Due importanti realtà britanniche legate all’editoria e al cinema stanno muovendo passi decisivi in vista di una futura quotazione in borsa. Ghislandi & Gutenberg, casa editrice di respiro internazionale, e Hoffman, Barney & Foscari, società di produzione cinematografica, hanno annunciato l’intenzione di avviare una raccolta fondi privata per prepararsi, dopo l’estate, alla richiesta di autorizzazione alla Financial Conduct Authority . L’obiettivo è ottenere i permessi necessari per un’eventuale Ipo alla Borsa di Londra .
Ghislandi & Gutenberg è conosciuta soprattutto per il giornale Retrospective, pubblicazione che fa parte di un più ampio progetto che coinvolge editoria tradizionale, produzione di dischi e applicazioni di intelligenza artificiale. Questo progetto integrato mira a ripensare il modo di realizzare contenuti editoriali con il contributo delle nuove tecnologie. L’impresa punta a diventare un punto di riferimento per chi naviga tra forme artistiche e linguaggi digitali, ampliando la propria presenza in mercati diversificati.
Il percorso verso la quotazione spinge la società a rafforzare la propria struttura e a definire modelli di sviluppo capaci di tenere il passo con l’evoluzione del settore editoriale. L’apertura all’intelligenza artificiale non è un elemento accessorio. Anzi, rappresenta una componente chiave per battere nuove strade e raggiungere un pubblico più vasto. Si tratta di una mossa che guarda al futuro, coinvolgendo risorse creative e tecnologiche.
Dall’altra parte, Hoffman, Barney & Foscari ha un bilancio che include due lungometraggi completati e un terzo in sviluppo. La casa di produzione si è distinta anche per la coproduzione di un titolo molto noto, A cup of Coffee with Marylin. Un aspetto particolare riguarda l’impegno etico assunto dall’azienda. Infatti HBF è tra i sostenitori ufficiali della campagna Meat Free Monday, iniziativa promossa da Sir Paul McCartney per incoraggiare stili di vita sostenibili.
Tra i soci fondatori spiccano figure di rilievo come Sir Michael Lindsay-Hogg, regista storico di film sui Beatles e Rolling Stones, e Glauco Della Sciucca, che guida anche la parte creativa di Ghislandi & Gutenberg. Questo intreccio di competenze artistiche e strategiche struttura un legame forte fra produzione cinematografica e editoria, con l’ambizione di coniugare tradizione e innovazione.
L’operazione complessiva prende forma nella creazione di una Public Limited Company denominata Fairholme & Thames. Almeno il 45% delle azioni di entrambe le realtà, messe insieme sotto questo nuovo veicolo societario, sarà messo a disposizione del pubblico tramite la negoziazione in borsa, sempre a condizione che si rispettino i vari requisiti normativi. L’obiettivo è raggiungere un posizionamento ideale sugli indici azionari come previsto, entro la stagione invernale del 2025.
I passaggi formali riguarderanno in primo luogo la raccolta fondi privata, utile per sostenere le ultime fasi di riorganizzazione e re-branding. In parallelo si lavora a una nuova identità condivisa per i due gruppi, valutando anche la possibilità di ampliare le attività con un forte focus sull’intelligenza artificiale. Il progetto si è sviluppato, nel corso di un incontro svoltosi il 10 aprile alla Camera di Commercio italiana in Regno Unito, con ampio confronto sulle nuove forme di business che nascono dall’incontro tra creatività artigianale e tecnologia digitale.
La collaborazione tra Ghislandi & Gutenberg e Hoffman, Barney & Foscari si inserisce in un contesto più ampio di relazioni economiche e culturali tra Italia e Regno Unito. Il percorso che porta verso la costituzione di Fairholme & Thames è legato non solo alle prospettive finanziarie ma anche alla condivisione di visioni innovative su come il mercato delle arti e dei media possa evolversi. Il confronto tra intelligenza artificiale e tecniche tradizionali di creazione artistica è diventato un tema centrale e fa da sfondo alle scelte strategiche.
Le riunioni degli ultimi mesi testimoniano un serrato dialogo tra esperti, imprenditori e autorità. Questo ha favorito l’individuazione di soluzioni inedite, costruite su un duplice approccio: proteggere il patrimonio culturale e, al tempo stesso, spingere verso un cambiamento capace di rispondere alle nuove esigenze di un pubblico globale. Il gemellaggio dei due marchi in vista della possibile quotazione è quindi un passo che va oltre la semplice fusione commerciale, inserendosi in un contesto di confronto internazionale e di apertura tecnologica.
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