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Il giubileo nella politica di Bonifacio VIII al centro del convegno nella Certosa di Trisulti il 21 giugno 2025

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Il 21 giugno 2025 la Certosa di Trisulti ha ospitato un convegno dedicato al Giubileo promosso da Bonifacio VIII, organizzato dall’Associazione Via Benedicti e sostenuto dal Ministero della Cultura. L’evento ha visto la partecipazione di circa 130 persone, attratte da un tema che mette in luce la storia e la spiritualità del territorio e delle tradizioni che ancora oggi influenzano la cultura italiana. Il dibattito ha offerto spunti storici e riflessioni sul valore del Giubileo come momento chiave della politica di Bonifacio VIII e come elemento di identità culturale.

Un incontro per recuperare la memoria e valorizzare la certosa di trisulti

Il convegno si è aperto con l’intervento della dottoressa Rita Padovano, che ha tracciato il percorso storico del Giubileo, evidenziando il legame tra passato e presente. Il suo discorso si è concentrato sul valore delle radici culturali, sottolineando come iniziative di questo tipo contribuiscano a restituire senso e identità a luoghi come la Certosa di Trisulti. Ha inoltre evidenziato la funzione del convegno nella costruzione di un cammino culturale ampio, toccando la spiritualità legata a San Benedetto, figura che attraversa quei territori e ne caratterizza l’eredità.

La custodia e il valore del patrimonio culturale

A seguire, l’architetto Ursula Piccone, direttrice della Certosa, ha ribadito l’importanza del complesso come rifugio spirituale ma anche come custode di un patrimonio culturale prezioso. Ha richiamato l’attenzione sulla necessità di proteggere e valorizzare questo sito storico, affinché possa continuare a svolgere il suo ruolo fondamentale per la comunità e per chi visita la struttura. La sua testimonianza ha riportato la Certosa al centro di un discorso sulla conservazione attenta di luoghi che testimoniano la fede e la storia italiana.

Il significato spirituale e storico del giubileo e la via benedicti come percorso di fede

L’avvocato Francesco Rabotti, presidente dell’Associazione Via Benedicti, ha illustrato il senso storico e spirituale del Giubileo, ricordando come questo evento liturgico abbia da sempre rappresentato un momento di riconciliazione ma anche di cammino interiore. Rabotti ha spiegato l’impegno dell’associazione nel promuovere la Via Benedicti come itinerario che unisce fede e cultura, con l’intento di far scoprire il territorio dalla sua dimensione più autentica e profonda. Ha citato l’importanza di unire gli aspetti spirituali a quelli turistici, rendendo accessibile un percorso ricco di testimonianze architettoniche e storiche.

Biaggio Cacciola, responsabile del Comitato Cultura della provincia di Frosinone, ha preso la parola per richiamare il valore simbolico della Certosa, punto nodale fra più comunità. Ha rimarcato l’esigenza di una collaborazione fra istituzioni e territori limitrofi, ringraziando per la partecipazione insieme amministrazioni di Collepardo, Fumone, Veroli, Vico nel Lazio e Guarcino. La sua presenza ha sottolineato l’importanza del lavoro congiunto, utile a sostenere progetti di tutela e valorizzazione culturale che coinvolgano più realtà.

Il giubileo del 1300 come risposta a una crisi

Il momento centrale del convegno è stato l’intervento del professor Franco Cardini, storico riconosciuto a livello internazionale. Cardini ha offerto un’interpretazione della nascita del Giubileo del 1300, legandolo alla crisi della cristianità scaturita dalla perdita della città di Gerusalemme. Ha descritto il Giubileo come una risposta provvidenziale, pensata per riconciliare l’umanità attraverso pratiche di confessione, comunione e penitenza. Questa “macchina universale” richiamava la comunione dei santi di Sant’Agostino, un concetto capace di unire i fedeli in un’unica dimensione spirituale.

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Il professore ha anche spiegato come Bonifacio VIII abbia rappresentato Roma come la nuova Gerusalemme, sancendo il ruolo della città come centro sacro e luogo di rinnovamento. Cardini ha segnalato la sua disponibilità a collaborare con l’Associazione Via Benedicti per costituire un comitato scientifico. Questo gruppo accompagnerà l’iter per ottenere il riconoscimento della Via Benedicti come itinerario culturale del Consiglio d’Europa, valorizzando il cammino e la sua storia.

La fraternità come valore chiave per l’unità sociale e culturale

Al termine dell’incontro, Francesco Rabotti ha ribadito come gli studi emersi durante il convegno possano ispirare un nuovo approccio alle relazioni umane e sociali. Ha messo in luce la fraternità come elemento fondamentale per affrontare le diversità e farle coesistere in un’armonia fondata sull’uguaglianza. Questa visione si propone come chiave per ridurre i conflitti e favorire la coesione nelle comunità, un messaggio che si lega al significato più profondo del Giubileo e della Via Benedicti.

Il convegno ha confermato la qualità del confronto e l’interesse del pubblico, presente fino alla fine dei lavori. La scelta della Certosa di Trisulti come sede ha dato corpo a un evento che guarda avanti, verso un rilancio culturale e spirituale di una zona ricca di storia e di leggende. La speranza ora si concentra sul riconoscimento europeo del cammino, tappa decisiva per la valorizzazione del territorio e delle sue radici.

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