Lo stabilimento di Stellantis a Cassino ha bloccato la produzione da oggi, fino al 7 luglio, per mancanza di ordini sulle vetture Alfa Romeo Giulia, Stelvio e Maserati Grecale. La sospensione potrebbe durare più a lungo, secondo fonti sindacali, fino a metà mese. Questo fermo si aggiunge a una lunga serie di interruzioni che hanno segnato la attività negli ultimi mesi, colpendo gravemente la regolarità del lavoro e la capacità produttiva dell’impianto.
Il fermo produttivo e la crisi degli ordini sulle linee di cassino
Il nuovo stop ha preso forma a causa della scarsità di richieste per i modelli che Cassino produce da tempo: le Alfa Romeo Giulia e Stelvio, oltre alla Maserati Grecale. Queste vetture, da qualche anno, rappresentano buona parte della produzione locale. La mancanza di commesse ha imposto una chiusura che secondo i sindacati andrà ben oltre il 7 luglio, usando una funzione precauzionale viste le condizioni di mercato.
Questa situazione, che si è ripetuta numerose volte, ha già fatto contare un totale di 50 giorni di fermo da inizio anno, molti dovuti proprio all’assenza di ordini. Di 111 giorni lavorativi potenziali, solo 61 si sono effettivamente tradotti in giorni di attività produttiva per Cassino Plant. La discontinuità nei turni crea grosse difficoltà anche sul piano organizzativo e per le maestranze, che arrivano ad affrontare periodi di inattività prolungata.
Passi avanti verso le motorizzazioni ibride per cambiare scenario
Per provare a cambiare il quadro produttivo attuale, l’attenzione resta puntata sui modelli futuri: in particolare sulle versioni ibride delle Alfa Romeo Giulia e Stelvio, nelle fasi finali di sviluppo. Questa strategia mira a rimettere in moto le linee e a rispondere meglio alle richieste attuali del mercato, dove le motorizzazioni ibride stanno diventando quasi uno standard.
L’adattamento dei nuovi modelli elettrificati ai sistemi ibridi potrebbe garantire maggior appeal commerciale, limitando i periodi di fermo e riportando le linee a un ritmo più regolare. Firenze è impegnata in un intervento che tocca sia la tecnologia che la progettazione di prodotto, proprio per questo è considerata una mossa cruciale per il rilancio produttivo entro i prossimi mesi.
Situazione del personale e possibili cambiamenti nei turni di lavoro
Cassino Plant impiega meno di 2.500 dipendenti rispetto a qualche anno fa, quando i turni si svolgevano su tre fasce giornaliere. Oggi, a causa della crisi produttiva, si lavora solo con un turno, un ridimensionamento che ha avuto impatti su orari e mansioni. Questo ridimensionamento registra anche un aumento delle giornate di inattività e periodi di sospensione per i lavoratori.
L’attuale contesto di lavoro coinvolge molti aspetti sociali, tra cui gli ammortizzatori sociali che accompagnano i periodi di fermo. Il precedente secondo semestre 2024 ha visto altro stop deciso, tra luglio e metà settembre, legato alle ferie estive e a ulteriori blocchi produttivi. Questi fattori insieme delineano una fase delicata per lo stabilimento.
Attesa per la visita del nuovo amministratore delegato
Riprende attenzione sull’impianto di Piedimonte San Germano anche per la possibile uscita ufficiale del nuovo amministratore delegato Antonio Filosa, prevista tra fine luglio e la prima metà di agosto. Non è ancora certa la conferma della visita, ma se dovesse avvenire sarà un momento importante per verificare incarichi, situazione produttiva e prospettive a breve termine.
Filosa potrebbe portare novità rispetto alla gestione precedente, con decisioni importanti per il futuro produttivo dell’area. L’impegno sul territorio e nella fabbrica appare stretto, viste le numerose difficoltà vissute negli ultimi tempi. La visita potrebbe coincidere con discussioni politiche e sindacali di rilievo, in un momento di attesa per conoscere piani e strategie di fondo.
Lo stop di Cassino Plant mette in luce un quadro produttivo complicato che si riflette sulle centinaia di lavoratori impiegati e sull’intero indotto locale. L’attesa per i modelli ibridi, insieme all’arrivo della nuova guida aziendale, potrebbe rappresentare i prossimi passi significativi nella gestione delle difficoltà attuali.