La riqualificazione della strada statale 650, conosciuta anche come Trignina, entra in una nuova fase grazie a un accordo firmato da più camere di commercio regionali. Questo progetto mira a migliorare la viabilità est-ovest con un collegamento più efficiente tra le zone adriatiche e tirreniche, interessando quattro regioni italiane. L’iniziativa potrà avere un impatto diretto su imprese, cittadini e territori, affrontando una problematica cruciale per il Molise e le regioni limitrofe.
La firma del protocollo d’intesa tra le camere di commercio
Nel 2025, presso la sede nazionale di Unioncamere a Roma, la camera di commercio del Molise insieme agli enti camerali di Caserta, Chieti Pescara, Gran Sasso d’Italia e Frosinone-Latina, ha sottoscritto un protocollo d’intesa importante. Questo documento stabilisce un impegno congiunto per promuovere iniziative volte alla riqualificazione della SS650, una strada statale che da tempo necessita di interventi urgenti. Il patto trae forza dal supporto tecnico-scientifico di Uniontrasporti, la società specializzata nella progettazione e gestione delle infrastrutture del sistema camerale.
Un coordinamento tra realtà istituzionali
L’accordo rappresenta un passo concreto per mettere in campo azioni di coordinamento tra diverse realtà istituzionali, che hanno il compito di far conoscere le esigenze del territorio alle amministrazioni e agli enti responsabili degli interventi. Questo protocollo potrebbe facilitare la raccolta e la diffusione di dati e studi che sostengono la necessità dell’opera, fornendo una base solida per spingere verso un intervento infrastrutturale largamente atteso.
Il progetto di un corridoio di mobilità est-ovest tra adriatico e tirreno
L’iniziativa punta a creare un vero e proprio corridoio di mobilità trasversale, capace di collegare le autostrade A14, che attraversa la costa adriatica tra Montenero di Bisaccia e Vasto Sud, con l’autostrada A1 intorno a Caianello. Questo asse stradale metterebbe in comunicazione diretta territori di Abruzzo, Molise, Campania e Lazio, migliorando il flusso di persone, merci e servizi.
Una migliore accessibilità potrà favorire lo sviluppo di attività produttive e turistiche, oltre a garantire una maggiore sicurezza per chi viaggia su quella tratta. La SS650 è infatti un collegamento chiave per molte comunità, ma al momento si presenta come un’infrastruttura sottodimensionata e poco adatta alle esigenze moderne. Il progetto del corridoio tra Adriatico e Tirreno potrebbe sbloccare tante situazioni di isolamento economico e geografico, facilitando la mobilità e ampliando le opportunità per chi vive e lavora in quelle zone.
Un asse strategico per il territorio
Il miglioramento della Trignina potrebbe rappresentare un volano per l’economia locale, favorendo scambi commerciali e turismo tra i territori coinvolti, contrastando l’isolamento che ha caratterizzato per anni la zona.
Le esigenze delle imprese e le criticità attuali della trignina
Dati raccolti da Uniontrasporti mostrano come le imprese molisane e abruzzesi considerino la riqualificazione della Trignina una questione prioritaria. L’attuale tracciato stradale non regge più il volume di traffico e le necessità di collegamento che il territorio ha messo in evidenza negli ultimi anni. Questa situazione rallenta diversi settori, dagli insediamenti produttivi al turismo.
La strada presenta punti critici che provocano ritardi, problemi di sicurezza e disagi costanti, finendo per frenare la crescita delle aree interne coinvolte. Molte aziende, al momento, segnalano difficoltà logistiche dovute proprio allo stato della viabilità est-ovest tra la costa adriatica e l’entroterra. Questa condizione limita non solo gli spostamenti ma anche la possibilità di attrarre investimenti o nuovi insediamenti produttivi.
La posizione del presidente della camera di commercio molise
Paolo Spina, presidente della camera di commercio del Molise, ha posto l’attenzione sull’importanza di infrastrutture aggiornate e affidabili. Ha puntato il dito sulle problematiche della Trignina e sulla fragilità della Bifernina, un altro collegamento che da anni segna il territorio con frequenti interruzioni. Questi sono veri nodi che ostacolano lo sviluppo di imprese e vivibilità delle comunità.
“Senza un miglioramento delle infrastrutture, rischiamo di perdere popolazione, in particolare con la fuga dei migranti interni che potrebbero portare nuova forza lavoro e progettualità”, ha dichiarato Spina. La qualità dei collegamenti da Adriatico a Tirreno diventa, quindi, anche uno strumento per valorizzare il territorio e renderlo più attrattivo per chi cerca di stabilirsi.
L’impegno preso con il protocollo di intesa è un passo verso uno scenario in cui il Molise e i territori vicini avranno strade più sicure e funzionali, utili a sostenere l’economia locale e a collegare meglio le regioni italiane coinvolte. L’attenzione sulle infrastrutture resta alta e l’accordo sottoscritto potrebbe mettere in moto iniziative concrete e strumenti operativi per affrontare problemi annosi.