In un evento che ha riunito studiosi e studenti da diverse nazioni, si è ufficialmente avviata una collaborazione tra il Comune di Latina e l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. L’accordo punta a promuovere lo studio e la conservazione delle opere e dei documenti custoditi nel museo Cambellotti, con un’attenzione particolare alle collezioni artistiche, architettoniche e ai fondi fotografici. Questo nuovo patto apre prospettive importanti per giovani ricercatori e per la città, desiderosa di rilanciare il proprio patrimonio culturale.
Siglata l’intesa nel museo cambellotti davanti a studenti e autorità
La mattina del 24 aprile 2025, nella sala multimediale del museo Cambellotti, si è svolta la cerimonia di firma di un protocollo d’intesa che vede protagonista il Comune di Latina e l’Università Tor Vergata di Roma. L’incontro ha avuto come testimoni un vasto gruppo di universitari provenienti da varie nazionalità, riuniti per assistere a questo importante momento. Sindaco Matilde Celentano ha accolto gli ospiti offrendo un saluto caloroso, sottolineando l’importanza di lavorare al fianco di chi studia per progetto e ricerca.
Erano presenti, tra gli altri, il professore Armando Calabrese, il direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa Mario Lucertini, e la professoressa Mariagrazia D’Amelio, esperta di storia dell’architettura e promotrice del progetto. La direttrice del museo, Antonia Lo Rillo, ha rappresentato il polo museale che ospita le collezioni oggetto dell’accordo. L’atmosfera era permeata da un senso di responsabilità verso la tutela di un patrimonio che custodisce la memoria locale e che può offrire spunti di studio validi per un pubblico ampio.
Le finalità dell’accordo: impegno per la conservazione e la ricerca
Lo scopo di questa intesa è rendere disponibili agli studenti e ai ricercatori del dipartimento di Tor Vergata i materiali storici e artistici presenti nel museo Cambellotti. Le collezioni comprendono non solo opere d’arte, ma anche archivi fotografici e documenti importanti, come il fondo Oriolo Frezzotti, che raccontano la storia della città e del suo territorio.
Il Comune mette a disposizione questi archivi, già catalogati, e si impegna a supportare le attività legate alla ricerca storica e culturale. Il dipartimento universitario organizzerà quindi stage, seminari e progetti di studio, coinvolgendo gli studenti in iniziative concrete. Questa collaborazione esprime la volontà di trasformare il museo e i suoi materiali in un vero e proprio laboratorio aperto, dove passato e presente si incontrano per creare nuove conoscenze.
In particolare, grazie alla partecipazione della cattedra di Storia dell’Architettura, si seguiranno due progetti di ricerca collegati al patrimonio di diverse città italiane, vincitori di bandi ministeriali PRIN. Questi studi contribuiscono a contestualizzare Latina nel più ampio racconto delle città di fondazione, un campo di ricerca sempre più rilevante.
Il valore culturale e sociale per la città di latina
Durante l’intervento, il sindaco Matilde Celentano ha insistito sull’importanza di questa iniziativa per la città, definita “inclusiva” e aperta al dialogo con l’università. Il museo Cambellotti, secondo lei, rappresenta un “scrigno prezioso” per gli elementi identitari di Latina, un luogo chiave per riscoprire radici e storie che aiutano a costruire un senso di comunità.
Questo progetto si inserisce in una strategia più ampia, che vede Latina come una città-laboratorio, capace di accogliere idee e innovazioni attraverso collaborazioni con università come La Sapienza e Roma Tre. Tecnicamente, si tratta di costruire una rete che supporti chi studia e approfondisce, aprendo spazi e opportunità a giovani che, lasciandosi ispirare dall’arte e dalla scienza, possono valorizzare il territorio.
Il ruolo degli studenti nella conservazione della cultura
Il professor Armando Calabrese ha sottolineato il contributo che può derivare dall’unione tra cultura, arte e scienza. Ha spiegato come gli studenti rappresentino “vettori della bellezza”, portatori di un patrimonio non solo da ammirare ma da far fiorire, evitando che si perda nel tempo. Per lui, il protocollo firmato costituisce una piattaforma fondamentale per far emergere questo valore.*
L’università si impegna a mantenere alto il coinvolgimento di chi studia, facendo incontrare la pratica con la teoria attraverso attività sul campo. La curiosità, la ricerca e la passione degli studenti divengono motori di diffusione della cultura, capaci di trasformare un museo in uno spazio vivo, dove la storia si racconta e si rinnova. Questa partnership segna quindi un passo importante per favorire l’apprendimento diretto e la partecipazione attiva.
Il museo cambellotti come fulcro di progetti multidisciplinari per la città
La direttrice Antonia Lo Rillo ha ricordato come questa sia la prima volta che il museo avvia una collaborazione ufficiale con un’università. Questo passo è significativo non solo per la struttura, ma per tutto il territorio. Ha evidenziato come il progetto della professoressa Mariagrazia D’Amelio non si concentri solo sull’architettura, ma affronti una lettura più ampia, includendo il paesaggio, gli usi del territorio e gli aspetti rurali.
Il nome di Duilio Cambellotti, l’artista e designer cui il museo è dedicato, accomuna tutte queste dimensioni. Le sue opere e la collezione rappresentano un filo rosso che unisce arte, ambiente e identità storica. Questi approfondimenti saranno utili anche in vista del centenario di Latina che il Comune intende celebrare con una serie di iniziative culturali e storiche legate alla sua fondazione.
L’intesa tra Comune e università segna un momento di rilancio per il museo, destinato a diventare un punto di riferimento per studiosi e cittadini. Le attività previste promettono di animare le sue sale, offrendo nuove opportunità per scoprire e valorizzare un patrimonio spesso poco conosciuto.
