Il 2025 si presenta come un anno complesso per il settore del lusso a livello mondiale. Un recente studio firmato dalla società di consulenza Bain and Company, in collaborazione con la fondazione Altagamma, evidenzia come fattori esterni stanno indebolendo la domanda e mettendo sotto pressione vendite e fiducia dei consumatori. Le tensioni geopolitiche, le oscillazioni valutarie e i contrasti commerciali rimettono in gioco la crescita registrata negli anni passati.
Le sfide che frenano il mercato del lusso nel 2025
Le vendite di beni di lusso mostrano un rallentamento dovuto soprattutto all’incertezza che avvolge l’economia globale. I consumatori appaiono più cauti, anche a seguito del periodo di espansione post-pandemia. Il rapporto di Bain and Company sottolinea come turbolenze geopolitiche, guerre commerciali e mercati finanziari instabili abbiano minato la stabilità finora raggiunta. Le fluttuazioni dei tassi di cambio contribuiscono a rendere meno prevedibili gli acquisti nel comparto di prodotti esclusivi.
Focus su cina e stati uniti
Cina e Stati Uniti, le due economie più grandi e mercati chiave del lusso, offrono segnali distinti ma paralleli di debolezza. Negli Stati Uniti la variazione dei dazi doganali ha frenato la domanda, portando a una flessione degli acquisti. La Cina, invece, vede una classe media più prudente e restia a effettuare spese elevate, riflettendo un atteggiamento attendista che pesa su tutta la filiera del lusso. Questa situazione di instabilità emerge come la più significativa degli ultimi quindici anni per il settore.
La situazione in cina e stati uniti e la conseguenza sulla domanda
La domanda di beni di lusso in Cina resta fragile, penalizzata da fattori interni come il rallentamento economico e da una maggior cautela di chi normalmente sostiene il mercato. La classe media, tradizionale motore di consumo per moda, gioielli e pelletteria, non spinge con la stessa intensità di prima. Il dato diventa più significativo considerando che proprio questo segmento rappresenta una porzione consistente del fatturato globale del lusso.
Negli Stati Uniti, lo scontro commerciale in corso e la variabilità delle tariffe doganali hanno destabilizzato le previsioni di crescita. Il cambiamento frequente delle regole di importazione ha creato incertezza tra produttori e consumatori, influendo sulla dinamica delle vendite e inducendo a una fase di stallo o addirittura a un calo. La combinazione di questi fattori produce un quadro complessivo di rallentamento che interessa ambedue i mercati chiave del lusso globale.
I numeri e gli scenari previsti per l’anno in corso
Secondo l’indagine, il valore complessivo del mercato globale del lusso nel 2024 ha raggiunto circa 1,478 miliardi di euro. Per il 2025 è atteso un rallentamento, con una diminuzione stimata tra il 2 e il 5% nelle vendite di prodotti personali come abbigliamento, orologi, gioielli e pelletteria, che costituiscono intorno al 25% dell’intero mercato. Questi dati indicano una fase di “normalizzazione” dopo la forte crescita post-Covid.
Joëlle de Montgolfier, direttrice della divisione lusso di Bain and Company, ha sottolineato come “l’inizio del 2025 abbia già registrato un calo tra l’1 e il 3% nelle vendite.” Questo indica un ritorno a valori più contenuti rispetto agli anni precedenti, ma non il segno di una crisi strutturale. Lo studio prevede inoltre due scenari alternativi meno probabili: un recupero lieve che porterebbe le vendite tra un -2% e +2% e un peggioramento con un calo fino al 9%. Questi scenari riflettono un clima di incertezza che resta pesante ma non insormontabile.
La reazione del mercato e le prospettive a lungo termine
Nonostante il rallentamento previsto, gli esperti coinvolti nello studio ricordano che la domanda di lusso non è scomparsa. I consumatori continuano a rivolgersi a prodotti esclusivi, ma con ritmi più contenuti e una maggiore attenzione al contesto economico globale. Questo nuovo atteggiamento suggerisce una fase di riequilibrio, dove le aspettative di crescita si adeguano a condizioni esterne difficili.
L’industria del lusso nel suo complesso continua a rappresentare un segmento importante dell’economia globale, con grandi marchi che mantengono una forte presenza e capacità di adattamento. Seppure il 2025 potrà mostrare numeri inferiori rispetto al passato recente, la capacità di rispondere alle difficoltà e di intercettare la domanda futura lascia aperta la strada a una ripresa nel medio termine.