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Nuova fermata alta velocità nel Frusinate: si apre la fase di valutazione per il progetto sulla Roma-Napoli

Il ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha ospitato oggi un incontro decisivo per valutare la possibilità di una nuova fermata dell’alta velocità nel Frusinate, lungo la storica linea Roma-Napoli via Cassino. Il tavolo convocato dal vicepresidente del consiglio e ministro Matteo Salvini ha visto coinvolti rappresentanti istituzionali, imprenditori e sindacati. L’obiettivo è capire se il territorio potrà beneficiare di una nuova stazione per il passaggio dei treni veloci, con un occhio al rilancio economico locale.

Valutazione economica e prospettive per il frusinate

Le autorità locali hanno sottolineato l’impatto che la nuova fermata potrebbe avere sul territorio, soprattutto in chiave economica e sociale. Riccardo Mastrangeli e Nicola Ottaviani hanno riferito che entro la fine dell’anno è prevista la conclusione della valutazione economica del sito individuato per la stazione che coprirebbe Frosinone, Ferentino e Supino. Successivamente, nel corso dei 12 mesi seguenti, sarà possibile sviluppare il piano economico finanziario e inserire ufficialmente il progetto nel programma realizzativo di Ferrovie dello Stato.

Questa tempistica dà un’idea precisa della complessità dell’iter e dell’approccio rigoroso adottato. In particolare, il sindaco ha evidenziato come la nuova fermata possa ampliare la domanda su tutta la linea alta velocità, non solo per i passeggeri ma anche per le aziende che operano nei collegamenti merci lungo il corridoio scandinavo e mitteleuropeo.

Il progetto non rappresenta solo un vantaggio infrastrutturale. Cambierebbe anche il vissuto quotidiano dei cittadini, favorendo spostamenti più rapidi e opportunità di lavoro e investimento nell’economia locale. Per questo motivo, il tavolo tecnico è stato pensato non solo come un esame tecnico ma come un momento di confronto tra politica, imprenditoria e sindacati. Ognuno ha portato la sua prospettiva per costruire un progetto che risponda alle esigenze reali del territorio.

Partecipanti e contesto istituzionale del tavolo tecnico

Alla riunione hanno preso parte figure di spicco del mondo politico e industriale locale. Tra gli ospiti oggi nella sede del ministero a Roma c’erano Nicola Ottaviani, segretario della V Commissione della Camera, e Riccardo Mastrangeli, sindaco di Frosinone. Accanto a loro, rappresentanti di Ferrovie dello Stato e leader di associazioni come Unindustria Frosinone con il suo presidente Corrado Savoriti, oltre a Maurizio Stirpe, past president di Confindustria.

Non mancavano Alessandro Casinelli e Massimiliano Iannucci, rispettivamente presidente e direttore di Federlazio nella sua sede di Frosinone. Dal mondo sindacale, invece, erano presenti Alessandra Romano, Antonella Valleriani e Roberto Cecere, esponenti della CISL. Nel complesso, la compagine convocata mostrava una rappresentanza bilanciata tra istituzioni pubbliche e forze produttive del territorio, mossa dall’interesse comune alla crescita infrastrutturale e alla valorizzazione economica locale.

Il dato politico è rilevante: il ministro Salvini, noto per il suo impegno nelle politiche infrastrutturali, ha voluto un tavolo diretto per esaminare passo passo la fattibilità di un’opera che potrebbe cambiare il tessuto logistico del Lazio meridionale. Questo confronto si inserisce in un quadro più ampio, dove il collegamento tra Roma e Napoli rappresenta da sempre un asse strategico per i flussi di persone e merci.

Il ruolo strategico della regione lazio nella fase successiva

La regione Lazio sarà chiamata a essere partner fondamentale nel seguito del percorso di valutazione e realizzazione della nuova stazione. Il presidente regionale Francesco Rocca ha ribadito la posizione della regione: questa infrastruttura è indispensabile e non negoziabile per il futuro del territorio.

L’impegno della regione si concretizza anche negli investimenti già effettuati, come i fondi spesi per introdurre due treni veloci Frecciarossa che già fermano a Frosinone e Cassino. Questi treni rappresentano una base solida su cui costruire ulteriori sviluppi, dimostrando che il territorio del Lazio meridionale non è più marginale ma anzi elemento integrante della rete nazionale dell’alta velocità.

La presenza della regione al tavolo tecnico nei prossimi incontri consoliderebbe l’asse istituzionale intorno a un progetto che aspira a trasformare i collegamenti ferroviari in un motore economico per tutta l’area. Al momento, le verifiche sono in corso e saranno necessari studi approfonditi. Lo sforzo congiunto però dimostra la volontà di evitare tempi lunghissimi e concentrarsi su risultati concreti. Il ministreo Salvini, in prima persona, sta seguendo ogni passo per non lasciare il progetto nel limbo.

Prossimi passi e incontri futuri

La convocazione di un nuovo incontro tecnico testimonia che la partita è ancora aperta. Le previsioni e le prospettive saranno messe sul tavolo per definire un percorso chiaro e concreto per questo pezzo di infrastruttura ferroviaria.

Paolo Ludovichi

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