Nel cuore di napoli, il quartiere soccavo è stato teatro di una serie di incendi che hanno destato preoccupazione nella notte tra il 20 e 21 aprile 2025. Quattro roghi distinti hanno colpito principalmente cassonetti per la differenziata e due veicoli, costringendo l’intervento degli operatori di sicurezza e avviando accertamenti per chiarire le cause. Le fiamme hanno lasciato tracce evidenti, e le autorità stanno lavorando per ricostruire quanto successo.
Incendi su cassonetti per la raccolta differenziata in via stanislao manna e via nerva
La prima segnalazione è arrivata da via Stanislao Manna, dove alcune campane utilizzate per la raccolta differenziata sono andate a fuoco. Questi contenitori, essenziali per la gestione dei rifiuti urbani, sono stati devastati dalle fiamme. Sul posto sono giunti i carabinieri della compagnia di Bagnoli insieme al nucleo radiomobile di Napoli. Gli agenti hanno constatato i danni e avviato accertamenti per stabilire le cause dell’incendio.
Poco dopo, in via Nerva, si è verificato un secondo incendio analogo, che ha distrutto altri cassonetti per la differenziata. Anche in questo caso, gli investigatori ritengono possibile una matrice dolosa, data l’assenza di cause accidentali e la natura concentrata degli episodi. L’area è stata attentamente ispezionata in cerca di eventuali testimoni o elementi utili alle indagini. Questi eventi hanno compromesso la regolare raccolta dei rifiuti nel quartiere, richiedendo interventi immediati per ripristinare il servizio.
Danneggiamenti a veicoli in via giustiniano: scooter e auto colpiti dalle fiamme
Intorno alle quattro di mattina, un terzo incendio in via Giustiniano ha provocato danni parziali a uno scooter. Il mezzo appartiene a un uomo di 60 anni, senza precedenti penali, che ha denunciato l’accaduto alle autorità. L’incendio ha interessato soprattutto la parte anteriore del motorino, causando danni ingenti ma non totali. Le forze dell’ordine stanno cercando di capire se si tratti di un episodio isolato o connesso ai precedenti incendi.
Alcuni minuti dopo, nella stessa via ma all’incrocio con via Pigna, un’altra fiammata ha distrutto la parte anteriore di una Fiat Panda. L’auto è intestata a una donna di 44 anni, incensurata, che ha riferito di non aver ricevuto minacce o segnali di rischio prima dell’accaduto. Questo fatto ha attirato l’attenzione degli inquirenti, che vogliono verificare la possibile relazione tra i danneggiamenti ai veicoli e quelli ai cassonetti. Entrambi i mezzi danneggiati risultano in uso regolare, senza particolari problematiche note.
Le indagini: ricostruire la dinamica e identificare i responsabili
A soccavo proseguono le indagini coordinate dai carabinieri della compagnia di Bagnoli con il supporto del nucleo radiomobile di Napoli. Gli agenti stanno raccogliendo testimonianze dai residenti e analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona, sperando di cogliere dettagli utili. Al momento non sono state trovate tracce di inneschi certi, ma l’ipotesi dolosa rimane quella principale, viste le circostanze e la tipologia degli obiettivi colpiti.
Le autorità cercano di capire se questi atti rappresentino una vendetta, un gesto intimidatorio o una forma di vandalismo senza uno scopo specifico. Ogni pista viene considerata per arrivare a un quadro completo delle responsabilità. Non ci sono ancora persone arrestate o sospettate ufficialmente, ma la mobilitazione degli investigatori è costante. I cittadini del quartiere restano in allerta, attendendo che la situazione torni a una condizione di sicurezza abituale.