Il recupero e la valorizzazione degli spazi verdi urbani hanno trovato a napoli un esempio concreto col progetto “inchiostro verde”. L’iniziativa mira a far rivivere i giardini dell’archivio di stato, trasformandoli in luoghi aperti alla cittadinanza, con un occhio particolare alla educazione scolastica e al turismo sostenibile. Nel 2025, questa esperienza rappresenta un modello che unisce ambiente, cultura e partecipazione, restituendo verde in uno dei contesti urbani più densi della regione campania.
Formazione di guide e volontari per integrare i giardini nelle rotte turistiche
Uno dei punti chiave dell’iniziativa è stato il coinvolgimento diretto sul territorio. Sono state formate ben 97 guide turistiche, specificamente preparate per raccontare la storia e la natura presente nella zona dell’archivio di stato di napoli. A loro si sono aggiunti 27 volontari del fai, incoraggiati a partecipare per rafforzare un approccio comunitario al recupero degli spazi verdi.
Questo lavoro di formazione ha permesso di inserire i giardini all’interno di percorsi turistici già esistenti o di crearne di nuovi, contribuendo così a far conoscere non solo la bellezza storica dell’area ma anche il valore ambientale. Una segnaletica nuova, dotata di qr code, facilita la fruizione autonoma delle visite, offrendo informazioni immediate e aggiornate. L’obiettivo è far sì che i giardini diventino parte integrata di un circuito turistico che valorizzi il patrimonio verde poco conosciuto di napoli.
Coinvolgimento degli studenti nella progettazione e nella fruizione
Il progetto si è rivolto in modo particolare alle scuole del territorio. Sono stati chiamati a partecipare 41 studenti impegnati nella realizzazione di schede botaniche e nella progettazione di visite guidate pensate per famiglie e bambini. Questa scelta ha permesso di rendere i giovani protagonisti, spronandoli a osservare e valorizzare il verde cittadino in modo attivo.
Un libro illustrato, realizzato per cinquemila alunni delle scuole primarie, accompagna l’esperienza educativa con contenuti accessibili e stimolanti. Per il 2026 è prevista la partecipazione gratuita di oltre 2.500 studenti a visite guidate dedicate, un numero significativo che testimonia l’attenzione rivolta alle giovani generazioni e all’importanza di far maturare un rapporto diretto con l’ambiente sin da piccoli.
Rifiorire dei giardini storici come patrimonio condiviso e sostenibile
“inchiostro verde” punta a riportare alla luce la storia verde del monastero e dell’archivio di stato, piantumando nuovamente specie che occupavano questi giardini ai tempi dei monaci benedettini. Candida Carrino, direttrice dell’archivio, ha sottolineato l’importanza di restituire questi spazi verdi al pubblico, in un contesto urbano dove sono scarsi i luoghi aperti al verde.
Il progetto sfrutta questa riscoperta per promuovere la sostenibilità e un’idea di patrimonio che non sia solo culturale ma anche ambientale e sociale. La pratica di riportare il verde in città, aprendolo allo studio e alla visita, consente di creare legami tra passato, presente e futuro attraverso azioni concrete. Questi giardini non sono solo polmoni verdi ma anche tessuto vivo della comunità.
Il ruolo di premio greencare e gli effetti sulla cittadinanza
L’associazione premio greencare ha promosso e coordinato l’intervento, con il sostegno della regione campania. Benedetta De Falco, presidente del premio, ha evidenziato che il recupero di spazi verdi storici trasforma l’ambiente urbano e lo arricchisce di contenuti educativi.
Il progetto ha saputo coinvolgere persone di ogni età, unendo adulti e bambini in un percorso di formazione e partecipazione. Lo sforzo non è stato solo rigenerare un’area, ma anche costruire una coscienza collettiva rispetto al valore del verde cittadino. Questa esperienza dimostra come ambienti storici possano dialogare con esigenze moderne offrendo occasioni di crescita, socializzazione e attenzione all’ambiente per tutti i cittadini.