Il dibattito intorno alla discarica di Roccasecca riemerge con forza, a pochi mesi dalla chiusura del sito gestito dalla società Mad. Il sindaco Giuseppe Sacco interviene con chiarezza, rimarcando che quella decisione ha richiesto sacrifici importanti e che la vicenda è tutt’altro che conclusa. Tra ricorsi giudiziari, ordinanze non ancora eseguite e fondi da definire, il Comune mantiene una posizione ferma, pronta a far valere tutte le sue ragioni.
La chiusura della discarica Mad non è arrivata senza ostacoli. Il sindaco Sacco sottolinea che la scomoda autorizzazione rilasciata in passato ha scatenato una lunga serie di procedimenti penali e amministrativi ancora in corso. In particolare, esistono ricorsi pendenti promossi dal Comune contro atti e decisioni legate al sito. Le controversie coinvolgono non solo la gestione della discarica ma anche la responsabilità politica legata al rilascio di quelle autorizzazioni.
In più, la provincia ha emesso un’ordinanza per la bonifica del sito, ma secondo Sacco questa misura non rappresenta la fine del procedimento. La bonifica è una questione aperta e delicata, da seguire con attenzione nelle prossime fasi. Questo contenzioso legale viene presentato come elemento chiave per comprendere che la chiusura non si traduce in un punto finale ma in un processo che ha bisogno di ulteriori interventi.
Infine, restano sul tavolo quattro milioni di euro di benefit che la società gestore dovrebbe versare al Comune, ma che a oggi non risultano ancora definiti o incassati. Anche questa cifra diventa motivo di discussione e aspettativa per l’ente locale, che rivendica con forza il rispetto degli accordi presi.
Una nota stampa rilasciata dal municipio invita a considerare la vicenda della discarica guardando ai fatti concreti, senza cedere a ipotesi infondate o narrazioni politiche di parte. Secondo il sindaco Sacco, dietro la chiusura ci sono state molte battaglie, lotte e sacrifici della cittadinanza, aspetti che spesso vengono dimenticati in fretta durante i dibattiti pubblici e politici.
Saccco richiama anche la necessità di non ignorare come sia arrivata quella autorizzazione controversa, indicata come fonte di disagio e di molti problemi successivi. Il Comune, infatti, rivendica il ruolo centrale che ha avuto nell’affrontare e gestire questa situazione, invitando chi parla a valutare tutto il contesto, senza tralasciare dettagli essenziali o preferire semplificazioni.
In questa prospettiva, la città di Roccasecca si prepara a non arretrare davanti a nessuna provocazione o narrativa poco aderente ai fatti. Nelle giornate calde di questa estate 2025, il clima non facilita discussioni calme, ma il Comune si dice pronto a continuare questa battaglia con fermezza.
Il sindaco chiarisce anche che il Comune non si lascia distrarre da trattative societarie o da eventuali cambi di strategia politica. Sacco sottolinea che ciò che conta sono i documenti e i fatti, quelli che mettono in luce la posizione precisa dell’ente locale all’interno della vicenda.
Il messaggio è diretto verso chi potrebbe raccontare una storia diversa dalla realtà dei fatti: Roccasecca è pronta a far fronte a ogni scenario e a ricevere chiunque voglia discutere direttamente nella città. Sacco annuncia che non mancherà di far valere davanti alle autorità competenti tutte le controversie ancora aperte, i giudizi pendenti e le ordinanze non ancora rispettate.
In questo modo Roccasecca si presenta come un soggetto che non intende ignorare nulla delle questioni ancora irrisolte della discarica, ma anzi le porta alla luce per chiarire ruoli e responsabilità. La posizione del Comune, dalla voce del sindaco, si caratterizza per una chiara determinazione: nessuna concessione sarà data senza che prima siano definiti tutti gli aspetti irrisolti.
Il quadro attuale lascia quindi vedere una situazione ancora complessa e non chiusa, dove l’attenzione di cittadini, politica e istituzioni rimane viva, mentre si attende l’evolversi di sentenze e interventi decisivi.
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