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Il cardinale vicario di roma inaugura la biblioteca inclusiva dedicata a luciana pennarossa presso DiSCo Lazio

La mattina del 23 giugno a roma ha preso vita un evento di rilievo per il mondo universitario e sociale della regione lazio. Alla sede di DiSCo Lazio, in via Cesare De Lollis 20, si è svolta l’inaugurazione della biblioteca inclusiva intitolata a luciana pennarossa, giovane studentessa di Sapienza università affetta da una patologia rara, nota per l’impegno nel sociale. La cerimonia, segnando una tappa importante per l’accesso allo studio e la memoria sociale, ha visto la partecipazione di figure istituzionali di primo piano, tra cui il cardinale vicario di roma Baldassare Reina.

La biblioteca inclusiva: spazio rivolto all’accessibilità e alla memoria sociale

La nuova biblioteca inclusiva nasce con l’obiettivo di offrire un ambiente attrezzato per sostenere studenti con diverse esigenze, ampliando l’accesso alle risorse accademiche nel rispetto delle diversità. La commemorazione di luciana pennarossa, che ha vissuto nel collegio DiSCo durante i suoi studi e si è distinta per la dedizione alle cause sociali, sottolinea il valore simbolico del progetto. Non si tratta soltanto di un luogo dove consultare libri, ma di un punto di riferimento che vuole mantenere vivo il ricordo di chi ha lottato per rendere più equo l’ambiente universitario.

L’azione congiunta di DiSCo Lazio, dell’università Sapienza e della Regione Lazio ha portato alla realizzazione di questo spazio, con la collaborazione della rettrice Antonella Polimeni. L’impegno per l’inclusione e l’accessibilità emerge come fondamento dell’iniziativa, raccontata dal presidente di DiSCo Simone Foglio, che ha insistito sul significato concreto e quotidiano della biblioteca. La valorizzazione di questa struttura è rafforzata dalla presenza del cardinale vicario di Roma, che ha conferito un valore aggiunto alla giornata dedicata alla speranza e alla condivisione.

L’intitolazione della biblioteca a luciana pennarossa e la targa per antonio ruberti

La cerimonia si è arricchita con la scopertura della nuova targa dedicata al professore Antonio Ruberti, ex rettore della Sapienza e ministro dell’università, figura di riferimento nel mondo accademico e politico. Lo studentato di DiSCo porta il suo nome come riconoscimento al contributo lasciato nella storia dell’istruzione superiore italiana. Questa doppia dedica, a un’illustre docente e a una studentessa che ha affrontato sfide personali con coraggio, rappresenta un dialogo tra passato e presente dell’università.

La rettrice Polimeni ha sottolineato il legame profondo che si è consolidato tra Sapienza e DiSCo Lazio, basato sulla volontà di assicurare condizioni concrete di equità e accessibilità per le studentesse e gli studenti. Il progetto della biblioteca inclusiva testimonia questa collaborazione costante e la risposta alle necessità di un ambiente universitario più giusto. L’attenzione per la figura di Antonio Ruberti riflette la tradizione accademica, mentre la memoria di luciana porta il ricordo a livelli più umani e sociali.

Impegno della regione lazio e le iniziative a favore degli studenti e della comunità

La Regione Lazio si è dimostrata protagonista nel sostenere iniziative a favore del diritto allo studio e del reinserimento sociale. L’assessore all’università Luisa Regimenti ha evidenziato il contributo della regione nel proporre condizioni agevolate per studenti in difficoltà, un tratto che distingue l’attenzione verso chi affronta maggiori ostacoli nel percorso accademico. Oltre agli strumenti pensati per gli studenti universitari, un particolare impegno è rivolto al carcere minorile di Casal del Marmo, dove, attraverso fondi regionali, si finanziano laboratori e percorsi formativi per il reinserimento.

Anche l’assessore regionale Giuseppe Schiboni ha preso parte alle celebrazioni portando la sua voce sulle politiche di formazione e lavoro. Ha ribadito il sostegno di Regione Lazio a progetti che promuovono solidarietà e inclusione, con particolare attenzione a creare opportunità per i giovani e chi si trova in condizioni svantaggiate. Questa attenzione alla realtà locale e ai bisogni concreti emerge come un elemento chiave nelle politiche regionali.

Occasione di confronto tra istituzioni, università e comunità religiosa

L’incontro di lunedì 23 giugno a roma ha messo così in luce, tra le mura di via Cesare De Lollis, un impegno condiviso tra istituzioni, università e comunità religiosa per costruire spazi aperti a tutti e mantenere vive memorie che ispirano azioni sociali e culturali nel secolo nuovo.

Paolo Ludovichi

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