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Nicola Gratteri a san mango piemonte: un appello ai giovani per la cultura della legalità e la prevenzione

Parlare di legalità e prevenzione nelle scuole è una sfida che coinvolge direttamente il futuro della società italiana. Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica presso il tribunale di Napoli, ha sottolineato l’importanza di questo impegno a san mango piemonte, comune del salernitano, durante l’incontro “una voce per melissa“. L’iniziativa, nata per condividere valori contro la criminalità, ha trovato in Gratteri un testimone che punta tutto su un dialogo sincero con i ragazzi.

L’impegno di nicola gratteri per la legalità nelle nuove generazioni

Nicola Gratteri si è concentrato sull’urgenza di trasmettere ai giovani il senso del rispetto delle regole. Il procuratore è convinto che la prevenzione passi proprio da un coinvolgimento diretto, fatto di confronto e risposte autentiche alle domande dei ragazzi. Ai giovani, secondo Gratteri, bisogna instillare “il tarlo, il dubbio che delinquere non conviene”. Non si tratta solo di vietare o punire, ma di convincere con esempi concreti e parole chiare che la via della legalità è l’unica che garantisce un futuro dignitoso.

L’evento a san mango piemonte è nato con lo scopo di diffondere questa cultura. Qui non si parla di teoria, ma di storie vissute che mostrano il prezzo della criminalità. Il procuratore ha ricordato come la legalità non sia un’idea lontana o astratta, ma una realtà che può costruire un domani fatto di opportunità. Questo si ottiene non dai discorsi astratti, ma dal parlare ai ragazzi in modo diretto, con esempi e un dialogo aperto. Lo ripete più volte: la sicurezza e la giustizia si fondano proprio su questo impegno quotidiano.

Il ruolo dell’associazione melissa la rocca e il messaggio dei genitori

La serata organizzata dall’associazione melissa la rocca ha avuto un valore speciale, perché nasce da una tragedia personale trasformata in battaglia civile. I genitori di melissa, la ragazza vittima di violenza, hanno deciso di dedicarsi a diffondere la cultura della legalità, affinché altre persone non debbano subire simili sofferenze. Questa scelta rappresenta un passaggio significativo nella comunità di san mango piemonte, una risposta forte contro la rassegnazione.

Gratteri ha sottolineato il gesto dei genitori come un esempio di coraggio. Dopo la perdita dolorosa, anziché chiudersi nel dolore, hanno scelto di portare avanti una sfida per aiutare gli altri. L’impegno dell’associazione, che ha invitato il procuratore, crea un ponte tra il ricordo di melissa e la possibilità di prevenzione. L’evento serve anche a mostrare ai giovani che la solidarietà e la responsabilità possono nascere dal lutto, diventando un’opportunità educativa.

In questa cornice, la presenza di un magistrato come Gratteri assume grande peso. Le sue parole ai ragazzi rimbalzano sulla vicenda che ha dato senso all’iniziativa, creando un momento di confronto doloroso ma necessario. Attraverso questa condivisione, si costruisce un messaggio che supera la cronaca, affrontando il tema della legalità come scelta di vita concreta.

Le sfide della prevenzione nei territori a rischio e l’importanza del dialogo

Il salernitano, come altre zone del sud italia, è spesso segnato da episodi di criminalità che condizionano la vita quotidiana delle comunità. La prevenzione deve allora partire proprio da questi territori, con azioni capillari e costanti rivolte ai giovani. Gratteri ha indicato che il dialogo diretto con i ragazzi è uno strumento che può portare risultati importanti, se si riesce a stabilire un rapporto di fiducia e ascolto.

Far percepire ai giovani che delinquere porta solo a conseguenze negative non è semplice. Ci sono diverse difficoltà sociali ed economiche che spingono lontano dalla legalità. Per questo è fondamentale un approccio concreto e umano, non solo una serie di norme o divieti. Le parole di Gratteri a san mango piemonte hanno mostrato come le istituzioni, insieme alle associazioni locali, possono lavorare schiena contro schiena per coinvolgere i ragazzi.

Prevenzione come lavoro culturale quotidiano

Il procuratore Napoli ha illustrato che la prevenzione non è solo un fatto giudiziario, ma un lavoro culturale da realizzare giorno dopo giorno. In questo senso, portare nelle scuole e nelle piazze esempi veri aiuta ad alimentare la richiesta di giustizia da parte dei giovani e a scoraggiare chi cerca scorciatoie criminali. Anche l’evento “una voce per melissa” si inserisce in questo disegno di diffusione di valori morali solidi. Il messaggio si rivolge a una comunità che vuole ribellarsi alla rassegnazione.

L’esperienza di san mango piemonte, con quella serata e con la presenza di Gratteri, lascia un’interlocuzione aperta: fare sentire ai giovani la responsabilità del rispetto delle regole non è solo un dovere degli adulti, ma una chiave per il futuro di tutti. Così, la prevenzione si fa atto concreto, mentre le parole diventano uno strumento potente di contrasto alla criminalità.

Monica Ghilocci

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