La polemica attorno alla pedonalizzazione di piazzale Kambo a Frosinone si infiamma. I consiglieri comunali di opposizione hanno ufficializzato una richiesta di incontro con il prefetto per segnalare presunte irregolarità nel funzionamento del consiglio comunale, causate dalla gestione dell’amministrazione sul tema della pedonalizzazione. Il caso si è acceso dopo una mozione approvata all’unanimità che sembrerebbe essere stata disattesa dal sindaco. Nel frattempo si registrano posizioni divergenti all’interno della stessa maggioranza.
Il 5 marzo 2025, durante una seduta straordinaria del consiglio comunale di Frosinone, è stata votata all’unanimità una mozione intitolata “Azioni da intraprendere per modificare l’attuale progetto relativo alla chiusura al traffico dell’area di piazzale Kambo”. Il testo ha espresso chiaramente la volontà dell’intera assise di non procedere con la pedonalizzazione dell’area antistante lo scalo ferroviario. Quell’approvazione, comprensiva del voto favorevole dello stesso sindaco, avrebbe dovuto segnare una linea netta sul progetto.
Nonostante questo, l’opposizione ha denunciato che nelle ore successive la posizione del sindaco è cambiata pubblicamente. Il primo cittadino avrebbe confermato l’intenzione di proseguire con la chiusura al traffico, in netto contrasto con quanto votato dal consiglio. I consiglieri firmatari del documento di protesta – tra cui esponenti del Pd, lista Mastrangeli, Lega e Forza Italia – hanno segnalato al prefetto una violazione del principio di corretto funzionamento del consiglio comunale. Questo vìola la funzione rappresentativa degli eletti e rischia di generare sprechi con lavori e opere da rifare in futuro se la pedonalizzazione venisse poi annullata.
Alcuni membri del consiglio, come i socialisti Domenico Marzi e Vincenzo Iacovissi, hanno deciso di non aderire alla richiesta di confronto con il prefetto. Il motivo resta diverso tra i due, ma è chiaro che non c’è una posizione unitaria nell’opposizione su questo tema. Non ha firmato nemmeno il capogruppo di Fratelli d’Italia, Franco Carfagna, nonostante il gruppo di appartenenza sia favorevole a riaprire al traffico almeno in un senso di marcia l’area.
Queste assenze evidenziano ulteriori spaccature nella gestione politica del caso piazzale Kambo. Dove una parte sostiene la pedonalizzazione e la maggioranza, rappresentata anche da Fratelli d’Italia, chiede invece la revisione del progetto per consentire la circolazione anche alle auto e ai mezzi pubblici. In questo contesto si inserisce la richiesta di un confronto con il prefetto per chiarire quali siano le azioni da intraprendere, anche in vista dell’effettivo rispetto delle decisioni dell’organo consiliare.
Anselmo Pizzutelli, tra i firmatari dell’istanza, spiega come il problema principale sia il mancato rispetto di un impegno assunto dal consiglio in forma unanime. L’atto approvato durante la seduta straordinaria aveva lo scopo di evitare la pedonalizzazione senza aver prima modificato il progetto. Secondo Pizzutelli, ignorare questa votazione danneggia il ruolo stesso del consiglio comunale, che resta il principale organo rappresentativo cittadino.
Durante la seduta era stata decisa una sospensione proprio per cercare una mediazione che potesse raccogliere il consenso più ampio possibile. Pizzutelli ricorda che si puntava a garantire un corridoio ad uso di pendolari, mezzi pubblici e automobili, senza precludere l’accesso ai mezzi di soccorso. Una variante specifica del progetto avrebbe dovuto tenere conto di queste esigenze, ma il proseguo della pedonalizzazione appare in contrasto con quelle decisioni.
Il consigliere sollecita inoltre gli ex sindaci Fanelli, Marini, Marzi e Ottaviani a prendere posizione su quello che definisce un problema grave per la governance cittadina. La situazione, quindi, non riguarda solo la questione territoriale ma investe la correttezza e l’efficacia dell’attività politica locale, con possibili conseguenze anche sui fondi pubblici destinati a eventuali lavori da rifare.
La tensione fra maggioranza e opposizione rischia di bloccare o complicare la realizzazione di un intervento urbano importante per Frosinone. L’area di piazzale Kambo, situata davanti allo scalo ferroviario, è al centro di un dibattito sul destino di una zona cruciale per la mobilità cittadina. La pedonalizzazione potrebbe preservare spazi per pedoni e attività urbane, ma al contempo ha forti critiche sulla gestione del traffico e l’accessibilità ai mezzi.
Il progetto rischia di rallentare o subire modifiche in corsa, con conseguenze sulla spesa e sulla pianificazione. L’opposizione mette in guardia dal rischio di realizzare opere che poi andrebbero demolite o ritoccate, generando sprechi di risorse. È la prima volta che in questo modo gli equilibri interni al consiglio emergono così fragili, con la giunta comunale che deve fare i conti anche con divisioni interne su un intervento così evidente.
La richiesta di incontro con il prefetto, pertanto, assume anche un valore politico: si vuole portare all’attenzione del governo territoriale una questione che coinvolge non solo atti amministrativi ma il funzionamento della democrazia locale. Si attendono sviluppi nelle prossime settimane, con possibili nuove riunioni e decisioni che potrebbero segnare il destino di piazzale Kambo e la credibilità dell’amministrazione a Frosinone.
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