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La diocesi di pozzuoli e la caritas invitano i proprietari a ospitare le famiglie sfollate di bagnoli e dei campi flegrei

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Le scosse sismiche che hanno colpito l’area flegrea nei mesi scorsi hanno lasciato decine di famiglie senza un’abitazione sicura. La diocesi di pozzuoli, tramite la caritas diocesana, ha lanciato un appello rivolto ai proprietari di immobili privati di bagnoli e dintorni, invitandoli a mettere a disposizione i loro appartamenti come soluzioni temporanee per gli sfollati. Questo intervento segue un confronto con istituzioni locali e associazioni coinvolte nella gestione dell’emergenza abitativa. Ecco gli aggiornamenti e i dettagli sulle misure di sostegno previste.

La richiesta di aiuto dopo l’incontro al palazzo di governo di napoli

Mercoledì scorso, al palazzo di governo di napoli, si è svolto il tavolo interistituzionale promosso dal prefetto michele di bari per affrontare le conseguenze delle scosse sui residenti dell’area flegrea. All’incontro hanno partecipato rappresentati del comune di napoli, protezione civile, associazioni di categoria, il comitato assemblea popolare di bagnoli e dei campi flegrei, oltre alla diocesi di pozzuoli, rappresentata dal direttore della caritas padre giuseppe carulli.

Questa riunione ha consentito di fare il punto sulla situazione abitativa delle famiglie colpite, attualmente ospitate in alberghi ma impossibilitate a rientrare nei propri alloggi a causa dei danni e delle ordinanze di inagibilità. La diocesi ha raccolto indicazioni precise e ha deciso di attivare un appello diretto ai proprietari degli appartamenti in zona, chiedendo la disponibilità a ospitare le famiglie in attesa di una sistemazione stabile.

Le condizioni delle famiglie sfollate e le misure di sostegno economico

Le famiglie che hanno perso la possibilità di usare la propria casa a bagnoli e nei comuni vicini sono circa una decina. Si tratta soprattutto di lavoratori residenti nell’area, molti dei quali proprietari di un’abitazione che ora non è più agibile. La caritas ha spiegato che queste persone non possono allontanarsi dalla zona per motivi lavorativi e familiari.

Il comune di napoli ha messo a disposizione un contributo economico di autonoma sistemazione, modulato a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare e della presenza di persone anziane o con disabilità. La cifra parte da 400 euro mensili per un solo membro fino a importi più alti in base alle necessità.

In parallelo, si dà un sostegno ai proprietari che accettano di concedere i loro immobili con contratto di locazione a canone concordato per un massimo di 18 mesi. Sono previste agevolazioni fiscali, con riduzioni sull’IMU. L’obiettivo è invogliare chi ha a disposizione case vuote a offrire ospitalità con condizioni accessibili, evitando rincari che su questo territorio si stanno invece registrando.

Un appello alla responsabilità e alla solidarietà nel cuore dell’area flegrea

Padre giuseppe carulli ha sottolineato che l’appello giunge anche in risposta al crescente aumento dei canoni richiesti dagli affittuari in questa fase difficile. Ha definito urgente la formazione di una rete di solidarietà tra proprietari, istituzioni e associazioni per fronteggiare insieme la crisi abitativa, mantenendo un equilibrio tra diritti e bisogni.

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A suo avviso, la solidarietà non si limita a un gesto economico ma richiede un impegno morale verso una comunità duramente colpita da eventi naturali e che rischia di frammentarsi quando mancano soluzioni abitative temporanee adeguate. In quest’ottica la presenza continuativa dei sacerdoti e delle caritas parrocchiali di bagnoli e pozzuoli diventa un punto di riferimento concreto per le famiglie che vivono ancora in albergo o in sistemazioni precarie.

L’intervento previsto dal decreto ministeriale sul bradisismo e le prospettive future

Il bradisismo, fenomeno geologico tipico dell’area flegrea, ha ricevuto attenzione speciale anche in ambito legislativo. Un recente decreto ministeriale stabilisce gli interventi per mettere in sicurezza gli edifici che hanno subito danni a causa del sisma.

Padre carulli ha detto che ci si aspetta un’accelerazione nelle procedure per ripristinare la stabilità degli immobili e consentire alle famiglie di tornare nelle proprie case il prima possibile. Al momento, la diocesi segue la situazione attraverso i contatti diretti con la popolazione e agli aggiornamenti raccolti grazie al vescovo carlo villano.

Intanto, l’apertura di nuovi alloggi temporanei rappresenta una risposta immediata alle esigenze di chi vive ora lontano dai propri affetti e dalla vita quotidiana. La collaborazione tra tutti gli attori coinvolti appare decisiva per superare questa fase di emergenza senza produrre ulteriori disagi alla comunità flegrea.

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