La gestione delle corse della circumvesuviana torna al centro dell’attenzione, grazie alla pressione esercitata dai comitati dei pendolari del vesuviano. Il tema principale riguarda la richiesta di un programma di esercizio condiviso e più aderente alle reali necessità di chi ogni giorno utilizza questo servizio di trasporto locale. La proposta arriva proprio nel contesto dei recenti dati tecnici sull’effettiva disponibilità dei treni e punta a una programmazione più precisa e partecipata.
In questi giorni, un gruppo di comitati pendolari attivi nel territorio vesuviano ha inviato una lettera indirizzata a Umberto De Gregorio, presidente dell’Ente Autonomo Volturno . Nella missiva, i rappresentanti di associazioni come “No al taglio dei treni della Circumvesuviana”, “Circumvesuviana-Eav”, oltre ai comitati civici Cifariello di Ottaviano e Eitiamolo, hanno illustrato le proprie proposte per la programmazione delle corse della linea ferroviaria.
Il documento avanzato è pensato per partire dal 15 settembre e contiene indicazioni precise per ridefinire l’orario delle corse in modo che rifletta maggiormente le esigenze dei pendolari. Alla guida della richiesta c’è una volontà comune di recuperare un calendario che consenta la copertura di un numero di corse giornaliere più ampio e adeguato al flusso di passeggeri quotidiani.
Secondo i dati diffusi dai comitati, dal confronto tra i report aziendali e le dichiarazioni ufficiali dell’EAV emerge che attualmente circolano 45 Etr sulle linee vesuviane. Nonostante questo numero di mezzi disponibili, i pendolari lamentano un’offerta di servizi che non raggiunge più il minimo storico di 267 corse giornaliere registrato durante gli anni di crisi tra il 2012 e il 2013, quando però circolava un numero inferiore di treni.
L’obiettivo dei gruppi è quindi quello di arrivare a un accordo su un programma di esercizio condiviso, che non solo mantenga, ma che garantisca un’offerta simile o superiore al periodo critico ma ormai passato. Si punta a una riprogrammazione delle corse capace di sfruttare al meglio gli Etr in servizio, proponendo un orario funzionale alle esigenze degli utenti.
Questo nuovo calendario, spiegano ancora i rappresentanti, potrebbe costituire un modello per la gestione del servizio pubblico vesuviano, valorizzando la flotta disponibile e offrendo una risposta più equilibrata alla domanda di mobilità. Il confronto con l’Ente Autonomo Volturno si configura così come un passaggio cruciale per ridefinire le corse perseguendo criteri concreti e misurabili.
La presa di posizione dei comitati arriva in un momento in cui il trasporto pubblico locale resta cruciale per migliaia di persone della zona vesuviana, dove la circumvesuviana rappresenta spesso la principale alternativa all’auto. La carenza di corse o la loro disomogeneità impattano sulle attività lavorative, scolastiche e personali di chi si sposta ogni giorno.
All’interno della cornice proposta, un programma condiviso comporta non solo la stesura di un nuovo orario ma un dialogo costante tra i soggetti coinvolti. Il coinvolgimento degli utenti nei processi decisionali potrebbe portare a soluzioni più mirate e a una gestione del servizio che tenga conto delle variazioni di domanda nel corso dell’anno.
Con circa 45 Etr attivi sulla rete, esiste uno spazio operativo che potrebbe essere sfruttato meglio. Il potenziamento e una migliore distribuzione delle corse si traducono in una maggiore affidabilità e soddisfazione per i pendolari, con la possibilità di ridurre assembramenti e migliorare la sicurezza a bordo.
Il testo della lettera inviata ribadisce questa necessità e reagisce agli anni di riduzioni dei servizi, in un quadro in cui la ripresa dei trasporti pubblici è considerata importante per la qualità della vita e per le dinamiche economiche della zona vesuviana.
Alla luce della proposta presentata, si aprono scenari di confronto tra l’Ente Autonomo Volturno e i rappresentanti dei pendolari. Il 15 settembre segnerà un momento di verifica e possibile svolta per la programmazione delle corse. L’auspicio è di arrivare a un’intesa che rifletta meglio il bisogno di continuità e regolarità del servizio.
Non a caso, la richiesta di aumentare il numero di corse avviene alla luce della disponibilità di una flotta numerosa e apparentemente sottoutilizzata. La sfida sarà trovare un equilibrio che consenta a EAV di rispondere senza sprechi, offrendo un servizio realistico e sostenibile.
In effetti, il dialogo tra gestori e utenti si dimostra fondamentale per adattare l’offerta alla reale domanda senza perdere di vista le limitazioni economiche e gestionali. La mobilità nel vesuviano resta una questione chiave per le politiche locali, e la circumvesuviana rappresenta uno snodo decisivo di questo sistema.
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