Un amartoma lipomatoso del bronco principale sinistro, una formazione tumorale benigna di dimensioni ridotte, è stato eliminato con successo presso l’ospedale Santa Scolastica di Cassino tramite una procedura mini-invasiva eseguita con tecnologia laser avanzata. La paziente, 85 anni, ha avuto un recupero rapido senza complicanze, dimostrando i vantaggi di tecniche meno invasive rispetto alla chirurgia tradizionale in casi complessi di origine respiratoria.
L’amartoma lipomatoso rimosso era un neo benigno di circa due centimetri, situato nel bronco principale sinistro. Nonostante la natura non cancerosa della formazione, la sua posizione ha provocato un’ostruzione completa del passaggio respiratorio sul lato sinistro. Questo ha generato gravi difficoltà nel processo di ventilazione polmonare, con ripercussioni evidenti sulla salute e sulla qualità di vita della donna.
I sintomi più comuni causati da questa ostruzione comprendevano episodi frequenti di polmoniti subostruttive, che si verificano quando una parte del polmone non riceve aria abbastanza a lungo da diventare fragile e soggetta a infezioni. La diminuzione della capacità respiratoria implicava un affaticamento costante e limitazioni nella gestione delle attività quotidiane. Il problema richiedeva quindi un intervento rapido e mirato per ristabilire il passaggio aereo e ridurre i rischi di complicanze più gravi.
L’operazione è stata condotta utilizzando un metodo che ha evitato la chirurgia tradizionale e l’anestesia generale. La paziente è stata posta in sedazione profonda, una modalità che garantisce il comfort e la sicurezza senza necessità di intubazione o ventilazione artificiale. Il cuore della procedura è stato rappresentato dall’utilizzo del laser Med YAP, uno strumento in grado di generare calore preciso per asportare il tessuto tumorale in modo selettivo.
Il laser ha svolto una doppia funzione: ha consumato il tessuto anomalo e nello stesso tempo ha controllato l’emorragia limitandola. Terminata l’ablazione, i medici hanno prelevato il materiale residuo tramite una pinza bioptica, garantendo quindi una rimozione completa della massa. L’intervento è durato poco più di mezz’ora, un tempo contenuto che ha contribuito a una ripresa rapida e senza esiti negativi.
Dopo appena trenta minuti dalla procedura, la paziente ha iniziato a recuperare la propria autonomia respiratoria, un risultato importante soprattutto considerata l’età avanzata. Nel giro di dodici ore la funzionalità polmonare è tornata vicina alla normalità, consentendo alla donna di respirare senza difficoltà elevate. La dimissione è stata possibile già tre giorni dopo, senza rilevare complicazioni o necessità di assistenza prolungata.
L’intervento è stato eseguito dalla UOS di Endoscopia Bronchiale e Pneumologia Interventistica dell’ospedale Santa Scolastica, diretta dal dottor Filippo Di Ruzza, nell’ambito della UOC Pneumologia della ASL di Frosinone coordinata dal dottor Bruno Macciocchi. Fondamentale è stato anche il contributo dell’equipe anestesiologica guidata dalla dottoressa Manuela Callegaro, che ha curato la sedazione profonda senza intubazione.
La scelta di utilizzare la tecnologia laser Med YAP ha fatto la differenza in questo caso clinico raro. L’azione termica precisa del laser ha consentito l’eliminazione del tumore senza danneggiare i tessuti circostanti delicati, un risultato difficilmente ottenibile con metodi più invasivi. Il controllo del sanguinamento in tempo reale ha minimizzato i rischi intraoperatori, offrendo maggiore sicurezza ai medici e ai pazienti.
Questo tipo di procedura testimonia come l’ospedale Santa Scolastica sappia affrontare patologie complesse anche in pazienti anziani, limitando gli effetti collaterali e le tempistiche di recupero. Le procedure endoscopiche laser rappresentano una risorsa preziosa nella gestione di ostruzioni bronchiali dovute a tumori benigni, riducendo la necessità di interventi più lunghi e impegnativi, soprattutto quando la chirurgia tradizionale comporterebbe maggiori rischi.
L’intervento, andato a buon fine, conferma il livello di preparazione della ASL di Frosinone nel rispondere rapidamente a esigenze cliniche specifiche. L’ambiente ospedaliero ha dimostrato di organizzare con attenzione le risorse umane e tecnologiche necessarie per trattare casi non comuni, offrendo agli assistiti alternative terapeutiche moderne.
L’approccio multidisciplinare, con pneumologi, anestesisti e operatori specializzati, ha favorito un trattamento preciso e centrato sul paziente. La disponibilità di strumenti avanzati come il laser e la competenza del personale hanno permesso interventi che migliorano concretamente la vita di chi soffre di disfunzioni respiratorie gravi. Questi risultati sono segno della cura nella scelta delle tecniche più idonee e della formazione continua degli operatori sanitari.
La presenza dei carabinieri a Ponza nei giorni di venerdì e sabato ha riguardato un’operazione…
Il ministero dell’istruzione ha ufficializzato il decreto che autorizza l’assunzione di 48.504 insegnanti nelle scuole…
A Sezze sono cominciati i lavori di riqualificazione di un’area molto attesa in zona Vallicella.…
Per il Giubileo dei Giovani 2025, in programma dal 28 luglio al 3 agosto, Cotral…
L’incontro tra le società di Lega B ospitato a Roma ha messo in luce questioni…
La notte scorsa sulla statale 16, all’altezza di mola di bari, uno scontro tra una…