Il consiglio comunale di Napoli ha varato due delibere importanti dedicate alla regolamentazione e al riordino di mercati su strada nelle zone di Bagnoli e Ponticelli. Questi provvedimenti fanno parte di una strategia più ampia dell’amministrazione comunale per stabilizzare e migliorare gli spazi mercatali cittadini. L’approccio privilegiato prevede la sperimentazione in diversi quartieri, per poi arrivare all’istituzionalizzazione definitiva in base alle esigenze locali.
Il mercato di viale della liberazione a bagnoli diventa definitivo
La delibera numero 330 riguarda l’istituzione definitiva del mercato che si svolge nel controviale di viale della liberazione, a Bagnoli. Questo spazio era nato in modo temporaneo durante la fase acuta della pandemia, quando non era possibile utilizzare l’area coperta abituale per motivi sanitari. Successivamente gli operatori hanno chiesto all’amministrazione una sistemazione stabile di quell’area.
L’assessora alle attività produttive, Teresa Armato, ha spiegato che la scelta di passare dalla sperimentazione alla fase definitiva si basa su un dialogo continuo con gli operatori e le associazioni del territorio. La delibera segue un iter partecipato con le realtà locali, con la garanzia di rispettare le indicazioni della Asl. Non è richiesto un progetto esecutivo complesso, mentre le risorse necessarie per la ristrutturazione saranno messe a disposizione dalla municipalità interessata.
La gestione degli stalli del mercato di viale della liberazione avverrà tramite un avviso pubblico. Questo sistema garantisce trasparenza e accesso a chi opera nel settore, evitando discrezionalità. L’assessora Armato ha inoltre ricordato che per la prima volta sono stati stanziati fondi dedicati esclusivamente alla ristrutturazione dei mercati su strada di Napoli, un segnale concreto dell’attenzione dell’amministrazione verso questa dimensione commerciale.
La modifica del mercato di via luigi califano a ponticelli
La seconda delibera, la numero 298, interessa il mercato di via Luigi Califano, a Ponticelli, e riguarda una modifica della destinazione merceologica. Il mercato finora svolgeva un ruolo di spazio misto, dove si potevano vendere merci di varia natura. La delibera ha l’obiettivo di regolare in modo più preciso le tipologie di prodotti presenti, per migliorare la qualità complessiva e rispondere alle aspettative di esercenti e utenti.
Questa modifica segue la linea di riordino avviata dall’amministrazione comunale e rappresenta una risposta concreta a situazioni spesso critiche nei mercati all’aperto, dove spesso la presenza indiscriminata di merci crea problemi logistici e di sicurezza. Anche in questo caso è seguito un confronto con gli operatori e con le autorità competenti, per dare un quadro regolamentare chiaro e duraturo.
Il mercato di via Luigi Califano fa parte di un mosaico di aree mercatali che l’amministrazione è chiamata a regolare nel rispetto delle caratteristiche specifiche di ogni quartiere napoletano, mantenendo una visione complessiva che tenga conto delle crescenti esigenze di controllo e organizzazione degli spazi urbani.
La strategia del comune per stabilizzare i mercati sperimentali in città
Il consiglio comunale ha approvato anche una mozione che impegna l’amministrazione a procedere con la stabilizzazione di tutti i mercati sperimentali presenti sul territorio cittadino. Questa decisione ha raccolto voti favorevoli dalla maggioranza dei consiglieri, con alcune astensioni.
Parte integrante della mozione è la priorità data a tre mercati in particolare: quello di via Benevento nel quartiere San Lorenzo, piazza San Giovanni Paolo II a Scampia e via Madonna delle Grazie a Piscinola. Sono zone strategiche per la presenza mercatale e per la comunità, con un grande impatto sociale ed economico.
La mozione prevede anche di individuare ulteriori spazi mercatali sperimentali che meritano di essere stabilizzati, offrendo così un percorso chiaro a sostenitori e operatori di questi mercati. Si tratta di un processo che mette al centro le esigenze dei lavoratori coinvolti e delle persone che frequentano gli spazi, contribuendo a definire un’immagine più ordinata e sicura della vendita su strada.
Dietro al testo della mozione ci sono diverse forze politiche e gruppi consiliari, tra cui i rappresentanti di Azzurri Noi Sud Napoli Viva, Partito Democratico, Manfredi Sindaco, Movimento 5 Stelle, Napoli Libera, e Insieme Per Napoli Mediterranea. Alcuni consiglieri del gruppo misto hanno firmato a sostegno. Questo sostegno plurale mostra l’attenzione che la tematica dei mercati cittadini ha assunto nell’agenda politica locale.
Il lavoro politico dietro il riordino dei mercati di napoli
L’approvazione delle delibere e della mozione è frutto di un lavoro concertato che coinvolge istituzioni, operatori e cittadini. La presidente del consiglio comunale, Enza Amato, ha evidenziato lo sforzo dell’amministrazione nel promuovere un programma che risponde alle necessità e alle richieste delle diverse realtà urbane.
La trasformazione e la regolamentazione dei mercati, soprattutto in una città come Napoli, toccano aspetti delicati legati al commercio ambulante, alla sicurezza degli spazi pubblici e alle condizioni di lavoro nei quartieri periferici. Il percorso scelto punta a dare stabilità e certezze normative agli operatori, ridisegnando gli ambienti mercatali in modo da migliorare l’esperienza di chi vende e di chi acquista.
La fase sperimentale rimane un passaggio chiave: da queste esperienze si raccolgono indicazioni fondamentali per definire le regole definitive. Il mercato di via Bologna è un altro esempio in cui si lavora per passare da una gestione temporanea a una sistemazione fissa. Questo schema sarà probabilmente replicato in altri punti della città dove si conferma la necessità di nuovi spazi mercatali o di una migliore organizzazione di quelli esistenti.
Le risorse economiche impegnate, le consultazioni con le associazioni e la volontà politica rappresentano elementi concreti di un processo che non riguarda solo la viabilità o il commercio, ma incide sulla vita quotidiana e sulle relazioni sociali che si costruiscono attorno ai mercati di strada. Napoli del 2025 prova così a riscrivere le regole di un fenomeno storico, in una chiave più regolata e sostenibile.