nostrum Romae Srl, il Consiglio di amministrazione di Eur Spa ha deciso di risolvere il contratto di concessione stipulato il 16 febbraio 2006. Questa mossa segna una presa di posizione ufficiale nei confronti di una situazione che si trascina da anni senza risultati concreti.
Nei prossimi giorni, Eur Spa intende avviare interlocuzioni con le parti coinvolte per riportare l’intera area sotto controllo pubblico. L’obiettivo è trovare una soluzione conciliativa che chiarisca tutti i rapporti pendenti e permetta di smaltire i debiti contrattuali, salvaguardando l’interesse pubblico legato a questo spazio urbano strategico. Quest’azione coinvolge direttamente Roma Capitale e il ministero dell’Economia, azionisti di riferimento, e punta a rimuovere gli ostacoli che hanno fermato il progetto, con l’intento di riavviare la destinazione d’uso prevista originariamente.
Il caso dell’acquario dell’Eur si inserisce in un più ampio contesto dove le difficoltà di gestire progetti complessi su territorio urbano esigono risposte rapide e trasparenti. La fase che si apre porterà con sé inevitabilmente decisioni importanti sul futuro di un’area chiave per la Capitale. Eur Spa resta al centro di questo processo, con la concreta possibilità di riorganizzare o rilanciare il sito, dopo anni di attesa per i cittadini.