Francesco Avallone, noto giurista napoletano, ha segnato profondamente la storia del vino Falerno, un prodotto leggendario che affonda le radici nell’antichità. Nel 2025, in occasione del centenario della sua nascita, è stato ricordato in un convegno al Senato, dove sono emersi i suoi contributi non solo al diritto ma anche alla cultura enologica. La sua opera ha riportato alla luce il Falerno del Massico, rilanciando la produzione vitivinicola e diventando simbolo dell’identità campana.
il convegno al senato per celebrare francesco avallone
Il venerdì precedente la data esatta del centenario, la Sala Zuccari del Senato ha accolto un evento promosso dal senatore Francesco Silvestro in memoria di Francesco Avallone. Durante l’incontro, sono stati messi in luce due aspetti fondamentali della sua figura: il prestigio giuridico e l’impegno nella valorizzazione del vino Falerno. Silvestro ha sottolineato come l’opera della famiglia Avallone abbia saputo legare le radici di un territorio alla storia di un prodotto, trasformandolo in un simbolo con respiro internazionale.
La rievocazione ha ripercorso il rilancio del Falerno, prodotto da sempre riconosciuto nell’antichità, aperto a nuova vita grazie all’intuizione di Francesco Avallone. Il senatore ha ricordato l’importanza culturale del vino non solo come bevanda, ma come patrimonio storico. Quel legame stretto tra la tradizione vitivinicola e l’identità del territorio campano ha trovato una nuova dimensione proprio a partire dal lavoro del giurista.
L’evento ha coinvolto esponenti istituzionali e rappresentanti del mondo agricolo e imprenditoriale, dimostrando come un progetto radicato nella cultura e nella storia possa tornare alla ribalta, conquistando appassionati e operatori del settore.
la rinascita del falerno del massico grazie alla fondazione villa matilde avallone
Francesco Avallone ha riportato alla luce un vino antico e quasi dimenticato, il Falerno del Massico, fondando nel 1965 l’azienda Villa Matilde Avallone. Questo marchio è diventato un punto di riferimento per l’enologia campana e ha aperto la strada al riconoscimento nazionale del Falerno. La scelta di valorizzare un prodotto legato alla storia locale, affidandolo a tecniche di produzione moderne, ha generato un risveglio per l’intero comparto vitivinicolo della Campania.
L’impegno di Francesco Avallone è stato quello di recuperare e rilanciare una tradizione enologica antica, esaltandone la qualità e l’unicità. Villa Matilde ha rappresentato un laboratorio dove le conoscenze e le competenze tecniche si sono mescolate al rispetto della terra, facendo emergere un prodotto di eccellenza. Grazie a questo lavoro, il Falerno ha trovato nuovo spazio nei mercati italiani e internazionali.
Il rilancio della produzione vitivinicola del Falerno ha stimolato l’interesse verso la storia della viticoltura in Campania, portando a scoprire antichi vigneti e tecniche produttive. Questa nuova attenzione ha contribuito anche a rafforzare il turismo rurale e la conoscenza di prodotti legati alla cultura locale.
il ruolo di francesco avallone per la viticoltura campana secondo le autorità regionali
Nicola Caputo, assessore all’agricoltura della Regione Campania, ha espresso parole importanti sul ruolo di Francesco Avallone nella storia del vino campano. Ha richiamato il suo impegno di pioniere nella valorizzazione del territorio attraverso il vino, da sempre strettamente legato alla cultura locale. Caputo ha evidenziato come la memoria di Avallone e della sua famiglia offra un contributo essenziale per la regione e per l’intero Mezzogiorno, spingendo verso la riscoperta di una tradizione vitivinicola ricca.
L’assessore ha rimarcato l’importanza di tramandare la vicenda di Avallone, che ha saputo cogliere il valore di un prodotto unico e farlo apprezzare fuori dai confini regionali. Questo lavoro, iniziato decenni fa, ha rappresentato un’azione concreta e duratura nel campo dell’agricoltura e dell’economia locale, in un periodo in cui fatta spesso fatica a mantenere viva la tradizione contro le pressioni della modernità.
Gli interventi durante il convegno hanno rimesso al centro la figura di Avallone come esempio di lungimiranza e capacità di legare la storia del Falerno a quella del successo attuale della viticoltura campana. Questo ha fatto emergere una riflessione sulla necessità di continuare a sostenere i produttori e di difendere i prodotti tipici.
Il ricordo familiare e la presentazione della bottiglia celebrativa
Durante il convegno ha preso la parola Salvatore Avallone, figlio di Francesco e amministratore delegato di Villa Matilde e del Grand Hotel Parker’s. Ha ricordato la figura paterna come qualcuno dotato di una capacità rara: immaginare il futuro prima che si realizzasse, intuire i cambiamenti della società e della cultura, e saper riconoscere nel momento giusto le occasioni positive. Questa visione ha permesso di mettere le basi per un rilancio duraturo nell’enologia della Campania.
Salvatore ha illustrato come quella capacità abbia guidato l’azienda di famiglia per oltre mezzo secolo, mantenendo saldo il legame con la tradizione ma puntando a innovazioni concrete per garantire qualità e riconoscibilità al Falerno del Massico. Il rapporto tra passato e futuro rappresenta il filo conduttore dell’attività di Villa Matilde.
Il convegno si è concluso con un brindisi e la presentazione di una bottiglia speciale, creata in memoria del centenario di Francesco Avallone. La “Francesco Avallone – 1925” è stata prodotta in tiratura limitata, con 1925 esemplari numerati, riservati a celebrare la figura di uno che ha dato molto alla cultura enologica e alla storia di un territorio, con un progetto concreto e realizzato con passione.