Il terreno confiscato alla camorra a Santa Maria la Fossa, in provincia di Caserta, è stato incendiato per la terza volta di fila. Il patrimonio agricolo, gestito dalla cooperativa sociale Terra Felix, subisce nuovamente un danno ambientale e economico grave che compromette il lavoro e il raccolto previsto per i primi giorni di agosto. Le forze dell’ordine e i vigili del fuoco sono intervenuti sul posto per spegnere le fiamme e avviare indagini.
Il valore simbolico del fondo confiscato a sandokan e il ruolo di terra felix
Il terreno in questione era stato sottratto a Francesco Schiavone, detto Sandokan, uno dei boss più noti della camorra casertana. La confisca di questa proprietà rappresenta un atto di legalità e di contrasto ai clan criminali. La cooperativa Terra Felix si occupa da anni di coltivare il fondo con diversi prodotti agricoli, reinvestendo i frutti del lavoro per sostenere progetti di inclusione sociale e lotta alle mafie.
Una scelta coraggiosa, che mira a trasformare un simbolo di illegalità in uno spazio produttivo e utile alla comunità. L’incendio, quindi, non colpisce solo un raccolto o un bene materiale, ma mette a rischio la continuità di un’esperienza di riappropriazione sociale che vuole restituire dignità e futuro a un territorio martoriato dalla criminalità organizzata.
I danni causati dall’incendio e l’appello della cooperativa terra felix
Francesco Pascale, presidente di Terra Felix, ha denunciato la perdita completa del raccolto maturato, che avrebbe dovuto essere raccolto proprio all’inizio di agosto. Il danno economico è ingente e mina gli sforzi della cooperativa, già impegnata a resistere alle intimidazioni e alle minacce. La distruzione delle colture non riguarda solo il presente, ma compromette anche la programmazione delle attività future.
L’incendio rappresenta un attacco diretto ai valori di legalità su cui si basa Terra Felix. La cooperativa continua a lavorare con determinazione per garantire la coltivazione e la gestione dei terreni confiscati, a prescindere dalle azioni intimidatorie. La perseveranza dei soci e dei lavoratori resta un segnale forte contro la rassegnazione e l’illegalità, con l’obiettivo di offrire una risposta efficace e concreta alla camorra che opera in provincia di Caserta.
La reazione di legacoop campania e il ruolo delle istituzioni
Anna Ceprano, presidente di Legacoop Campania, ha definito l’atto intimidatorio un gesto vile e da condannare con fermezza. L’organizzazione si schiera al fianco della cooperativa Terra Felix, sostenendo i suoi soci e i lavoratori nel continuare il percorso di recupero e liberazione di beni sottratti alla criminalità.
Non è un caso che venga chiesto un maggiore impegno da parte delle istituzioni e delle forze dell’ordine. Solo un intervento deciso può garantire la sicurezza dei beni confiscati e proteggere chi opera nel rispetto della legge. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che stanno indagando sull’origine dell’incendio, e i vigili del fuoco, che hanno spento le fiamme. Questo episodio solleva ancora una volta la questione della difficoltà nel tutelare i beni confiscati e della necessità di un presidio più costante per impedire simili atti criminali.