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Inaugurata l’aula bosco nel parco Gussone della reggia di Portici per la formazione pratica in agraria

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All’interno del suggestivo parco Gussone della reggia di Portici, il dipartimento di Agraria dell’università degli Studi di Napoli Federico II ha aperto un nuovo spazio didattico. L’aula bosco, un’area boschiva di circa 8mila metri quadri, si propone come laboratorio a cielo aperto dove gli studenti possono mettere in pratica conoscenze teoriche, soprattutto nel corso di laurea magistrale in scienze forestali ed ambientali. Il progetto valorizza il rapporto diretto con l’ambiente naturale, offrendo strutture accessibili a tutti, senza barriere per chi ha diverse abilità.

La nascita dell’aula bosco come risposta a un bisogno formativo concreto

L’aula bosco è nata per fornire agli studenti un contesto reale dove applicare i contenuti appresi in aula. Qui è possibile svolgere esercitazioni pratiche fondamentali per comprendere i processi e le caratteristiche degli ambienti forestali. Il dipartimento di Agraria ha creduto nella necessità di creare un luogo dove scienze naturali e esperienza diretta si intrecciano, potenziando la formazione universitaria. Il bosco non è solo sfondo ma strumento attivo, essenziale per riconoscere le specie arboree, i loro cicli di vita e il funzionamento ecosistemico. Questo spazio dimostra l’attenzione verso un insegnamento che supera i testi universitari e coinvolge la conoscenza empirica in situ.

Struttura e accessibilità: un bosco che accoglie tutte le forme di studio e fruizione

Il terreno allestito nel parco Gussone si estende su circa 8mila metri quadri. L’area è stata attrezzata con sentieri e ingressi accessibili anche a persone con disabilità motorie. Sono presenti sedute in legno disposte per le lezioni all’aperto e pannelli informativi che spiegano in maniera chiara diversi aspetti dell’ecosistema bosco. Questi strumenti facilitano l’apprendimento diretto e agevolano l’interazione tra studenti, docenti e cittadini che desiderano approfondire la conoscenza ambientale. Proprio da questa accessibilità è nata l’idea che l’aula potesse ospitare anche incontri e attività che vanno oltre le ore curriculari, allargando la partecipazione alla comunità.

La collaborazione tra studenti e docenti per la realizzazione dell’aula bosco

Dietro alla nascita dell’aula bosco c’è un lavoro affiancato tra studenti, docenti e l’amministrazione universitaria. Molto si deve al contributo degli studenti del consiglio di dipartimento e dell’associazione universitaria studenti forestali Napoli, che hanno portato idee e stimoli concreti. Gli esperti in botanica, entomologia e micologia hanno preso parte allo studio approfondito del sito, fornendo le basi scientifiche necessarie per un allestimento funzionale e rigoroso. In seguito, l’università ha cofinanziato il progetto, realizzando percorsi e installazioni che rispondono a esigenze formative e sociali. Un esempio di confronto diretto tra chi studia e chi organizza l’offerta didattica.

Il valore formativo secondo il corpo docente e il ruolo pratico del bosco

Per il professor Gaetano Di Pasquale, docente del corso di laurea Scienze Forestali e Ambientali , l’aula rappresenta il luogo ideale dove insegnare gli aspetti pratici della foresta agli studenti. Qui si insegna a riconoscere un albero, identificarne la specie, misurarne la crescita e osservare direttamente gli elementi che costituiscono il bosco. Questi passaggi non si possono assimilare soltanto con la teoria: richiedono attività sul campo, capacità di valutazione tattile e visiva, nonché tecniche specifiche. Da qui l’importanza di un bosco attrezzato in cui fare pratica didattica, per completare la preparazione degli allievi.

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La cerimonia di inaugurazione e i protagonisti dell’iniziativa

L’inaugurazione dell’aula bosco ha visto la presenza di figure istituzionali e accademiche di rilievo domenica scorsa a Portici. Era presente il sindaco Vincenzo Cuomo, che ha evidenziato il legame tra università e territorio. Tra gli ospiti, Alberto Palomba, laureato in SFAM, e Salvatore Pasta, ricercatore del CNR di Palermo, hanno portato esperienze di studio e ricerca legate al bosco. Rappresentanti degli studenti hanno ribadito l’impegno attivo nella progettazione dell’area. Diversi docenti del dipartimento, tra cui Antonio Pietro Garonna e Giuliano Langella, hanno spiegato le potenzialità dell’aula per attività didattiche e scientifiche. La cerimonia si è conclusa con l’esibizione del coro universitario AMA, che ha dato un tocco di musica a questa giornata di aperture.

Il bosco di Portici si presenta così come un laboratorio naturale, destinato a diventare punto di riferimento per una formazione che mette al centro il contatto diretto con l’ambiente e l’osservazione sul campo. L’aula all’aperto invita a scoprire la complessità della biodiversità e prepara gli studenti a una professione che richiede conoscenze e praticità.

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