Rustichella d’Abruzzo ha riacceso da pochi giorni il primograno tour, un evento che celebra il primo raccolto di grano dell’anno. Questo grano dà il nome alla linea di pasta 100% abruzzese del noto pastificio, fondato nel 1924 e oggi presente in oltre 70 Paesi. Un appuntamento dedicato a valorizzare il patrimonio agricolo e gastronomico della regione, che coinvolge ospiti provenienti da tutto il mondo.
Il primograno tour e la promozione del territorio abruzzese
Il primograno tour si conferma un progetto solido per il pastificio Rustichella d’Abruzzo, grazie al lavoro continuo di Gianluigi e Maria Stefania Peduzzi, proprietari dell’azienda. Da più di dieci anni portano avanti questa iniziativa con la volontà di far conoscere luoghi, prodotti e storie della loro terra a importatori, chef e giornalisti stranieri e italiani. Ogni anno l’evento si arricchisce di esperienze che permettono ai partecipanti di entrare in contatto diretto con l’identità abruzzese.
Oltre alle visite e alle attività agricole, la formula prevede soggiorni in Abruzzo mirati a far scoprire le sue bellezze naturali e culturali. Questo approccio contribuisce in modo concreto a rafforzare la reputazione della regione nel mondo, favorendo una rete di contatti professionali e appassionati legati alla qualità dei prodotti locali.
La scoperta del marzuolo e la conoscenza dell’olio extravergine
Una delle tappe più significative di questa nuova edizione del primograno tour si è svolta a Rocca Pia, sull’altopiano delle Cinque Miglia. Qui gli ospiti hanno preso parte alla trebbiatura del ‘marzuolo’, un grano antico che rappresenta una varietà importante per la tradizione agricola abruzzese. Questo momento ha permesso di osservare da vicino le tecniche agricole tradizionali e il valore della conservazione delle sementi autoctone.
Successivamente, il tour si è spostato a Pianella, in un’esperienza immersiva dedicata all’olio extravergine d’oliva. Al frantoio d’Annibale, i partecipanti hanno seguito una lezione pratica per capire meglio le diverse varietà di olive, le modalità di estrazione dell’olio e le caratteristiche sensoriali che differenziano ogni prodotto. Un’occasione per approfondire le peculiarità agricole e gastronomiche legate a questo elemento fondamentale della cucina abruzzese.
La serata a chilometro zero nella tenuta san pellegrino
Il venerdì scorso la tenuta san pellegrino ha ospitato una serata caratterizzata da prodotti locali e atmosfera autentica. L’evento ha messo in mostra diverse eccellenze abruzzesi, dalle luminarie artigianali agli intrattenimenti musicali, fino alla cucina che ha richiamato sapori e tradizioni del territorio.
In tavola sono arrivati i formaggi della tenuta del Proposto, salumi dell’azienda agricola di Mascio, il pane e i panini del paneificio Linda e del forno di via Venezia. Non sono mancati piatti tipici come la porchetta Nobilio di Loreto Aprutino e dolci tradizionali, accompagnati da noccioline calde e sottaceti della Giara. A coordinare la cucina è stato il personale dell’hotel ristorante La Bilancia, che ha saputo rendere l’esperienza culinaria coerente con la filosofia del chilometro zero.
Nel calice si sono degustati vini firmati Ciavolich, con etichette come Cococciola, Cerasuolo e Montepulciano d’Abruzzo, presenti grazie alla produttrice Chiara Ciavolich, conosciuta per il suo ruolo di rappresentante dell’Abruzzo all’estero.
Show cooking, musica e tradizione dal vivo
Durante la serata, lo chef Max Mariola ha offerto uno show cooking interessando i presenti con la reinterpretazione di un classico abruzzese: la pasta e fagioli. Con ingredienti come il pomodoro a pera e il Tondino del Tavo, ha dato una lettura estiva a questo piatto, esaltandone i sapori legati al territorio.
Sul fronte musicale, il quartetto jazz diretto dal maestro Vincenzo Di Nicolantonio ha creato l’accompagnamento perfetto al clima della festa. Il concerto della banda di Celano ha unito elementi moderni e tradizionali, coinvolgendo un pubblico composto da giovani e ospiti internazionali. Il momento culminante è stato l’arrivo della pupa, simbolo delle feste popolari abruzzesi, che ha danzato sotto le stelle circondata dalle note della banda.
La presenza dell’attrice Franca Minnucci ha completato la serata, narrando storie e racconti legati all’Abruzzo e alle sue tradizioni, contribuendo a mantenere viva la memoria culturale della regione in un contesto moderno. “Un momento che unisce passato e presente, tradizione e innovazione,” ha commentato un ospite presente.