A napoli è scoppiata una protesta importante da parte dei tassisti per la decisione del Comune di spostare il parcheggio riservato dalla centralissima piazza del Gesù a Calata Trinità Maggiore. Questa modifica, secondo gli autisti e i rappresentanti sindacali, peggiorerebbe il lavoro quotidiano e il servizio verso i clienti, suscitando forti critiche e richieste di chiarimenti ufficiali.
La tensione è salita in piazza del Gesù, cuore pulsante di napoli, dove molti tassisti si sono riuniti per manifestare contro lo spostamento del loro punto di sosta. In precedenza la zona era riservata ai taxi, ma ora il Comune ha deciso di spostare il parcheggio verso Calata Trinità Maggiore, una zona ritenuta meno comoda per operatori e passeggeri. La protesta è stata promossa dai sindacati del settore che chiedono un confronto con l’assessore Cosenza per chiarire la situazione e capire meglio le ragioni dietro questa scelta.
I rappresentanti hanno denunciato come l’area originaria di piazza del Gesù sia stata occupata dall’espansione di un bar, con l’ampliamento dei tavolini che hanno invaso lo spazio storico dedicato ai taxi. Da qui la richiesta formale di accesso agli atti, per scoprire quali autorizzazioni siano state concesse e con quale procedura. Secondo i sindacati, la spiegazione basata sulla zona pedonale non reggerebbe, poiché la presenza di veicoli in piazza risulta tuttora consentita in alcune ore. Il clima resta acceso e le sigle minacciano battaglie legali e reclami in tutte le sedi competenti.
Non tutti i tassisti hanno aderito alle sigle sindacali, ma anche loro hanno condiviso la protesta. In una nota alternativa viene sottolineato come questo settore del trasporto pubblico non di linea venga ignorato dal Comune di napoli. La scritta “Comune di napoli” è ben visibile sui taxi, ma i conducenti denunciano un trattamento di serie b da parte di palazzo san giacomo, con scarso interesse per le loro esigenze.
Il Comune sembra dedicare attenzione quasi esclusiva a bar e ristoranti, offrendo loro vantaggi e spazi pubblici, mentre i tassisti finirebbero per essere screditati e spostati ai margini della vita cittadina. Questa disparità alimenta tensioni e richieste di un cambio di rotta nelle politiche urbane. La categoria chiede maggiore rispetto e condizioni più eque per poter svolgere il proprio lavoro, soprattutto in un contesto metropolitano così vivace come napoli.
“Questo settore del trasporto pubblico non di linea viene ignorato dal Comune di napoli”, si legge in una nota alternativa.
Gli stessi tassisti fuori dalle sigle ribadiscono l’importanza di mantenere gli stalli taxi ben visibili, come prevede la normativa vigente. La gestione attuale, che tende a ridurre i posti nel centro storico, non tiene conto dell’incremento del turismo che attraversa napoli ogni anno. I parcheggi per taxi dovrebbero invece aumentare per facilitare il lavoro dei conducenti e migliorare il servizio ai cittadini e visitatori.
In questo scenario, la minor disponibilità di spazi può incoraggiare attività abusive, che rischiano di compromettere la sicurezza e la qualità del trasporto. I tassisti regolari, sottoposti a controlli sanitari e test antidroga periodici, sono vincolati da regolamenti stringenti e tuttavia si trovano a competere in condizioni svantaggiate. Lo spostamento del parcheggio a Calata Trinità Maggiore, lontano dal cuore della città, rende più difficile raggiungere i clienti e limita la loro visibilità.
La vicenda ha acceso un dibattito sul ruolo dell’amministrazione comunale nel bilanciare gli interessi di diverse categorie cittadine. I tassisti avanzano richieste precise: il riconoscimento del valore del loro lavoro e il rispetto dei loro spazi nel tessuto urbano. La volontà di confrontarsi con l’assessore indica l’intenzione di trovare una soluzione che tenga conto delle esigenze concrete di chi garantisce un servizio pubblico essenziale.
Le sigle sindacali prevedono di portare avanti la protesta anche nei prossimi giorni, proponendo iniziative in varie sedi per farsi ascoltare. Questo caso mostra come i cambiamenti in città possano influenzare la vita di chi lavora sulla strada, richiedendo attenzione e trasparenza nelle decisioni che riguardano la mobilità e il territorio di napoli.
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