La regione Lazio apre un bando a sostegno delle aziende vitivinicole per rafforzare la presenza del vino laziale sui mercati internazionali fuori dall’Unione europea. Grazie ai fondi messi a disposizione dal ministero per le politiche agricole, la regione destina più di un milione e mezzo di euro per azioni promozionali e comunicative destinate a valorizzare i prodotti locali all’estero. L’obiettivo è spingere l’export e ampliare la quota di mercato delle produzioni vinicole attraverso iniziative mirate e campagne di marketing. Le imprese potranno partecipare singolarmente o in rete con altri produttori e associazioni della regione.
Promozione del vino laziale all’estero
L’assessorato all’agricoltura della regione Lazio ha lanciato un avviso pubblico per sostenere progetti di promozione destinati ai mercati extra europei, riferiti alla campagna 2025/2026. Il finanziamento, proveniente dal ministero delle politiche agricole , supera quota 1,5 milioni di euro. Questo budget sarà distribuito per supportare iniziative di comunicazione e marketing ideate e realizzate da realtà regionali o da partenariati multiregionali con il Lazio come capofila. Il fine principale è migliorare la competitività delle aziende vinicole locali aprendo sbocchi commerciali nuovi e consolidando quelli già esistenti.
Attenzione ai mercati extra UE
L’attenzione è focalizzata sui mercati terzi, cioè quelli al di fuori dell’Unione europea, dove le produzioni laziali possono trovare ampi spazi di crescita. La regione riconosce l’importanza strategica dei mercati internazionali più grandi, soprattutto in aree in cui la richiesta di vino di qualità è in aumento. Si punta a valorizzare la denominazione di origine e le caratteristiche che distinguono il territorio laziale, rispondendo con campagne mirate e precise.
Caratteristiche dei progetti finanziabili
I progetti finanziabili devono contenere azioni concrete di promozione come campagne di pubbliche relazioni, pubblicità, e comunicazione. Le iniziative devono evidenziare standard qualitativi elevati dei prodotti vinicoli, con particolare riguardo alla sicurezza alimentare, al rispetto dell’ambiente e all’autenticità delle produzioni. Partecipare a fiere ed eventi di portata internazionale è uno dei cardini di questi progetti, per permettere alle aziende di mostrare le proprie etichette direttamente agli operatori e ai consumatori esteri.
Iniziative informative e studi di mercato
Altri interventi ammissibili riguardano la realizzazione di campagne informative sulle denominazioni di origine, indicazioni geografiche e tipicità biologiche, elementi che impreziosiscono i vini laziali. Sono previsti anche studi specifici sui mercati di sbocco, volti a identificare nuove opportunità o a monitorare gli effetti delle attività promozionali già svolte. Questi studi forniscono dati utili per orientare le scelte future delle imprese e consolidare la presenza internazionale.
Come partecipare e tempistiche
Le imprese vitivinicole possono accedere ai fondi in modo individuale oppure unendosi in associazioni temporanee d’impresa o in gruppi guidati dalle associazioni di settore. Questa possibilità favorisce la collaborazione territoriale e la realizzazione di progetti più ampi e strutturati. La durata massima dei progetti è di un anno, con attività che dovranno iniziare dal 16 ottobre 2025 e concludersi entro il 15 ottobre 2026.
L’avviso pubblico si rivolge a operatori, consorzi e altre realtà nel campo del vino, invitandoli a presentare iniziative che rispondano agli obiettivi fissati dalla regione. La scadenza e le modalità precise per la presentazione delle domande sono indicate nell’avviso disponibile sul sito della regione Lazio. L’attenzione è concentrata su piani concreti, che mettano in evidenza longevità e risultati tangibili in termini di apertura di mercati e di incremento delle vendite all’estero.
Un investimento per la crescita territoriale
Questa mobilitazione economica targata Lazio sottolinea la volontà di non perdere terreno in un settore dove la valorizzazione territoriale si traduce in opportunità di crescita industriale e occupazionale. Il vino della regione ha margini per espandersi fuori dai confini europei, dove la domanda di prodotti di qualità continua a crescere.
