L’Abruzzo si muove verso una gestione più efficiente delle risorse idriche con un progetto che punta al riutilizzo delle acque trattate provenienti dal depuratore di Montesilvano. L’obiettivo è sostituire l’acqua prelevata dal sistema idrico con un uso più sostenibile di ogni goccia disponibile, destinando queste acque a campi agricoli e usi industriali. Un passo rilevante in un momento storico segnato da crescenti preoccupazioni legate alla scarsità d’acqua e alla necessità di interventi urgenti sul territorio.
Convocata la riunione operativa a pescara per il progetto di riuso delle acque reflue
Questa mattina, nella sede regionale di piazza Unione a Pescara, si è tenuto un incontro fondamentale per definire le modalità di attuazione del progetto di riuso delle acque in uscita dal depuratore di Montesilvano. Il presidente della giunta regionale, Marco Marsilio, ha guidato la riunione con una linea chiara: favorire il recupero e il riutilizzo delle acque trattate per ridurre il prelievo diretto dal sistema idrico.
Partecipanti chiave alla riunione
Alla riunione hanno partecipato figure chiave della politica e dell’amministrazione abruzzese, come il presidente del consiglio regionale, l’onorevole Lorenzo Sospiri, e il deputato Guerino Testa. Erano presenti anche rappresentanti degli enti tecnici, in primis il commissario straordinario nazionale per le emergenze legate alla scarsità idrica, Nicola Dell’Acqua, insieme al presidente e al direttore dell’acqua potabile consorzio ACA, rispettivamente Giovanna Brandelli e Marco Santedicola. A completare il quadro anche il direttore del dipartimento territorio-ambiente della regione, Pierpaolo Pescara.
L’incontro ha gettato le basi operative dopo l’approvazione di un protocollo d’intesa avvenuta a febbraio. Questo documento indica ACASPA come soggetto responsabile della realizzazione pratica del progetto e coinvolge anche ERIS, l’ente regionale per lo sviluppo sostenibile, e il Consorzio di Bonifica Centro. Riunire queste forze è stato essenziale per pianificare interventi concreti e coordinati.
Obiettivi e impieghi delle acque recuperate dal depuratore di montesilvano
Il progetto mira a trattare e rendere riutilizzabili le acque reflue trattate in uscita dal depuratore di Montesilvano, originariamente destinate a essere smaltite senza ulteriori interventi. L’obiettivo è destinare queste acque principalmente all’irrigazione dei terreni agricoli, riducendo così la pressione sulle fonti tradizionali di acqua potabile.
In aggiunta al settore agricolo, il progetto prevede l’utilizzo di queste acque anche per usi industriali compatibili con le caratteristiche qualitative del refluo trattato. Il recupero e il reimpiego contribuiscono a contrastare l’incidenza degli sprechi, vista la crescente domanda idrica che grava sull’Abruzzo, soprattutto in periodi di siccità prolungata, sempre più frequenti negli ultimi anni.
Trend e sfide ambientali
L’iniziativa risponde anche a uno scenario nazionale e internazionale che incentiva il riciclo delle risorse idriche come misura prioritaria in risposta ai cambiamenti climatici. Realizzare un sistema capace di utilizzare questo tipo di risorsa non solo migliora la gestione locale, ma crea un modello replicabile in altri territori con esigenze simili di risparmio e tutela.
Attori coinvolti e ruoli per la realizzazione del progetto
Il protocollo d’intesa, operativo dallo scorso febbraio, individua chiaramente i soggetti chiamati a intervenire per la riuscita del progetto. ACA S.p.A. agisce da fulcro operativo esecutivo: l’azienda è responsabile dell’attuazione tecnica, dalla fase di trattamento fino alla distribuzione delle acque per gli usi previsti.
La Regione Abruzzo mantiene una funzione di coordinamento e indirizzo, assicurandosi che le attività rispettino criteri ambientali e normativi rigorosi. ERSI, con le sue competenze, contribuirà a valutare gli impatti ambientali e a monitorare le performance del sistema. Il Consorzio di Bonifica Centro si occupa delle reti irrigue e della distribuzione nelle aree agricole, garantendo l’effettivo utilizzo delle acque recuperate.
Funzione del commissario nazionale
Nel ruolo di commissario straordinario nazionale per l’emergenza idrica, Nicola Dell’Acqua interviene con poteri speciali per affrontare difficoltà immediate legate alla scarsità d’acqua. La sua presenza in questa fase preparatoria indica un impegno a superare ostacoli burocratici e ad accelerare la realizzazione degli impianti necessari.
La riunione a Pescara ha segnato un passaggio cruciale della collaborazione tra politica, enti tecnici e operatori del territorio. Questa rete ristretta ma articolata potrà aggirare problemi complessi legati a normative e alle condizioni dell’infrastruttura idraulica. Il progetto va quindi considerato un tentativo concreto di garantire risorse idriche sostenibili in un territorio che da anni combatte con carenze e crisi ambientali.
Prospettive sul futuro della gestione idrica in abruzzo
L’avvio di questo progetto rappresenta un primo, importante esperimento per la Regione Abruzzo nel campo del riuso delle acque reflue. Già affermato in altre parti d’Italia e d’Europa, questo modello porta significativi vantaggi ambientali ed economici. Qui, l’intenzione è adattarlo alle esigenze locali senza stravolgere l’equilibrio esistente, preservando il territorio e supportando l’agricoltura.
Scenari e sfide future
Gli scenari idrici rimangono tuttavia sfidanti: la crescita delle temperature e la frequenza più alta delle crisi d’acqua testimoniano la necessità di ampliare e diversificare ulteriormente queste iniziative. Si dovranno affrontare anche questioni di manutenzione, controllo qualità e coinvolgimento diretto degli utenti finali, per evitare inefficienze o problemi di approvvigionamento.
Nel rapporto tra consumo e disponibilità, il ricorso alle acque depurate fa parte di un quadro più ampio su cui puntano anche interventi infrastrutturali, risparmio e innovazioni tecniche. L’esperienza di Montesilvano potrà diventare un riferimento per progetti successivi in tutta la regione, contribuendo a un approccio più attento al ciclo dell’acqua.
La giornata di oggi a Pescara ha offerto un quadro chiaro delle priorità e delle necessità. Ora si attendono i passi concreti per trasformare gli impegni in risultati tangibili, in un contesto che richiede urgenza e precisione.