Il marchio pugliese Latorre ha segnato un traguardo importante presentando a Milano Fashion Week il suo sessantesimo anniversario. La maison, nata nel 1965 nel centro storico di Locorotondo, valle d’Itria, ha voluto raccontare la propria storia con un cortometraggio speciale intitolato “Latorre 60”. Questo progetto fa rivivere le origini e l’evoluzione del brand attraverso un racconto visivo, mentre la nuova capsule collection e la collezione primavera/estate 2026 mostrano come passato e futuro si uniscano nel segno di uno stile ben definito.
Latorre 60, un cortometraggio per celebrare sei decenni di artigianato pugliese
Alla base del sessantesimo anniversario di Latorre c’è “Latorre 60”, un cortometraggio che ripercorre con immagini e testimonianze la storia della maison. Fondata da Michele Latorre nel 1965, la realtà ha radici profonde nella tradizione sartoriale pugliese e si inserisce nel territorio unico della valle d’Itria, nota per i suoi trulli e paesaggi particolari. Il film narra la nascita della azienda, i suoi primi passi e la crescita negli anni attraverso il lavoro attento e rigoroso di artigiani e professionisti.
Il racconto per immagini
La scelta di raccontare l’azienda tramite il linguaggio del cinema riflette la volontà di preservare un’identità legata a momenti precisi e valori solidi. Le immagini mettono in luce l’eredità familiare che ha accompagnato il marchio, oggi guidato dalla terza generazione, e il rapporto con il territorio pugliese che resta un punto fermo. Il cortometraggio si configura così come una testimonianza visiva e simbolica che connette il passato con il presente.
Una capsule collection per rivisitare i tessuti e lo stile degli archivi storici
Contestualmente alla proiezione del cortometraggio, Latorre ha svelato la capsule collection chiamata “Latorre 60”. Questa linea celebra la tradizione sartoriale riproponendo capi classici reinterpretati con tessuti d’archivio provenienti dallo storico lanificio Vitale Barberis Canonico. Il brand torna a valorizzare materiali pregiati, conservati negli anni, che raccontano storie di lavorazioni e fibre di grande qualità.
Eleganza rinnovata
Ogni capo della capsule mantiene l’eleganza tipica di Latorre, ma si presenta rinnovato nella vestibilità e in alcuni dettagli stilistici. L’utilizzo di ritagli di tessuti d’archivio dona risultati unici, in cui la memoria si fa materia. Questa collezione rispecchia la volontà del marchio di restare fedele alla propria identità puntando sull’artigianato e sulla sostenibilità. I modelli esposti riflettono una sobrietà dallo stile discreto, adatto agli uomini che amano il classico ma con un tocco contemporaneo.
La collezione primavera/estate 2026 introduce soffio, la nuova linea di capospalla leggeri
Oltre alla rievocazione del passato, Latorre ha messo l’accento sul futuro presentando la collezione primavera/estate 2026. Il pezzo forte è la linea “Soffio”, una serie di capospalla ultraleggeri che pesano appena 160 grammi al metro quadro. Questi capi sono realizzati con materiali destrutturati, privi di imbottiture rigide e cuciture invasive. L’effetto è un capo leggero, quasi impalpabile, concepito per offrire comfort e libertà di movimento senza rinunciare a una linea elegante e pulita.
Innovazione e praticità
La nuova collezione risponde alle esigenze di un pubblico che cerca capi pratici per una vita attiva, ma che non vuole perdere l’attenzione alla qualità sartoriale. Michele Latorre, terza generazione e direttore marketing, spiega che questa linea rappresenta una via per guardare avanti con “consapevolezza e leggerezza”. Questa volontà si manifesta nei tessuti tecnici scelti e nelle soluzioni stilistiche adottate, che danno vita a un prodotto attuale e raffinato.
Latorre tra passato e futuro, tra moda e cinema
La scelta di accompagnare la sfilata con un cortometraggio testimonia come Latorre lavori su due livelli espressivi. Da una parte il racconto visivo di una storia familiare e artigianale che ha lasciato un segno in sessant’anni di attività. Dall’altra la volontà di avvicinarsi alle nuove tendenze con una proposta che mescola tecnologia tessile e design minimalista. Questa doppia anima riflette lo spirito di un marchio che si muove con attenzione tra identità e innovazione.
Le parole di Michele Latorre riassumono questo percorso: raccontare chi sono attraverso “due linguaggi diversi, ma complementari: la moda e il cinema”. Il cortometraggio diventa così un’ode alla storia e alla memoria, mentre la collezione primavera/estate 2026 porta lo sguardo su un programma che punta a definire nuovi codici stilistici con leggerezza. Latorre si conferma così una maison attenta al dettaglio, capace di bilanciare tradizione e futuro.
