La ferrovia cuneo-ventimiglia-nizza attraversa un territorio ricco di bellezze naturali e storiche, collegando punti strategici tra il Piemonte e la costa Ligure fino alla costa azzurra francese. Questo percorso, noto per i suoi panorami spettacolari, funziona come un ponte tra culture e ambienti molto diversi e rappresenta un tassello importante nella vita quotidiana di chi vive nei territori attraversati.
Il tratto ferroviario cuneo-ventimiglia-nizza si distende per poco meno di 100 chilometri, con un dislivello di circa mille metri e 33 gallerie che tagliano montagne e vallate. Questa linea è stata riconosciuta tra le dieci più belle al mondo, anche per gli scenari che offre mentre collega la pianura piemontese con il mare e i parchi naturali delle Alpi Marittime e del Mercantour. La sua importanza va ben oltre il paesaggio: si tratta di una via di comunicazione vitale per gli spostamenti e lo sviluppo locale.
Nel 2020 la ferrovia è finita sotto i riflettori grazie al censimento “I Luoghi del Cuore”, promosso dal Fondo per l’Ambiente Italiano , che l’ha dichiarata vincitrice. Quel riconoscimento ha dato il via a un progetto culturale chiamato “Ferrovia delle Meraviglie”, ideato per raccontarne la storia e l’attualità. Il FAI ha voluto valorizzare la ferrovia non solo come infrastruttura, ma come patrimonio ambientale e culturale da scoprire e tutelare.
Nel 2020 questa ferrovia è balzata agli onori delle cronache anche perché, dopo il passaggio della tempesta Alex, molte strade della Val Roya sono state distrutte. In quella situazione, la ferrovia è diventata l’unico collegamento operativo per la valle, dimostrando ancora una volta la sua funzione cruciale. Le 33 gallerie scorrono tra montagne che solo qualche anno fa sembravano isolarne i paesi, ma ora grazie al treno sono di nuovo accessibili.
Questo evento ha contribuito a sottolineare quanto questa linea sia più di un semplice tragitto ferroviario. Ha un ruolo strategico anche in fase di emergenze, consentendo il movimento di persone e rifornimenti essenziali per la popolazione locale. La sua sopravvivenza si conferma dunque fondamentale, sia per motivi pratici, sia per mantenere vivo quel legame con i territori attraversati.
Per offrire una nuova luce alla ferrovia, il FAI ha creato un progetto chiamato “A bordo della Meraviglia”, realizzato in collaborazione con la Scuola Holden di Torino. Questo progetto utilizza strumenti diversi per raccontare le storie e le identità collegate a questa linea. Tra fumetti, video e testimonianze, emerge un quadro fatto di persone, ambienti e cambiamenti.
Claudio Marinaccio, fumettista, ha percorso il tracciato incontrando chi vive e lavora lungo la ferrovia. Le sue esperienze sono diventate un racconto a fumetti, curato da Raffaele Riba, docente della Scuola Holden. Questo prodotto visivo si affianca a video brevi e a un documentario diretto da Davide Cerreja Fus, che insieme mostrano la vita e la natura attorno al percorso ferroviario.
Non mancano installazioni permanenti nelle stazioni di Cuneo e Ventimiglia e pannelli informativi da Borgo San Dalmazzo a Olivetta San Michele. Questi elementi vogliono arricchire l’esperienza di chi attraversa la linea con il treno, spiegandone la storia e il valore. L’intento è di salvare e trasmettere la memoria di questo tratto, rendendo chiari i rischi del suo abbandono.
La ferrovia è nata dall’idea di Camillo Cavour, a metà ottocento, per collegare il Piemonte alla città di Nizza, allora parte del regno sabaudo. Dopo il passaggio di Nizza alla Francia nel 1860, il tracciato è stato modificato per arrivare fino a Ventimiglia. La linea è stata danneggiata durante la seconda guerra mondiale e ha subito varie fasi di ricostruzione, con un riavvio significativo nel 1979 grazie a un accordo tra Italia e Francia.
Nonostante negli ultimi anni siano stati stanziati investimenti per 29 milioni di euro, il servizio ferroviario rimane limitato rispetto alla sua potenzialità. Per il periodo tra luglio e settembre sono previsti treni storici e corse aggiuntive tra Ventimiglia e Nizza, pensati sia per i turisti che per i residenti. Questo prova che la ferrovia ha un valore attuale e non solo storico.
Diversi amministratori locali riconoscono che la ferrovia non è solo un’attrazione turistica, ma una risorsa reale per chi prende il treno ogni giorno per lavoro o studio. La sindaca di Cuneo, Patricia Manassero, ha espresso la speranza che il progetto, oltre a valorizzare la linea, contribuisca a migliorare il servizio. Anche il sindaco di Ventimiglia, Flavio Di Muro, ha definito la ferrovia un simbolo forte di connessione tra le comunità e la memoria collettiva.
Federico Borgna, consigliere della Fondazione CRC, ha sottolineato l’importanza della ferrovia come collegamento strategico tra Italia e Francia, un legame concreto e visibile tra due paesi. Questo tratto ferroviario rappresenta un bene comune che merita di essere protetto e conosciuto da un pubblico più ampio, prendendo in considerazione le necessità di chi vive lungo la linea.
La ferrovia cuneo-ventimiglia-nizza resta un esempio di ingegneria e cultura unita, capace di raccontare una storia complessa fatta di territori, persone e resilienza. La sua sopravvivenza appare oggi più che mai necessaria, in un’economia e società che cercano radici e futuro insieme.
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