La visita del generale Canio Giuseppe La Gala, comandante della Legione Carabinieri Campania, alle compagnie di Sala Consilina e Sapri ha evidenziato l’attenzione verso la tutela della sicurezza nelle aree del Vallo di Diano e del Cilento. Questi presidi risultano fondamentali nella gestione quotidiana dell’ordine pubblico e nella lotta contro fenomeni criminali. L’incontro con i comandi locali ha evidenziato le sfide e gli impegni dei militari sul territorio.
Visita del generale la gala a sala consilina e sapri
Il generale Canio Giuseppe La Gala ha compiuto un giro istituzionale nei presidi carabinieri di Sala Consilina e Sapri, due punti strategici per la sicurezza nel Vallo di Diano e nel Cilento. Accolto dai capitani Veronica Pastori e Francesco Fedocci, rispettivamente alla guida delle due compagnie, ha incontrato una rappresentanza di militari impegnati nei diversi reparti presenti nelle aree di competenza. La visita si è svolta con l’obiettivo di osservare da vicino la realtà sul campo, offrendo supporto e riconoscendo l’impegno di quanti operano tutti i giorni per mantenere la sicurezza locale.
Il generale si è mostrato interessato a conoscere le criticità specifiche e a valutare gli strumenti necessari per migliorare l’efficacia del controllo del territorio. Si è trattato di un momento di confronto diretto con chi vive la quotidianità della sicurezza sul territorio, un’occasione per verificare risultati e processi operativi. L’attenzione era rivolta a garantire che ogni forza in campo abbia risorse e motivazione sufficienti per operare efficacemente in scenari complessi, dove si confrontano bisogni diversi e fenomeni criminali eterogenei.
Impegno e riconoscimenti del generale alla pregia attività dei militari
Nel corso dell’incontro il generale La Gala ha voluto sottolineare il valore del lavoro svolto nei presidi di Sala Consilina e Sapri. Ha espresso apprezzamento per la «costante dedizione» con cui il personale affronta ogni giorno le proprie mansioni, un’attività che richiede attenzione continua, anche in presenza di situazioni difficili che coinvolgono più tipologie di reati. L’attenzione posta alle fasi di pattugliamento, alle indagini e all’intervento diretto nella gestione di episodi di criminalità è stata messa in rilievo come elemento chiave per la sicurezza delle comunità.
Il generale ha evidenziato, con forza, l’importanza del contrasto ai furti e ai reati contro il patrimonio, fenomeni che ancora interessano il territorio in modo rilevante. Ha ricordato come le stazioni Carabinieri, anche quelle presenti nelle piccole comunità, rappresentino un presidio insostituibile per garantire la legalità. Questi uffici non solo contrastano i reati, ma rappresentano un punto di riferimento per i cittadini che possono trovare vicinanza e aiuto in ogni momento.
Il ruolo delle stazioni carabinieri nelle comunità locali
Le stazioni Carabinieri di Sala Consilina e Sapri trovano nella loro presenza un valore che va oltre la semplice attività repressiva. Il generale La Gala ha ricordato che questi uffici costituiscono un nodo fondamentale nel tessuto sociale locale. In comunità di dimensioni contenute, la loro funzione di presidio di legalità è spesso l’unico contatto diretto tra forze dell’ordine e popolazione. Questo rapporto permette di mantenere un clima di sicurezza percepita che incide positivamente sulla quotidianità delle persone.
Il generale ha inoltre evidenziato come il lavoro interno ai reparti sia importante non solo per le operazioni esterne, ma anche per costruire un ambiente di lavoro positivo. Ha sottolineato che la coesione e la serenità tra colleghi rappresentano condizioni necessarie per dare risposte rapide e puntuali alle necessità del territorio. La collaborazione interna e la capacità di affrontare lo stress in modo equilibrato sono parte integrante dell’efficienza operativa e della qualità del servizio erogato alla cittadinanza.
Responsabilità sociale e impegno quotidiano dei carabinieri
Un ulteriore punto toccato è stato quello della responsabilità sociale che ogni carabiniere assume quotidianamente. Essere tutori della sicurezza significa anche essere vicini alle comunità, ascoltare e rispondere alle loro esigenze con prontezza, contribuendo a creare un clima di fiducia reciproca che rafforza il presidio dello Stato sul territorio. Questo impegno deve andare di pari passo con la cura degli aspetti umani all’interno delle forze armate, per mantenere alta la motivazione e l’efficacia.
