L’autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centrale, che raggruppa i porti di Napoli, Castellammare di Stabia e Salerno, si avvia verso una fase decisiva dopo mesi di stallo. Il ministero dei trasporti ha indicato Eliseo Cuccaro come nuovo presidente, una mossa che punta a sbloccare investimenti strategici legati al Pnrr e ad altri accordi di coesione. La Regione Campania ha già espresso un rapido assenso, ora si attende il vaglio delle commissioni parlamentari.
Negli ultimi mesi il sistema portuale del Tirreno Meridionale ha vissuto una lunga sospensione nelle nomine di vertice. Questa situazione ha rallentato le decisioni importanti e l’avvio di interventi cruciali, in particolare quelli previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e dagli accordi di coesione territoriale. La gestione commissariale ha permesso di tenere in piedi il funzionamento essenziale, ma senza una guida stabile non si potevano spingere in avanti gli investimenti programmati.
Il blocco ha interessato non solo la direzione generale, ma l’intero assetto gestionale dell’autorità portuale. In questi mesi, molti progetti si sono trovati in una fase di attesa forzata, frenando l’economia locale e le prospettive di sviluppo infrastrutturale. La necessità di un cambio di passo è stata più volte ribadita dagli attori istituzionali e dagli operatori del settore marittimo-cantieristico.
Il ministero dei trasporti ha indicato Eliseo Cuccaro per la carica di presidente dell’autorità portuale del Mar Tirreno Centrale. La proposta ha ricevuto rapidamente l’ok dalla Regione Campania, rappresentata dal presidente Vincenzo De Luca. Quest’ultimo ha sottolineato l’urgenza di una nomina definitiva per evitare ulteriori ritardi nei cantieri e nelle opere finanziate con fondi nazionali e europei.
De Luca ha spiegato di aver discusso con il ministro Salvini della questione e ha evidenziato che il passo successivo sarà l’esame in commissione parlamentare. Il governatore ha ribadito che la Regione si preoccupa soprattutto della verifica dei requisiti e della compatibilità del candidato con le normative vigenti per le nomine pubbliche. Il mandato deve essere quindi affidato a una figura con competenze adeguate e senza conflitti di interesse.
La fase commissariale, ha detto De Luca, è durata troppo e ora servono tempi stretti perché il settore portuale ha bisogno di strumenti e autorità pienamente operative per non perdere opportunità cruciali. L’obiettivo è chiudere la procedura entro luglio per mettere fine al periodo di instabilità.
L’autorità portuale del Mar Tirreno Centrale svolge un ruolo centrale nell’economia della regione, anche grazie ai porti che gestisce. Oltre agli interventi sulle infrastrutture portuali, De Luca ha evidenziato il valore del cantiere navale di Castellammare di Stabia. Con il ministero dello sviluppo economico ha toccato il tema della produzione navale legata alla difesa nazionale.
Il territorio campano, con i suoi cantieri, è chiamato a sviluppare navi di superficie, sommergibili, droni e sistemi d’arma subacquei. Questi settori risultano fondamentali per la sicurezza del Paese e offrono opportunità di lavoro e specializzazione industriale. Il governatore ha rimarcato la necessità che la Regione resti protagonista in queste produzioni attraverso un impegno costante e coordinato con le istituzioni nazionali.
I finanziamenti e gli accordi per il porto non devono limitarsi a opere infrastrutturali, ma devono guardare anche alla crescita tecnologica e produttiva legata al mondo navale militare e civile. Questo rilancio può garantire occupazione e rilievo strategico a lungo termine, purché si accelerino le decisioni riguardo alla governance dell’autorità portuale.
Adesso la proposta di nomina di Eliseo Cuccaro dovrà passare al vaglio delle commissioni parlamentari competenti. Questo passaggio è indispensabile per formalizzare la nomina e superare la gestione commissariale che dura ormai da mesi. Oltre alla presidenza, l’autorità portuale deve completare la nomina del segretario generale e degli altri organismi di controllo.
L’attesa è alta perché tutto si concluda entro luglio. Durante questo periodo, la Regione e il ministero dei trasporti continueranno il confronto per seguire gli sviluppi e superare gli eventuali ostacoli negli iter burocratici. Il blocco della macchina decisionale provoca rallentamenti con inevitabili ripercussioni sul territorio, specialmente nel campo degli investimenti pubblici legati al porto.
Il rilancio dell’autorità portuale del Mar Tirreno Centrale potrà così dare nuovo impulso alle infrastrutture e alle attività cantieristiche, restituendo slancio a uno dei nodi cruciali del sistema logistico e industriale del sud Italia.
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