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Malore backstage durante la prima sfilata di qasimi alla milano fashion week per il decimo anniversario

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La Milano Fashion Week ha visto uno svolgimento imprevisto durante la sfilata di Qasimi, che festeggiava il decimo anniversario del brand con la sua prima apparizione sulla passerella milanese. Poco prima dell’inizio dello show, una modella è stata colpita da un malore nel backstage e subito trasferita in ambulanza al Policlinico di Milano. La presentazione della nuova collezione, firmata dalla designer Hoor Al Qasimi, ha comunque preso il via, riportando attenzione sulle tematiche legate alla memoria e al passato del brand.

Il malore nel backstage: i dettagli e gli interventi

Alla vigilia della sfilata Qasimi, lo show si è momentaneamente fermato per l’emergenza che ha coinvolto una modella diciottenne. Secondo la maison, il malore è stato causato da un calo di pressione dovuto alle alte temperature registrate nella giornata di Milano. L’intervento immediato del personale medico ha permesso di soccorrere la ragazza e di trasportarla al Policlinico della città per accertamenti. Fortunatamente non sono state riscontrate condizioni gravi. L’episodio ha messo in luce la pressione e la tensione che si accumulano dietro le quinte di un evento così importante, dove ogni dettaglio deve essere curato e ogni imprevisto gestito con prontezza.

Un debutto ufficiale nonostante l’imprevisto

Questo fuori programma non ha impedito alla maison di inaugurare il proprio debutto ufficiale alla kermesse meneghina. La sfilata si è svolta con regolarità dopo alcuni minuti di attesa, e ha rappresentato una tappa significativa per un brand cresciuto negli ultimi dieci anni sotto la guida della famiglia Al Qasimi. La giornata particolarmente calda ha inciso sulle condizioni delle modelle e dello staff, un aspetto spesso sottovalutato durante le presentazioni di moda ma cruciale per la sicurezza e la salute degli operatori coinvolti.

Qasimi alla milano fashion week: celebrazione e innovazione nel segno di khalid al qasimi

La collezione presentata a Milano porta una forte carica emotiva, perché è dedicata a Khalid Al Qasimi, il fondatore del brand scomparso prematuramente. La direzione del marchio è adesso affidata a sua sorella, Hoor Al Qasimi, figura nota nel mondo dell’arte contemporanea. Questa sfilata ha rappresentato un nuovo inizio, celebrato con una proposta che riflette sull’idea di memoria e sui ricordi che svaniscono nel tempo. Al centro della collezione c’è il Memory nylon, un tessuto speciale che conserva pieghe fitte sulla superficie, ma con il passare del tempo queste si dissolvono, suggerendo la natura effimera della memoria umana.

Parole di hooor al qasimi sulla collezione

Le parole di Hoor Al Qasimi evocano un’atmosfera di riflessione sul passato recente, in particolare richiamando la guerra che ha segnato gli anni trascorsi e che ancora persiste in diverse forme. Il brand ha scelto di mettere in scena non solo capi d’abbigliamento, ma un dialogo sulle sensazioni personali e collettive legate al ricordo e al dolore. La moda diventa così veicolo di narrazione, capace di trasmettere emozioni e pensieri profondi, andando oltre l’estetica per abbracciare significati più ampi.

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La collaborazione con dala nasser: arte e moda unite nel tema della transitorietà

Un ruolo essenziale nella realizzazione della collezione lo ha avuto l’artista libanese Dala Nasser. Il suo lavoro si è concentrato su dettagli come fili sciolti, orli sfrangiati e ricami che riproducono scarabocchi apparentemente casuali. Questi elementi estetici fanno parte di un progetto artistico che approfondisce il concetto di impermanenza, sia nel mondo fisico che in quello mentale. La collaborazione con Qasimi ha permesso di trasformare le idee di Nasser in capi di abbigliamento dove il tempo sembra già lasciare il suo segno.

Un’esperienza emotiva condivisa

L’artista ha definito questa esperienza commovente, riuscendo a interagire con un team capace di tradurre la sua arte in capi che raccontano la trasformazione e la fragilità della memoria. L’effetto visivo ottenuto dai piccoli difetti intenzionali sui tessuti suggerisce il passare degli anni e l’usura naturale, rendendo ogni pezzo una sorta di testimonianza materiale di storie ed esperienze. Questa contaminazione tra arte e moda non è nuova per la maison Qasimi, ma assume ora una valenza ancora più intensa, vista la dedica alla figura di Khalid Al Qasimi e al suo lascito artistico e culturale.

La sfilata a Milano ha gelosamente conservato questa atmosfera di partecipazione emotiva, mostrando capi carichi di significati nascosti, capaci di suscitare riflessioni sul tempo che scorre e sulle tracce che lascia nelle nostre vite. L’esperimento creativo tra Hoor Al Qasimi e Dala Nasser si è tradotto in una sorta di memoria tessile, che dialoga con il pubblico attraverso una linea di abiti che sembrano vissuti, già marcati dall’esperienza del passato recente.

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