Il senso di smarrimento tra i giovani si fa sempre più evidente, complicato da pressioni sociali, aspettative alte e un confronto continuo con gli altri. A Milano, il 24 giugno, è stato presentato il libro “Dai forma al tuo talento”, scritto da Patrizia Fontana, esperta in coaching e reclutamento. Il volume nasce da una ricerca che coinvolge oltre 1.600 giovani, per capire meglio i timori e le difficoltà che vivono nel loro quotidiano. L’evento, ospitato nella sede di Arca Fondi Sgr, ha coinvolto esperti provenienti dal mondo accademico e imprenditoriale, offrendo uno sguardo ampio su questo fenomeno.
L’incontro a milano e il contesto della presentazione
La presentazione di “Dai forma al tuo talento” si è svolta nello stesso cuore economico di Milano, presso Arca Fondi Sgr, un luogo ideale per discutere di futuro e sviluppo personale. L’incontro è stato moderato da Nicola Saldutti, caporedattore dell’Economia al Corriere della Sera, figura di rilievo nel giornalismo economico italiano. Tra i partecipanti spiccavano nomi di peso come Antonio Calabrò, presidente di Museimpresa e della Fondazione Assolombarda, e Francesco Billari, rettore dell’Università Bocconi. Assieme a loro, Anna Gervasoni, rettore della Liuc e direttrice generale di Aifi, Elena Panzera, responsabile delle risorse umane per Sas e presidente di Aidp Lombardia, e Ugo Loeser di Arca Fondi Sgr, hanno portato riflessioni diverse ma convergenti sull’argomento.
Un mix di esperienze per comprendere i giovani oggi
L’incontro ha unito esperienze differenti per esaminare il vissuto dei giovani oggi, che spesso si trovano a dover navigare un mare di incertezze professionali e personali. La presenza di tante realtà accademiche e imprenditoriali ha arricchito il dibattito, sottolineando la complessità delle sfide e la necessità di risposte concrete. La locale atmosfera milanese ha offerto un contesto vibrante, dove si è evidenziata la richiesta di strumenti e metodi pratici per affrontare problemi sempre più diffusi tra le nuove generazioni.
Le difficoltà dei giovani tra ansia e paura del fallimento
Il punto di partenza del libro è la ricerca su oltre 1.600 giovani italiani tra 18 e 30 anni, che mette in luce uno scenario concreto. Molti di loro convivono con ansia frequente, timore di non riuscire e una marcata incertezza sul futuro. Non si tratta di problemi saltuari, ma di stati d’animo che influenzano ogni aspetto della loro vita quotidiana. Questi sentimenti sono alimentati anche dall’impatto delle aspettative personali e sociali, che spesso si rivelano troppo alte o difficili da sostenere.
La paura del fallimento emerge come una delle cause principali di questo disagio, provocando un blocco nel prendere decisioni importanti. I giovani si confrontano con un equilibrio instabile che fa oscillare tra speranza e frustrazione. Lo scoglio non riguarda solo la dimensione professionale, ma si estende al piano emotivo e sociale. La pandemia, i mutamenti climatici e crisi economiche hanno aggiunto ulteriore pressione, rendendo la situazione più fragile.
Ansia e disagio: una realtà più intensa
Fontana ha spiegato che questa condizione non è una novità per tutte le generazioni, ma l’intensità con cui si manifesta oggi è diversa e più immediata. L’ansia, ormai, accompagna la routine di molti giovani e diventa un ostacolo per la loro crescita personale e professionale. In questo quadro, emerge una domanda urgente: come reagire a queste difficoltà senza perdere la fiducia in se stessi?
Dai forma al tuo talento: un metodo tra neuroscienze, psicologia e spiritualità laica
Il libro scritto da Patrizia Fontana propone un percorso diverso dal solito, che punta a sviluppare una mentalità capace di superare le insicurezze. L’approccio combina neuroscienze, che studiano il funzionamento del cervello, psicologia comportamentale e una forma di spiritualità laica. Questa combinazione mira a offrire strumenti concreti, più che teoria astratta, per individuare le proprie capacità e lavorare su di esse.
Un approccio personalizzato per scoprire talenti nascosti
Fontana racconta come il metodo aiuti a scoprire talenti nascosti e a costruire un percorso personale fatto di piccoli passi, adatti a ogni individuo. Non c’è un modello unico valido per tutti, ma un invito a riconoscere le proprie risorse interiori e a non farsi bloccare dalle paure. La spiritualità laica, in questo caso, non ha a che vedere con religione o credenze, ma con una consapevolezza profonda su sé stessi, che permette di affrontare meglio le sfide.
Le neuroscienze entrano in gioco nel capire come modelli mentali e abitudini influenzano il comportamento e quali meccanismi attivare per cambiare atteggiamenti limitanti. La psicologia comportamentale accompagna questo processo con tecniche per incanalare energie e attenuare stati di ansia. Il libro offre quindi un quadro pratico, con esercizi e spunti che aiutano il lettore a intervenire sul proprio benessere mentale e sull’orientamento nella vita.
La partecipazione di esperti nel dibattito su giovani e futuro
Oltre all’autrice, la presentazione ha visto contributi di rilievo da parte di docenti e manager impegnati nel sostenere i giovani nelle loro scelte. Francesco Billari, rettore di Bocconi, ha sottolineato l’importanza di pensare al futuro attraverso politiche e strategie educative che tengano conto del disagio attuale. Anna Gervasoni di Liuc ha evidenziato come le imprese siano chiamate a creare ambienti di lavoro più accoglienti e flessibili per non scoraggiare i giovani talenti.
Un impegno trasversale per il futuro dei giovani
Antonio Calabrò ha portato l’attenzione sui cambiamenti nella cultura d’impresa, dove sempre più si richiede alle aziende di avere uno sguardo umano nelle relazioni con dipendenti e collaboratori. Elena Panzera ha raccontato delle sfide sul campo, con una gestione delle risorse umane che deve evolvere per riconoscere i bisogni emotivi oltre che professionali. Ugo Loeser ha ricordato che anche il mondo della finanza deve contribuire a sostenere progetti che aiutano lo sviluppo personale e sociale.
Tutti questi interventi hanno segnato l’evento come un momento di confronto tra realtà diverse ma unite dal comune obiettivo di rispondere a una questione di attualità: il futuro dei giovani non può essere lasciato all’incertezza senza strumenti solidi e concreti. L’attenzione dedicata a questo tema segna una presa di coscienza da parte di diversi ambiti della società italiana.