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Quattro Daspo a Itri dopo scontri violenti tra tifosi durante partita di seconda categoria

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Nella provincia di Latina quattro tifosi di Itri sono stati colpiti da altrettanti provvedimenti di Daspo per aver partecipato a episodi di violenza scoppiati alla fine di una partita di calcio dilettantistico. La questione coinvolge la partita tra l’Asd Briganti di Itri e la Asd Isola Liri, che a fine gara ha visto tensioni degenerare in scontri diretti tra tifoserie. Le autorità locali hanno monitorato con attenzione gli sviluppi, arrivando ad adottare misure restrittive volte a mantenere la sicurezza nelle manifestazioni sportive, anche a livello amatoriale.

I fatti avvenuti a itri alla fine della partita di aprile

La partita è stata disputata ad aprile nel comune di Itri, valida per il campionato di Seconda Categoria, girone H. L’incontro sul campo è trascorso senza rilevanti intoppi, ma subito dopo il triplice fischio la situazione è precipitata. Un gruppo di circa trenta tifosi provenienti da Isola Liri avrebbe forzato il cancello d’ingresso allo stadio locale per raggiungere i sostenitori dell’Asd Briganti di Itri. Ne è scaturito un alterco sfociato presto in un episodio violento, con spinte e aggressioni che hanno coinvolto entrambe le parti.

L’intervento dei carabinieri

L’intervento immediato dei Carabinieri ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente. Gli agenti presenti sul posto hanno raccolto le testimonianze e avviato l’indagine per attribuire responsabilità precise. Il giorno della partita ha lasciato un segno evidente negli animi della cittadinanza, a riprova di come anche le partite di calcio regionali possano diventare terreno di scontri accesi tra tifosi.

L’importanza delle immagini social per identificare i responsabili

Le forze dell’ordine hanno potuto contare sull’ausilio della tecnologia e dei comportamenti degli spettatori presenti. Alcuni tifosi hanno postato sui social network video registrati durante e dopo gli scontri. Questi materiali si sono rivelati fondamentali per l’identificazione dei protagonisti della violenza, permettendo agli investigatori di riconoscere quattro persone direttamente coinvolte nella rissa.

Il ricorso ai contenuti postati sul web ha fatto emergere dettagli importanti, facilitando una ricostruzione puntuale degli eventi che altrimenti sarebbe stata più complessa. Le immagini hanno confermato il superamento delle normali tensioni tipiche di una partita, evidenziando gesti di violenza aggravata. Le autorità hanno potuto così trasformare il quadro probatorio in concrete misure cautelari per garantire sicurezza nelle manifestazioni future.

Il ruolo della tecnologia

L’uso delle immagini condivise sui social ha rappresentato un elemento chiave per l’azione delle forze dell’ordine, dimostrando come la collaborazione tra pubblico e istituzioni possa contribuire al contrasto degli episodi di cronaca nera legati allo sport.

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L’emissione dei daspo e significato per la sicurezza sportiva locale

Sulla base degli accertamenti dei Carabinieri e grazie al dossier elaborato dalla Divisione Anticrimine della Questura di Latina, il Questore ha firmato quattro Daspo, con durata pari a tre anni ciascuno. Tale provvedimento vieta ai soggetti coinvolti di accedere a tutte le manifestazioni sportive ufficiali, non solo quelle amatoriali o relative alla Seconda Categoria, ma qualsiasi evento pubblico calendarizzato.

Questa restrizione insieme alle indagini conferma che le autorità continuano a sorvegliare con attenzione anche gli eventi sportivi minori, quelli che spesso passano sotto traccia ma finiscono per alimentare problemi di ordine pubblico. Il segnale mandato agli appassionati è che il rispetto delle regole deve valere in tutti gli ambienti, senza eccezioni, per evitare che situazioni di violenza o intolleranza compromettano l’integrità degli appuntamenti sportivi.

La scelta di adottare questa misura testimonia la determinazione della Questura nel perseguire chi disturba la quiete pubblica, intervenendo senza differenze tra eventi di professionisti o dilettanti. Il divieto di ingresso agli impianti sportivi ha l’obiettivo di prevenire nuovi episodi di violenza e tutelare gli spettatori che negli stadi partecipano solo per seguire la partita.

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