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Ordinanza di sgombero e messa in sicurezza urgente a latina per edificio degradato in piazzale foceverde

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Un edificio situato in piazzale Foceverde a Latina, precisamente in strada Valmontorio n° 56, è stato dichiarato in stato di degrado avanzato. La situazione ha spinto il sindaco a emanare un’ordinanza urgente per lo sgombero e la messa in sicurezza dell’immobile. L’intervento scatta dopo ripetuti sopralluoghi e segnalazioni che hanno evidenziato rischi concreti per la pubblica incolumità.

Pericoli rilevati dai vigili del fuoco e degrado strutturale

L’edificio oggetto dell’ordinanza è una costruzione in cemento armato di cinque piani fuori terra più un piano interrato. Durante un’ispezione condotta il 17 luglio 2025, il personale dei vigili del fuoco ha segnalato evidenti cedimenti strutturali. Alcune parti di intonaco erano instabili e si rischiava la caduta di cornicioni. Nel piano interrato, adibito a box auto e cantinole, sono stati riscontrati dissesti importanti, con segni chiari di cedimento che compromettevano la statica del solaio.

Deterioramento progressivo e rapporti precedenti

Questi problemi non sono stati ignorati. Già nel 2018 i vigili del fuoco avevano emesso un rapporto in cui si sottolineavano condizioni simili di pericolo. La condizione peggiorata negli anni ha reso necessario un intervento immediato per evitare possibili crolli o incidenti.

Nel documento di giugno 2025, il corpo dei vigili ha ribadito la gravità dello stato di salute dell’edificio, sottolineando la presenza di armature esposte con espulsioni dei copriferro e l’interruzione totale della sicurezza strutturale in alcune parti chiave. Questa situazione non ha lasciato dubbi sulle azioni da intraprendere: “lo sgombero immediato di tutti gli occupanti, incluso il personale delle attività commerciali presenti al piano terra.”

Sopralluoghi della polizia locale e segnalazioni del condominio

La prima segnalazione è arrivata il 13 maggio 2025 dall’amministratrice del condominio, che ha richiesto l’intervento delle autorità. Nel documento si evidenziava che alcune attività commerciali al piano terra occupavano senza autorizzazione l’area antistante i loro locali, aggravando la situazione di degrado e potenziale pericolo.

La polizia locale, insieme al dipartimento edilizio comunale, ha effettuato un sopralluogo il 17 luglio 2025 per verificare lo stato dell’edificio. Quel giorno gli agenti hanno riscontrato problemi significativi che hanno fatto scattare l’allarme. Subito è stato richiesto l’intervento dei vigili del fuoco e dei tecnici del dipartimento edilizia, confermando la serietà del rischio.

Il rapporto congiunto tra polizia locale e vigili del fuoco ha portato alla decisione di vietare l’accesso all’immobile per tutte le persone. Tutti gli occupanti, a qualsiasi titolo, devono abbandonare l’edificio fino alla messa in sicurezza. “Questa misura si è resa indispensabile per scongiurare danni irreparabili a persone e cose.”

Misure e obblighi imposti dall’ordinanza

L’ordinanza firmata dal sindaco Matilde Eleonora Celentano obbliga lo sgombero immediato e l’interdizione di accesso alla struttura fino al completamento degli interventi di risanamento. L’amministratrice del condominio deve informare i proprietari delle unità immobiliari riguardo le misure da adottare per mettere in sicurezza l’edificio.

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I lavori urgenti includono il consolidamento delle strutture portanti, la rimozione degli intonaci e delle parti di calcestruzzo pericolanti, oltre al ripristino delle condizioni di stabilità dell’intero immobile. Ogni intervento deve essere supervisionato da un tecnico abilitato che presenti una relazione dettagliata al dipartimento edilizia entro 10 giorni dalla notifica.

La normativa prevede sanzioni penali e amministrative per chi non rispetta l’ordinanza. La responsabilità civile e penale ricade sui proprietari o su chi ha diritti sull’edificio. In casi di inadempienza l’amministrazione potrà far eseguire d’ufficio i lavori, recuperandone le spese. La polizia locale effettuerà controlli e, se necessario, segnalerà il caso alla procura per inosservanza degli obblighi di vigilanza.

Iter burocratico e possibilità di ricorso

La notifica dell’ordinanza è stata indirizzata all’amministratrice del condominio e ai proprietari delle singole unità immobiliari, in modo da assicurare la diffusione immediata della decisione. L’atto è stato anche trasmesso alla Prefettura, Questura e al servizio di polizia locale di Latina per coordinare gli interventi e i controlli sul territorio.

La normativa consente ai destinatari di presentare ricorso al tribunale amministrativo regionale di Latina entro 60 giorni o al presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla notifica. Questo processo permette di contestare l’atto sindacale, ma durante l’attesa valgono le disposizioni stabilite per garantire l’incolumità pubblica.

L’ordinanza rappresenta una misura urgente pensata per fermare situazioni che potrebbero degenerare senza un intervento tempestivo. Le autorità locali hanno mostrato attenzione nel monitorare e agire appena è arrivata la conferma delle condizioni di pericolo dentro l’edificio. A Latina, la sicurezza resta quindi motivo prioritario per le amministrazioni, pronta a intervenire su segnalazione e aggiustamenti concreti.

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