La recente indagine realizzata dall’istituto demoscopico noto sondaggi per il sole 24 ore ha delineato le nuove preferenze degli italiani rispetto ai primi cittadini e ai governatori regionali. Questo sondaggio, noto come governance poll, fotografa il livello di apprezzamento che cittadini riservano ai loro rappresentanti istituzionali locali. I dati 2025 confermano alcune tendenze e mostrano anche nuovi cambiamenti nelle posizioni di vertice, con qualche sorpresa rispetto all’anno precedente.
La classifica dei sindaci più apprezzati in italia
Nel sondaggio 2025 dedicato ai sindaci, a guadagnare il primo posto è stato marco fioravanti, primo cittadino di ascoli piceno, con un gradimento del 70%. Una percentuale che indica un forte consenso nel suo territorio, riconosciuto per la gestione delle politiche locali. Dietro di lui si piazza michele guerra, sindaco di parma, con il 65% di popolarità. Terzi a pari merito con il 61% sono gaetano manfredi, sindaco di napoli, e vito leccese, alla guida di bari.
Variazioni di gradimento a napoli
Manfredi, lo scorso anno secondo in classifica con il 62%, perde una posizione e un punto percentuale nel gradimento, attestandosi intorno al 61%. Questo dato mostra una leggera flessione, ma anche una conferma di un sostegno ancora abbastanza solido all’interno di una città complessa come napoli. La presenza di due sindaci in quota meridionale nel podio dei più apprezzati richiamano l’attenzione sulle dinamiche politiche e amministrative di queste grandi metropoli.
Apprezzamento dei governatori di regione: conferme e novità nella governance poll
Sul versante dei governatori regionali, la classifica 2025 mette a confronto i principali presidenti e il loro consenso popolare. Al primo posto ancora massimo gradimento per massimiliano fedriga, presidente del friuli venezia giulia, con il 66,5%. Fedriga mantiene la posizione guadagnata anche lo scorso anno, staccando di mezzo punto la seconda posizione occupata da luca zaia, governatore del veneto, che ottiene il 66%.
New entry sul podio
Alberto cirio, presidente del piemonte, confermato nel 2024 per un secondo mandato, si presenta come new entry sul podio con il 59%. Questo terzetto è caratterizzato da una forte presenza di esponenti del centrodestra, che dominano nelle regioni nord-occidentali e nord-orientali.
Il primo presidente di centrosinistra in classifica è invece eugenio giani, della toscana, che si colloca al quarto posto con il 58%. Dietro a lui si sistemano diversi governatori del sud come roberto occhiuto , renato schifani e gaetano de luca . Quest’ultimo però segna una riduzione significativa rispetto al 60% dello scorso anno.
Analisi sul declino e cambiamenti tra i leader campani
Gaetano de luca, governatore della campania, mostra una netta diminuzione nel gradimento, anche se resta tra i primi dieci in classifica. Dal 60% dello scorso anno è sceso al 54,5%, un calo che coincide con l’intensificarsi delle sfide politiche e sociali nella regione. Le difficoltà economiche e la gestione dei servizi pubblici restano temi cruciali che influenzano la percezione dei cittadini.
La situazione a napoli sotto manfredi
Napoli, città amministrata da manfredi, riflette un quadro non semplice, dove le aspettative restano alte ma il consenso fatica a mantenersi stabile. La presenza di un sindaco in graduatoria con un livello di apprezzamento all’61% dimostra come il contesto urbano pesi sul giudizio popolare. Le dinamiche interne al partito e le politiche locali saranno aspetti da seguire per il prossimo futuro nella campania.
Le implicazioni del sondaggio per la scena politica locale
Il governance poll 2025 disegna una mappa precisa di cui esprime sia i punti di forza sia i segnali di difficoltà nelle amministrazioni locali italiane. Il ruolo dei sindaci e dei governatori resta centrale per la percezione della politica agli occhi dei cittadini, che premiano o penalizzano in base ai risultati tangibili.
L’emergere di sindaci del sud tra i più apprezzati indica la possibilità di una diversa narrazione rispetto alle solite critiche rivolte a queste realtà urbane. Allo stesso tempo, le flessioni registrate in alcune aree indicano come il consenso sia più fragile e dipendente dall’andamento concreto delle azioni di governo. Sarà interessante monitorare nei prossimi mesi come evolverà questo scenario, in vista delle prossime elezioni e della riorganizzazione dei gruppi politici locali.