La provincia di Frosinone ha espresso un chiaro appoggio alla proposta di legge regionale n. 206, presentata il 12 maggio 2025, che mira a creare un Ambito Territoriale Ottimale unico per il servizio idrico in tutto il Lazio. Questa iniziativa segna un tentativo di riformare la gestione dell’acqua, puntando a un sistema più uniforme e coordinato sul piano regionale. La nuova struttura influirà su come le risorse e i servizi verranno distribuiti alle comunità locali, con l’obiettivo di eliminare le differenze tra aree urbane e rurali.
Il sostegno della provincia di Frosinone alla proposta regionale
Luca Di Stefano, presidente della provincia di Frosinone, ha dichiarato apertamente il suo sostegno alla proposta appena entrata in discussione in regione. A suo avviso, l’introduzione di un ATO unico rappresenta una risposta concreta a problemi che da tempo interessano il territorio, come la disomogeneità della qualità del servizio e la disparità nella distribuzione delle risorse idriche. Di Stefano ha spiegato che il progetto consente una pianificazione più efficace, capace di evitare sprechi e migliorare la resa degli impianti.
Il presidente ha fatto notare come già da mesi si sia avviata una discussione con i sindaci locali di Frosinone. Questo confronto ha confermato che l’idea di un ambito unico raccoglie consensi ampi e trasversali, non solo tra amministratori ma anche tra i cittadini, pronti a vedere investimenti maggiori e una gestione più trasparente. La condivisione di queste opinioni ha dato forza alla campagna di sostegno provinciale, che punta a far valere le istanze locali nella fase decisiva di approvazione della legge.
I vantaggi della riforma per le diverse aree territoriali
Un punto fondamentale presentato dal presidente Di Stefano riguarda il potenziale impatto sulla qualità dei servizi offerti ai residenti, in particolare per chi vive nei piccoli comuni della provincia. Finora, alcuni centri più piccoli hanno subito una gestione meno efficiente rispetto alle realtà più grandi, con evidenti disparità negli standard di fornitura e manutenzione. Con l’istituzione dell’ATO unico tutto questo dovrebbe cambiare: l’obiettivo è estendere gli stessi livelli di qualità a tutta la popolazione laziale.
La riforma dovrebbe inoltre rendere possibili interventi infrastrutturali coordinati a livello regionale, evitando interventi disgiunti e sovrapposizioni nei lavori. Fra i vantaggi attesi c’è una gestione dei costi più razionale, riducendo inutili duplicazioni e ottimizzando l’uso delle risorse pubbliche. Di Stefano ha rimarcato che una nuova governance unitaria potrebbe risolvere questioni mai completamente affrontate, garantendo ai cittadini un servizio idrico che rispetti i diritti fondamentali e si adatti alle esigenze specifiche delle varie zone.
La partecipazione di Di Stefano all’audizione in consiglio regionale
Il 24 giugno 2025 Luca Di Stefano prenderà parte all’audizione convocata dalla VI Commissione consiliare permanente del Consiglio Regionale del Lazio. L’incontro offrirà l’occasione per ribadire davanti agli altri rappresentanti istituzionali il supporto formale della provincia di Frosinone alla proposta di legge n. 206. Di Stefano porterà in commissione la voce di un territorio che ha già manifestato la volontà di avanzare su un tema chiave come quello della gestione dell’acqua.
Nel suo intervento ringrazierà il presidente del consiglio regionale, Cosmo Mitrano, per l’invito. La presenza di Di Stefano al confronto dimostra la volontà della provincia di non rimanere marginale rispetto a provvedimenti che coinvolgono diret tamente la vita dei cittadini. L’ATO unico assume un’importanza strategica, per questo l’appello del presidente è chiaro: affrontare la sfida con consapevolezza e senso di responsabilità, mettendo da parte interessi ridotti per il bene collettivo della regione Lazio.