Un nuovo progetto dedicato alla sicurezza sul lavoro è stato presentato oggi a Pescara. Si chiama SicuraMente ed è frutto della collaborazione tra Inail Abruzzo e diverse società di formazione. L’obiettivo è abbassare il numero degli infortuni nelle aziende promuovendo comportamenti consapevoli e responsabili da parte dei lavoratori. Questa iniziativa mette al centro un metodo mirato ad osservare e correggere atteggiamenti che possono causare incidenti sul posto di lavoro, andando oltre la semplice formazione tradizionale.
La collaborazione tra inail e società di formazione in abruzzo
L’Inail Abruzzo ha unito forze con sei società specializzate nella formazione: Aptar Italia, Cida, Dplan, Formedil, Si & Ti Training e consulting. Queste realtà si occupano di corsi obbligatori per la sicurezza nelle aziende, ma con SicuraMente si supera la semplice erogazione di nozioni formali. Il progetto nasce soprattutto nella convinzione che la riduzione degli infortuni passi attraverso l’osservazione e il miglioramento concreto del comportamento dei lavoratori sul campo.
Marisa D’Amario, direttore dell’Inail di Chieti-Pescara-Teramo, ha spiegato che l’iniziativa mira a finanziare la prevenzione nelle piccole e medie imprese. Queste realtà spesso fanno più fatica a gestire i rischi, perciò il progetto vuole muoversi proprio lì, offrendo supporto diretto in azienda. L’obiettivo è garantire la salute e la sicurezza senza limitarsi a una semplice formalità, bensì intervenendo sui comportamenti reali che possono portare a incidenti.
Il metodo bbs: sicurezza basata sul comportamento
Al centro di SicuraMente si trova il metodo Bbs, acronimo di Behavior Based Safety. Questo approccio controlla le azioni concrete dei lavoratori durante la loro attività quotidiana. L’idea è semplice ma potente: osservare come le persone si comportano, quali sono i momenti in cui si verificano situazioni a rischio e intervenire prima che possa accadere un incidente grave.
Monitoraggio e intervento mirato
Gli esperti coinvolti nel progetto si affiancano alle imprese per monitorare i punti critici, cioè quelle situazioni che possono facilmente trasformarsi in pericoli. Si punta a identificare le cause di base, non solo gli effetti, per migliorare l’ambiente di lavoro. Impostando una correzione continua comportamentale, si spera di ottenere una riduzione significativa degli infortuni.
Questa visione supera l’obbligo formativo obbligatorio, poiché non si limita a trasmettere contenuti teorici ma interviene direttamente sulle modalità operative dei dipendenti. Si valuta ciò che accade fuori dalla classe, nella routine lavorativa.
L’ambizione e la sfida di un lavoro più sicuro
La prospettiva fondamentale del progetto SicuraMente è quella di arrivare a zero infortuni all’interno delle aziende abruzzesi coinvolte. Questo risultato rappresenterebbe un grande successo, ma già il fatto di ridurre la frequenza degli incidenti sarebbe un traguardo importante.
Il cambiamento della consapevolezza
La sfida principale resta quella di cambiare consapevolezza nei lavoratori. Molte volte gli incidenti nascono da abitudini consolidate o dall’assenza di una vera attenzione ai rischi. Il progetto propone soluzioni concrete per contrastare queste situazioni, partendo dal monitoraggio accurato e prolungato nel tempo delle attività.
Con lo sguardo rivolto ai dati concreti e alle osservazioni sul campo, SicuraMente punta a trasformare il modo in cui la sicurezza viene vissuta nelle piccole e medie imprese. La collaborazione tra istituzioni e formazione si rivela la chiave di volta per affrontare un problema che ancora oggi colpisce varie realtà lavorative.