Nelle prime ore del mattino di oggi, 9 luglio 2025, la macchina di santa rosa chiamata dies natalis è stata trasportata in piazza del plebiscito a viterbo. Un evento di grande richiamo che ha anticipato il tradizionale trasporto della seconda metà di agosto, voluto per celebrare il giubileo e offrire ai visitatori un’occasione unica per ammirare questo monumento straordinario, riconosciuto patrimonio immateriale dell’unesco. Il debutto pubblico di dies natalis anticipa quindi le celebrazioni con una serie di iniziative e attività collaterali destinate non solo agli abitanti ma anche ai turisti.
L’arrivo di dies natalis e la collaborazione con la famiglia fiorillo
Alle luci dell’alba, la colonna di mezzi pesanti ha raggiunto piazza del plebiscito con a bordo la macchina di santa rosa dies natalis. Ad accogliere il complesso trasporto c’era la sindaca di viterbo, chiara frontini, che ha dialogato con i membri della famiglia fiorillo, artigiani da sempre legati alla costruzione e cura della macchina. Lo scenario di piazza del plebiscito ha fatto da cornice a questo momento carico di significato per la città, dove tradizione e devozione si intrecciano. La sindaca ha insistito sul valore simbolico di questa anticipazione, sottolineando come ogni montaggio sia unico, ma quello attuale assuma ancora più rilievo in funzione delle celebrazioni del giubileo e dell’apertura culturale verso i visitatori.
Il trasferimento verso la chiesa di san sisto
Da piazza del plebiscito, dies natalis è stata trasferita alla chiesa di san sisto, in prossimità di porta romana. Lì si procederà con l’assemblaggio in attesa del trasporto ufficiale che si terrà la sera del 3 settembre. Lo spostamento e il successivo montaggio rientrano nella grande cura e nella preparazione minuziosa che precedono ogni edizione del trasporto di santa rosa, momento culminante per viterbo e per i suoi cittadini.
L’esposizione pubblica durante il giubileo tra arte e patrimonio unesco
Quest’anno dies natalis non ha solo anticipato il trasporto, ma per quasi due mesi sarà esposta in città in un luogo accessibile ai cittadini e ai turisti. La scelta di mostrare la macchina prima dell’evento principale nasce dall’esigenza di valorizzare l’opera come patrimonio culturale da osservare, conoscere e apprezzare con calma. Ai piedi della macchina verranno posizionati pannelli esplicativi che descriveranno dettagli tecnici, storici e le caratteristiche del trasporto stesso. Questo percorso informativo serve ad avvicinare chi visita viterbo a una tradizione nata nel 1600, più volte rinnovata ma sempre custodita con rispetto.
La sindaca frontini ha ricordato come il trasporto di santa rosa sia uno spettacolo che attira migliaia di persone e rappresenta un legame profondo tra la città e la sua piccola santa protettrice. L’inserimento di dies natalis nel calendario del giubileo apre un nuovo capitolo, nel quale la macchina diventa ambasciatrice non solo di fede ma anche di arte e storia riconosciuta dall’unesco. L’esposizione prolungata permette un’esperienza più completa e meno frammentata, dando modo a ognuno di avvicinarsi secondo tempi propri.
Un patrimonio da conoscere e apprezzare
I visitatori potranno così immergersi nella storia e nel valore artistico di un simbolo che rappresenta una delle tradizioni più radicate di viterbo, riconosciuta a livello internazionale.
Le iniziative collegate al montaggio e i modelli tecnologici per il pubblico
Fino a settembre il programma prevederà una serie di iniziative culturali legate alla macchina di santa rosa. Tra queste spiccano i tour guidati che seguono il percorso che la macchina compie durante il trasporto, offrendo spunti storici e artistici. Inoltre sarà possibile vivere il trasporto attraverso visori di realtà aumentata che ricreano la dimensione dell’evento e il coinvolgimento dei facchini, rendendo l’esperienza più immersiva.
Massimo mecarini, presidente del sodalizio dei facchini, ha sottolineato l’importanza storica di questo montaggio anticipato, ricordando il precedente del 1983 in cui la macchina era stata montata precocemente per eventi straordinari. Questo segnale rappresenta un momento di rilancio per la tradizione, con un’attenzione particolare al coinvolgimento di nuove generazioni e visitatori. Mecerini ha manifestato soddisfazione per la capacità del sodalizio di mantenere viva una usanza che da secoli anima la città e migliora ogni anno in organizzazione e partecipazione.
Momenti chiave del montaggio e della cerimonia serale
L’assemblaggio di dies natalis, previsto per il tardo pomeriggio, e la cerimonia serale delle 21.30 durante cui sarà apposta la statua della santa, segnano tappe fondamentali nella messa a punto della macchina. Questi momenti rappresentano un collegamento diretto tra tradizione materiale e la comunità, che si raccoglie attorno a un simbolo riconosciuto come parte dell’identità culturale di viterbo.
Il trasporto di santa rosa mantiene così non soltanto la sua vocazione religiosa, ma si integra con eventi pubblici e strumenti moderni per mostrare a tutti la bellezza e la complessità di un rito che attraversa i secoli.