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Spari contro carabinieri fuori servizio ad Anzio, fermato un 22enne con armi e accessori sospetti

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Dopo l’agguato di marzo a via Lazio, ad Anzio, le indagini hanno portato a un arresto decisivo. Nel mirino due carabinieri fuori servizio colpiti da alcuni colpi di pistola mentre si trovavano in auto. Le forze dell’ordine hanno reagito rapidamente, scoprendo un arsenale e un giovane legato direttamente alla sparatoria. L’episodio rimane sotto la lente per via della gravità, e le autorità hanno confermato i provvedimenti presi contro il sospetto arrestato nelle settimane scorse.

La sparatoria in via Lazio e il ferimento dei carabinieri

Nella sera del marzo 2025, in via Lazio a Anzio, due carabinieri fuori servizio sono stati vittime di un agguato a colpi di pistola mentre viaggiavano a bordo di un’auto. Cinque proiettili sono stati esplosi contro il veicolo, causando ferite lievi ai militari. L’attentato ha subito destato allarme, considerando che i destinatari erano membri dell’Arma impegnati nella vita civile. Sul luogo sono intervenuti reparti dei carabinieri di Aprilia e Roma, che hanno avviato subito le indagini in stretto raccordo con la direzione distrettuale antimafia, per valutare eventuali legami con ambienti criminali.

Le ricerche e i controlli hanno riguardato persone già note agli inquirenti, per tentare di ricostruire la dinamica dell’attentato e mettere insieme indizi per risalire agli autori. La rapida mobilitazione delle forze dell’ordine ha evidenziato l’importanza di agire tempestivamente in casi così delicati, specie se coinvolgono appartenenti alle forze dell’ordine.

Perquisizioni e sequestri nel comune di anzio: il ritrovamento del materiale

Poche ore dopo l’episodio, i carabinieri hanno eseguito perquisizioni domiciliari mirate, toccando diverse abitazioni di persone sospette. Una perquisizione significativa ha riguardato una casa ad Anzio appartenente a Valentino Cizmic, un 22enne nato a Roma ma di origine croata, già noto agli investigatori. Nella sua abitazione sono stati trovati diversi oggetti considerati sospetti. Tra questi spiccavano un tirapugni elettrico, un passamontagna e una maschera, elementi che suggerivano intenzioni violente o preparazione ad azioni clandestine.

Sono stati rinvenuti anche cinque telefoni cellulari, un silenziatore, varie munizioni e guanti. Più importante ancora, sono state sequestrate tre pistole. Il primo è un revolver calibro 357 magnum, famoso per la sua potenza e uso comune in crimini gravi. La seconda è una pistola semiautomatica calibro 9×21. Infine, all’interno di un’auto a noleggio usata da Cizmic è stata trovata una terza arma, una pistola semiautomatica calibro 9 corto. Questi ritrovamenti hanno costituito elementi cruciali per l’accusa, in quanto ipotizzano un collegamento diretto con l’attentato che aveva ingiuriato i carabinieri.

Gli sviluppi giudiziari e la custodia cautelare in carcere

Dopo aver raccolto questi elementi, le indagini hanno continuato a seguire le tracce del 22enne. Il ruolo del reparto investigazioni scientifiche è stato decisivo nel verificare conclusioni tecniche sulle armi e altri materiali trovati. Il mattino del 2025, dopo aver ricevuto i risultati delle analisi balistiche e forensi, gli investigatori hanno notificato a Valentino Cizmic l’ordinanza di custodia cautelare in carcere presso l’istituto penitenziario di Velletri.

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L’ordinanza è stata emessa con le accuse di tentato omicidio in danno dei carabinieri feriti, possesso illegale di armi e danneggiamento. Queste accuse sottolineano la gravità degli elementi raccolti a carico del giovane. Al momento il procedimento resta aperto, con gli accertamenti tecnici e giuridici ancora in corso. I militari continuano a indagare per capire se ci siano ulteriori complici o altre piste da seguire. L’arresto di Cizmic rappresenta già un passo avanti importante per chiudere il caso della sparatoria di via Lazio.

L’impatto dell’attentato sulle comunità locali e le forze dell’ordine

Il ferimento dei carabinieri, seppur non grave, ha generato una forte tensione in Anzio e nei comuni vicini. Gli abitanti hanno espresso preoccupazione per un episodio che tocca direttamente la sicurezza pubblica e la serenità nel vivere il territorio. Le forze dell’ordine hanno intensificato la loro presenza sul territorio, con controlli più stringenti, per rassicurare i cittadini e contenere il rischio di ulteriori episodi violenti.

L’episodio ha anche acceso il dibattito sulla sicurezza dei militari fuori servizio, spesso esposti a rischi durante la loro vita privata. I comandi locali stanno valutando nuove misure per proteggere chi ogni giorno garantisce la protezione di tutti noi. Parallelamente resta alta l’attenzione sulle dinamiche criminali presenti nelle zone di Anzio e April, dove si registra un fermento di attività illecite di varia natura.

Le autorità giudiziarie e di polizia hanno messo in moto una rete investigativa complessa, mirata a isolare le responsabilità e prevenire simili atti futuri. In questo quadro, l’arresto di Valentino Cizmic assume un significato decisivo, almeno per spezzare la catena che potrebbe portare a escalation violente nel territorio.

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