Nel nord-est di roma si è svolta una vasta operazione di controllo che ha coinvolto più forze dell’ordine e enti pubblici. L’intervento ha riguardato in particolare alcune abitazioni pubbliche occupate senza titolo, dove si registravano situazioni di degrado urbano legate anche a comportamenti illeciti. Questo intervento rientra in un piano coordinato per ripristinare l’ordine e monitorare la sicurezza nell’area metropolitana.
Intervento congiunto delle forze dell’ordine e degli enti locali
L’azione è stata guidata dal dirigente del III distretto Fidene e ha visto impegnati agenti della Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, supportati da personale dell’ATER, dell’Ispettorato del Lavoro, dell’ASL e dell’AMA. La molteplicità di operatori rispondeva alla necessità di coprire diversi ambiti: dalla verifica degli allacci abusivi alle condizioni sanitarie, dalla presenza di rifiuti accumulati a situazioni di illegalità legate al commercio e alle occupazioni abusive.
L’obiettivo dell’intervento era quello di rispondere alle criticità rilevate sul territorio, che da tempo mostrano segnali di degrado sociale e ambientale nelle strutture abitative pubbliche in via Sergio Tofano. L’azione ha puntato a liberare gli immobili occupati e a censire le persone presenti all’interno, per verificare la regolarità della loro permanenza. In questa fase, l’attività ha dato priorità al ripristino del decoro urbano e al contrasto dell’illegalità.
Condizioni di degrado e recinzioni abusive negli immobili ater di via sergio tofano
Gli immobili al centro degli accertamenti presentavano problemi evidenti. All’interno erano stati abbandonati rifiuti, spesso di ogni tipo, che contribuivano a creare situazioni igienico-sanitarie precarie. Inoltre sono stati riscontrati allacci abusivi alle utenze e attività artigianali non autorizzate, molte delle quali effettuate in spazi non idonei, con rischi legati alla sicurezza pubblica.
Gli occupanti abusivi erano di diverse origini, italiane e straniere, e hanno rappresentato l’oggetto principale delle verifiche. Il censimento ha permesso di identificare 71 persone, delle quali 5 sono state denunciate per invasione di edifici pubblici. L’azione di liberazione degli spazi ha riguardato più appartamenti e ha richiesto il coordinamento delicato tra le forze in campo per evitare tensioni o incidenti.
Sequestro di droga e arresto nell’appartamento liberato
Durante le operazioni, le unità cinofile antidroga hanno individuato all’interno di uno degli appartamenti un quantitativo di hashish nascosto in una scatola di cioccolatini. Si trattava di circa 120 grammi, insieme a 500 euro in contanti, ritenuti provento di vendite illecite. La donna presente è stata riconosciuta come la responsabile della detenzione ai fini di spaccio e arrestata sul posto.
Questo episodio ha restretto lo sguardo su un’altra forma di illegalità che affliggeva quella zona, legata al mercato della droga. L’arresto ha posto fine a un’attività irregolare e ha dimostrato quanto sia necessario un controllo stringente anche per contenere spazi di narcotraffico nei quartieri popolari.
Controlli prolungati anche nell’area di monterotondo con multe per vendita irregolare
L’operazione ha interessato anche un’area extraurbana, quella di Monterotondo, dove sono stati identificati altri 11 individui. Gli agenti hanno effettuato ispezioni amministrative su due esercizi commerciali, scoprendo che vendessero alcolici oltre gli orari consentiti. Per queste violazioni sono state applicate sanzioni per un totale di 5.000 euro.
Questa estensione dei controlli dimostra l’attenzione delle forze di polizia nel seguire non solo il centro urbano, ma anche la periferia e le zone limitrofe, particolarmente soggette a fenomeni di irregolarità nelle aperture e nella vendita di alcool.
Strategia coordinata per la sicurezza nella capitale e nell’hinterland
La Questura di roma continua a mettere in campo una strategia di controllo a maglie larghe, basata su coordinamenti fra diverse forze di polizia e supporti specialistici. Gli interventi si organizzano sulla base delle ordinanze del questore e in accordo con il Comitato Provinciale per la Sicurezza, per rispondere in maniera mirata alle situazioni di criticità.
Questa attività non riguarda solo il controllo quotidiano ma punta anche a garantire la sicurezza durante gli eventi che animano la capitale, inclusi quelli di portata internazionale o legati al programma giubilare. Le operazioni sono adattate a seconda delle necessità, spesso rimodulate sul campo per mantenere ordine e contrastare fenomeni illegali lungo tutta l’area metropolitana.