Il terzo memorial dedicato a carmine franzese, giovane scomparso a causa di un sarcoma, ha riunito centinaia di persone a villa avellino, pozzuoli. L’evento ha permesso di raccogliere fondi significativi per sostenere la ricerca clinica e di laboratorio sui tumori ossei e dei tessuti molli nei bambini. Questa iniziativa pone al centro la memoria e la determinazione di due genitori che hanno scelto di trasformare il loro dolore in un impegno concreto.
Il ricordo e la testimonianza dei genitori di carmine franzese
Paolo franzese e antonietta sandoli hanno scelto di condividere sul palco le parole cariche di emozione e verità: la vita, dicono, non prepara agli addii silenziosi e agli urti inattesi. La loro esperienza di genitori che hanno perso un figlio di 17 anni a causa di un sarcoma ha dato origine a un evento che va oltre la commemorazione. Nel corso del memorial, la coppia ha ribadito come trovare una luce nel buio sia diventato il vero senso della loro esistenza.
Il sarcoma, una forma rara e aggressiva di tumore, ha segnato la storia della famiglia franzese. Il memorial è nato proprio per mantenere viva la memoria di carmine e per sostenere la lotta contro questa malattia. La loro testimonianza ha coinvolto un pubblico di oltre 400 persone, che hanno partecipato con attenzione e solidarietà.
Raccolta fondi e destinazione dei fondi alla ricerca
L’iniziativa ha portato alla raccolta di circa 48.000 euro, somma interamente destinata alla fondazione santobono pausilipon onlus, realtà impegnata nella ricerca sui sarcomi dell’osso e dei tessuti molli. Questa somma si inserisce in una serie di raccolte che negli anni hanno avuto un impatto rilevante sulla raccolta fondi dedicata al contrasto di queste malattie rare.
Una parte dei soldi raccolti è già stata investita nella realizzazione di un laboratorio di ricerca dedicato all’oncoematologia, previsto per essere operativo entro l’autunno. Questo laboratorio rappresenterà un punto di riferimento importante per medici e ricercatori dell’ospedale santobono di napoli. Permetterà di sviluppare e sperimentare nuovi protocolli terapeutici, dando speranza a quei bambini che non reagiscono più alle terapie tradizionali.
Omaggio al dottor massimo abate e ruolo della comunità
Durante la serata, la memoria del dottor massimo abate ha avuto un momento speciale. Storico primario dell’oncologia pediatrica dell’ospedale santobono, abate è stato ricordato con grande commozione. Alla moglie ivana è stata consegnata una targa commemorativa, a testimoniare l’impegno e la dedizione del medico verso i piccoli pazienti.
Il memorial carmine franzese si è definito nel tempo come una vera e propria “guerra d’amore”, come l’ha chiamata paolo franzese. Non è solo un evento di raccolta fondi, ma un segno di resistenza e solidarietà che unisce una comunità attorno a un obiettivo comune. La partecipazione collettiva continua a crescere grazie alla generosità di chi decide di sostenere questa battaglia.
Progetti futuri e continuità dell’impegno
Gli organizzatori del memorial hanno già annunciato una quarta edizione. Questo impegno, nato dal dolore e dalla speranza dei genitori di carmine, continua a muoversi senza sosta. Ogni edizione rappresenta un’occasione per rafforzare la ricerca e fornire nuove opportunità di cura a bambini affetti da sarcoma.
Questo percorso dimostra come la memoria possa trasformarsi in azione concreta. I fondi raccolti e le testimonianze di chi partecipa mettono in moto una catena di solidarietà che può fare la differenza nella vita di tanti giovani malati e delle loro famiglie. Il memorial carmine franzese rimane un appuntamento fisso per chi crede in questa causa e desidera contribuire alla lotta contro il sarcoma pediatrico.
